Possiamo supporre che Apple stia lavorando ad un televisore semplicemente osservando le dichiarazioni di Steve Jobs e Tim Cook. Ma a rendere ancora più golosa l’opportunità per l’arrivo di Cupertino in questo settore ci sono gli ultimi dati di Frost & Sullivan, secondo cui Apple TV sarebbe il dispositivo per lo streaming di contenuti video più utilizzato, con il 56,1% di marketshare.
Contrariamente a quanto avviene nel nostro paese, lo streaming di contenuti video (film e serie televisive) tramite la rete è una prassi negli Stati Uniti. Diversi sono i dispositivi che permettono di fare ciò, dall’ora defunto smartbox di Boxee, passando per Roku, WD TV e Google TV. Apple, però, con quello che è stato più volte definito un hobby, avrebbe superato ogni aspettativa, superando la metà della quota di mercato.
Gli utenti interessati ad Apple TV sarebbero stati attirati non solo da un ottimo servizio di streaming di contenuti dalla rete (Netflix, HBO e iTunes Store sono tre ottime fonti di contenuti video) ma anche la possibilità di utilizzare AirPlay Mirroring per mandare sul grande schermo l’immagine visualizzata sul display del proprio Mac o iDevice.
Roku occupa il secondo posto, seguita da TiVo. Google, invece, fatica a farsi spazio nel settore. E anche se un piccolo angolo della Google I/O era ancora dedicato a Google TV, è evidente che sono altre le priorità per il gigante di Mountain View. Alla fine del 2011 il chairman di Google Eric Schmidt aveva dichiarato: “Entro la fine del 2012, la maggioranza dei televisori che vedrete nei negozi avrà installato Google TV”. Si sbagliava.
Concorrenti sempre più agguerriti, vendite scarse e servizi non eccezionali hanno infatti decretato lo stato vegetativo di Google TV. Frost & Sullivan spiegano: “I dispositivi basati su Google TV hanno avuto pochissimo successo commerciale fino ad ora, con una stima delle vendite che non supera il milione di dispositivi installati in totale. Tra questi è il Logitech Revue, ora fuori produzione, ad avere venduto più unità.
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