Per la prima volta dai tempi di Nancy Heinen sulla pagina delle bio dei dirigenti Apple torna la fotografia di una donna. E’ il volto di Angela Ahrendts, ex-CEO di Burberry, da pochi giorni ufficialmente in forza come nuova Senior Vice President responsabile del settore Apple Retail.
Ahrendts ricopre il ruolo che fu, per molti anni, di Ron Johnson, ovvero colui al quale si deve il grande successo e lo sviluppo globale degli Apple Store.
Quella che Angela Ahrendts si trova a ricoprire non è una posizione semplice. Dopo un lungo iato seguito all’addio di Ron Johnson, il ruolo toccò a John Browett, ex-CEO di Dixon, che verrà ricordato come una meteora di scarsa rilevanza negli annali Apple: rimase al comando della divisione retail per soli 10 mesi e fu cacciato contestualmente all’addio all’azienda da parte di Scott Forstall, nel 2012.
L’assunzione della Ahrendts fu annunciata ad ottobre da Tim Cook con parole di stima verso la dirigente che ha saputo riportare Burberry al successo dopo un lungo periodo di declino, triplicando il fatturato dell’azienda inglese grazie ad un mix di comptenza specifica e alla forte spinta verso l’integrazione dell’esperienza di acquisto online e negli store fisici della catena di abbigliamento di lusso.
Dal punto di vista del curriculum e dei successi ottenuti, Ahrendts è sicuramente una figura più consona alla gestione degli Apple Store di quanto non fosse Browett, che all’attivo aveva una recente esperienza fallimentare alla guida della catena informatica Dixons. Del resto anche Ron Johnson veniva dal settore dell’abbigliamento (era stato diretto del merchandising di Target), e così Millard Drexler, Consigliere di Amministrazione di Apple ed ex-CEO di Gap che fece da “padrino” a Johnson e Steve Jobs, nei primi anni duemila, quando l’idea stessa degli Apple Store iniziò a prendere concretamente forma.