Sono numerosi gli appassionati del marchio americano che hanno deciso di acquistare non solo uno smartphone o un computer, ma anche una Apple TV. Si tratta di un piccolo dispositivo da collegare al televisore di casa, che permette di visualizzare numerosi contenuti in streaming in alta qualità. Per approfittare al massimo di questo dispositivo è però importante avere a disposizione un televisore di nuova generazione. In caso contrario, potremo comunque vedere i contenuti Apple, ma senza goderci appieno la qualità delle immagini scaricate tramite internet.
OLED, HDR, 4K: le sigle difficili da comprendere
Un tempo quando si sceglieva il televisore si consideravano i pollici della diagonale, la qualità del nero e dei colori, la risoluzione e poche altre caratteristiche. Oggi le cose sono molto cambiate, anche per il fatto che i grandi marchi stanno sviluppando tecnologie differenti tra di loro. Basta andare in un qualsiasi negozio di elettrodomestici di questo tipo per trovarsi decisamente impacciati. Per descrivere le qualità dello schermo di un televisore infatti si utilizzano mille sigle: 4K, OLED, QLED, HDR, UDR e così via. Per chi non è del settore si tratta di sigle criptiche, che solitamente celano acronimi in lingua inglese. Visto che spesso il televisore si sostituisce in modo abbastanza sporadico, non è facile mantenersi aggiornati.
4K, lo standard minimo per vedere al meglio Apple TV
Chi possiede un dispositivo Apple TV dovrebbe utilizzarlo almeno su una TV 4 K (oggi si cominciano a produrre anche televisori 8K) o su un tv OLED da 55 pollici. Si tratta di un simbolo che indica uno standard abbastanza diffuso per quanto riguarda la risoluzione dello schermo, del televisore o del computer poco importa. In effetti questo tipo di indicazione è stata creata per il cinema, trasposta poi all’ambito dei televisori. All’atto pratico un televisore 4K ha una buona risoluzione, almeno di 4096×2160 pixel. Anche le sigle HD o UHD (acronimi per High Definition e Ultra High Definition) indicano la risoluzione dello schermo televisivo, 3840×2160 nel primo caso, praticamente identica al 4K nel secondo caso. Apple TV consente di scaricare video in 4K, cosa apprezzabile solo su televisori che raggiungono almeno questa risoluzione.
OLED
I termini tv OLED, QLED e simili si riferiscono invece alla tecnologia utilizzata per dare vita al display. I LED sono i diodi che emettono luce, quelli che si usano anche per la maggior parte delle lampadine che abbiamo in casa. OLED è un acronimo che sta per Organic Light Emitting Diode, quindi una particolare tecnologia di emissione della luce che utilizza strati di materiale organico, che funzionano più o meno come i LED che hanno quasi completamente soppiantato gli ormai vecchi LCD. Oggi esistono numerose tecnologie di questo tipo, a partire dall’AMOLED disponibile in alcuni display di piccole dimensioni. L’utilizzo di queste particolari tipologie di diodi ha permesso di dare vita a monitor sempre più sottili e leggeri, molto differenti rispetto a quelli di solo alcuni anni fa. Per comprendere la varietà di display oggi disponibili in commercio, che comprendono anche televisori 8k, o addirittura costituiti da sottili fogli avvolgibili, vai al sito LG.