Che l’iPhone sia un device un po’ troppo costoso lo sostiene ormai anche il CEO di France Télècom, ma che spendere 0,89 € o poco più per acquistare un’app su App Store sia una spesa eccessiva è invece un punto sul quale può essere utile fare qualche riflessione.
Su App Store sono disponibili migliaia e migliaia di applicazioni che possono essere acquistate ad un prezzo inferiore a quello di un caffé: ciò nonostante molti utenti sono del parere che tale cifra sia già eccessiva per un “oggetto di virtuale” di cui evidentemente stentano a comprendere il reale valore.
La domanda sorge quindi spontanea: perché spendere meno di un euro per acquistare un’applicazione può sembrare così tanto? A rispondere ci ha pensato Lex Friedman di MacWorld con un interessante articolo pubblicato di recente.
Friedman sostiene che la maggior parte delle app a pagamento disponibili su App Store siano in generale di gran lunga superiori, in termini di funzionalità, a quelle offerte gratuitamente, un dato questo che però non riesce a convincere gli utenti i quali preferiscono non spendere del denaro per il loro acquisto, continuare a visualizzare una miriade di banner pubblicitari e non accedere a funzionalità aggiuntive che invece potrebbero rivelarsi molto utili ed interessanti.
Ne è un pratico esempio Twitter: esiste un’app ufficiale e gratuita e tante app non ufficiali ed a pagamento, come nel caso del conosciutissimo Tweetbot, che offrono svariate funzioni extra.
Ad incidere in tal senso è fondamentalmente un fattore psicologico. Molti utenti sono infatti disposti a spendere di buon grado 0,89 € una o due volte ma non di più poiché convinti, anche a livello inconscio, del fatto che la tendenza dei prezzi a buon mercato può finire per dimostrarsi più costosa nel lungo periodo.
Gli utenti dovrebbero quindi farsi condizionare meno dalla questione prezzo e scegliere di acquistare le app che, a prescindere dal loro costo, sono effettivamente in grado di migliorare il loro stile di vita. E magari guadagnare la consapevolezza del fatto che i loro soldi non finiscono nelle casse del gigante Apple (non del tutto per lo meno) ma contribuiscono al sostentamento di sviluppatori nella maggior parte dei casi indipendenti che hanno lavorato sodo per pubblicare sullo Store il proprio lavoro.
Per ulteriori approfondimenti vi rimando all’interessate editoriale di Lex Friedman su MacWorld.
asd 06/04/2013 il 17:15
Premetto che non mi faccio problemi ad acquistare le app delle quali ho bisogno, tuttavia c’è da dire che la spropositata quantità di app spazzatura e l’impossibilità di provare le app tipo demo (a parte le versioni lite, che sono comunque poche) alla lunga ti spingono a pensarci due volte prima di fare un acquisto.
Le guide turistiche sono un esempio lampante, spesso costano anche 5-6€ come le Lonely Planet ma poi all’atto pratico sono fatte a pene di segugio, a me è capitato con la guida Lonely di Lisbona, un’app PENOSA, che crashava in continuazione e con poche informazioni. Risultato? La prossima volta col c…o che prendo una guida Lonely, piuttosto prendo un ebook o PDF.
Gurzo2007 08/04/2013 il 09:21
@asd:
concordo, sia apple che goggle dovrebbero adottare la modalità prova presente sullo store di microsoft…almeno uno prima di spedere certe cifre le spende a ragion veduta e non a scatola chiusa
Ratamusa 08/04/2013 il 09:56
@Gurzo2007La modalità di vendita che tu proponi si chiama freemium….
E’ formata da almeno 2 modalità: quella gratis o a poco prezzo con le caratteristiche di base e quella premium, con tutte le carattersitche.
Questo problema però, ne nasconde un altro, caratteristico di buona parte delgi italiani….
Buona parte di loro vogliono avere tutto gratis quando devono pagare e pretendono cifre fuori dal mondo quando devono essere pagati.
Gurzo2007 08/04/2013 il 10:10
@Ratamusa:
nel sistema microsoft le app che non sono gratis ti permettono di scaricarla comunque in prova, tu scarichi fisicamente tutta l’app e puoi usarla con tutte le caratteristiche attive per un tempo limitato o livelli di gioco limitati( appunto nei giochi)
negli store google o apple hai solo il freemium…ma non puoi provare la versione completa…è questa la vera differenza…
che poi la gente pretente tutto gratis dopo aver speso mezzo stipendio per il cell è un altro discorso
asd 08/04/2013 il 22:15
@Ratamusa:
Sì, gli italiani, e il resto del mondo? Non tutti sono come noi!
Io vorrei una semplice modalità full DEMO, così come si ha anche sul desktop con tutti i programmi normali, provi l’app per 48 ore o una settimana o quel che vuoi e se non effettui l’acquisto viene disattivata.
Altrimenti, come già detto, a meno che non sappia già di andare sul sicuro, ci penso non due, ma dieci volte prima di acquistare un’app dopo essermi scottato più volte.
Ratamusa 08/04/2013 il 22:31
@asd: Sì tu hai ragione. Tanti la vorrebbero. Ma se quel demo non nè fatto a dovere….Lo apri e…Zac…. Non è più un demo. E’ un’opera _sufficientemente completa_ per il prezzo che l’hai pagato.. _*Zero Euro*_ Ci sono persone che hanno fatto così….Hanno aperto il demo, hanno trafficato nel posto giusto, reprito i file di controllo dove stavano e _*Zac….*_ Zero Euro e avevano tutto quello che desideravano. Non solo per loro, purtroppo….
daniele 06/04/2013 il 22:33
un app dovrebbe migliorare lo stile di vita??? vi siete bevuti il cervello?
Ratamusa 07/04/2013 il 15:54
@daniele: Sicuro di non essertelo bevuto tu?
Migliorare la vita, può anche significare “….è utile…”. Qui in Italia, però…A tutt’oggi, nessuno vuole pagare ma tutti essere pagati….Caro, il più caro possibile. Con questo sistema, però non si va molto avanti. Basta guardarsi intorno….
Ratamusa 08/04/2013 il 22:37
Ratamusa ha detto:
Dimenticavo….A volte i demo….Lo sono solo per l’utilizzatore, non per chi gliel’ha preparato…..