In tutti questi anni Apple ci ha insegnato che la sicurezza viene prima di tutto. Quando compriamo un iPhone, un iPad o un iPod touch, ad esempio, la prima cosa che Apple sconsiglia per la nostra sicurezza è di non jailbreakarlo. E se qualcuno invece dovesse rubare il nostro iDevice? Per la nostra sicurezza c’è un modo per tracciarlo. E in caso di impossibilità nella restituzione, la possibilità di cancellare da remoto i dati dal device. Tutto per la nostra sicurezza.
Esistono, poi, le patch che Apple rilascia per i suoi sistemi operativi, sia i più recenti che i più datati. Insomma tutto ciò che riguarda il mondo Apple è incentrato sulla sicurezza. Quella digitale, però.
L’ottimo setteB.IT ci ha regalato un completo report fotografico riguardante lo stato di avanzamento dei lavori dell’Apple Store di Bologna. Il primo vero Apple Store d’Italia, come definito da alcuni, in quanto il primo ad aprire in un centro cittadino invece che in un centro commerciale.
Quando abbiamo visto le immagini pubblicate su una cosa ci ha subito colpito. Apple ci tiene tanto alla sicurezza degli utenti. Apple ci tiene tanto alla precisione riguardo alla sistemazione interna dei suoi negozi. Apple è incredibilmente attenta alla formazione del suo personale. Apple ci tiene alla salute del suo personale. Apple sembra essere l’azienda perfetta. Ma, come ben si sa, nessuno è perfetto. Ecco, quindi, che può accadere di aprire un nuovo negozio dove la maniacale supervisione di Apple manca e si vedono scene a dir poco sconcertanti.
Come mostra l’immagine, a nostro avviso la più eloquente di quelle pubblicate su setteB.IT, i lavori procedono in totale assenza di sicurezza. Basti pensare al mancato utilizzo dei caschi o delle cinghie per evitare le cadute vista l’assenza di un parapetto. A questo punto ci si chiede come sia possibile che Apple permetta lo svolgimento dei lavori in assenza di sicurezza in una nazione come la nostra in cui le morti bianche aumentano di anno in anno.
Forse sarebbe il caso di pensare a rallentare le tabelle di marcia di apertura dei negozi e portare nei cantieri un responsabile di Apple che vigili sul rispetto delle normative e degli standard di sicurezza imposti per legge. Standard che, viste le immagini, sono lontane anni luce dalla qualità e dalla serietà che Apple ha mostrato in questi anni.
Concludiamo con un paio di domande. In caso di incidenti sul lavoro in un cantiere di un Apple Store il costo sociale del ferito (ambulanza, pronto soccorso, medicazioni, degenza ospedaliera, etc. etc.), se non peggio, viene coperto da Apple o dall’azienda appaltatrice oppure ricade su noi cittadini (ovviamente è una domanda retorica che cela della sana ironia)? Infine, con tali standard di sicurezza sarà costruita la futura “astronave” della Mela? Se si, prepariamoci all’eventualità di piangere molte vite in favore di un’opera faraonica come avveniva migliaia di anni fa in epoca Egizia. Tutto ciò per un mondo più tecnologico ed architettonicamente all’altezza dei designer di Apple.
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Ma scusate, Apple avrà ben appaltato una ditta di costruzioni per fare questi lavori? e sar' ben questa ditta, che lo fa di professione, a preoccuparsi della sicurezza dei proprio dipendenti/lavoratori anche in base alle vigenti norme di legge. cosa c'entra apple?
È troppo facile dire che hai appaltato dei lavori e te ne lavi le mani quando poi hai mostrato in passato di essere maniacalmente preciso su cose di minor importanza delle vite umane di persone che direttamente o indirettamente lavorano per te.
Come tengono gli occhi aperti su cose ben meno importanti, dovrebbero, forse, tenere gli occhi aperti su come vengono svolti i lavori per preparare i loro negozi e non solo se un tavolo è esattamente parallelo ad un altro.
Se sei preciso lo sei in tutto e per tutto dall'inizio alla fine.
Oddio, questo articolo è a dir poco allucinante...
Ma che colpa ne ha apple? Volete che steve jobs vada in giro per tutti gli apple store d'italia?? Ma dai...
Quando voi avete comprato casa o la comprerete, via assicurerete che ogni giorno tutti gli impiegati abbiamo il casco?
dai....
E tralasciamo l'introduzione sulla sicurezza degli utenti...
La mia prima reazione è stata uguale a quella di Diego.
Ragionandoci un'attimo dopo il primo impulso posso invece dire che Giuseppe ha fatto centro: certo, è la ditta che ha vinto l'appalto a beccarsi la multa, ma Apple non ci fa certo un figurone. Se è vero che è pignola al millesimo di millimetro per i componenti dell'iPhone e non solo, non vedo perché non possa esserlo per delle vite umane (da non confondere con le viti XD).
@ duetto:
Io se fossi il "mandante" e fossi una persona famosa, LO FAREI ECCOME.
Meglio prevenire che curare, giusto?
il punto è che non frega niente neanche agli operai...non credo che nessuno gli abbia detto "non mettete il casco"
Apple è un'azienda americana, e un operaio americano che non ha tutte le norme di sicurezza in regola, non muove un dito...un operaio italiano invece si preoccupa di più di non sembrare un deficiente con l'elmetto...sfido chiunque di voi a chiedere ad un operaio che lavora per strada o su un palazzo a chiedergli perché non ha il casco...se è educato vi risponde "ma chi se ne frega?"
Giuseppe Benevento
In generale il pensiero è assolutamente condivisibile, ovviamente, solo ritengo l'articolo un po' troppo pompato. La cosa è sicuramente da condannare, ma tirare in ballo la cosa dell'astronave o altro mi sembra un inutile enfatizzare un tema che andrebbe presentato per quello che è, evitando di effettuare prose o ricami che poi inevitabilmente portano a dissidi nei commenti anche su temi che invece ci dovrebbero vedere tutti uniti.
Poi sul punto, non si può non essere d'accordo. Naturalmente.
@ all
la legge non libera il committente da vigilare ... in altre parole non puoi sub appaltare e fregartene ... almeno nei paesi civile come EU ed USA ... quindi Apple e' in dolo
Perché?
Semplice perché in italia fanno tutti il ca%%o (scusate l'inglesismo) che vogliono!
Basterebbe che chi deve fare i controlli per legge li faccia veramente... invece si va avanti a pagare di qui e pagare di la....
ci siamo capiti??
allora, Apple è il committente che ha l'obbligo di appaltare i lavori ( sulla base di una gara normalmente) a una ditta che abbia le caratteristiche tecniche e di sicurezza certificata in obbligo alle norme in vigore nel paese in cui si svolgono i lavori; fatto questo, il rispetto delle suddette norme nonché la verifica del rispetto dello standard qualitativo e tecnico dei materiali e della messa in opera spetta in primis al direttore dei lavori nominato durante la gara ( che non è quasi mai collegato contrattualmente alla ditta ) in quanto il committente non è obbligato per legge a conoscere esattamente le norme di sicurezza sui cantieri. il compito di vigilare spetta inoltre agli organismi di pubblica sicurezza. E' ovvio che alla luce dell'articolo Apple avrebbe l'obbligo ( almeno morale !!!) di verificare con un tecnico l'effettiva gravità della violazione ed agire di conseguenza con l'eventuale messa a norma o revoca dell'appalto.