Apple promuove su App Store i giochi senza in-app purchase

I giochi con acquisti in-app, che seguono il modello freemium, sono estremamente popolari su App Store. Giochi come quelli della saga di Candy Crush o Smurfs Village, ad esempio, capostipiti di una schiatta di applicazioni che non brillano certo per trasparenza sul costo di upgrade e add-on. Molti di questi titoli sono finiti più di una volta al centro di annose polemiche per la facilità con cui i bambini, nel pieno della foga videoludica, prosciugavano la carta di credito del babbo.

app store no in app

Apple, a più riprese, ha cercato di limitare il fenomeno fornendo agli utenti nuove funzionalità di controllo. Più che controllare la fonte, insomma, l’App Store ha rafforzato la diga a valle. Ora qualcosa sembra possa cambiare ad un livello più alto. Apple ha avviato una prima, timida, campagna di marketing sull’App Store per promuovere quei giochi -spesso indipendenti- che dei tanto vituperati acquisti in app non fanno uso.

La sezione dell’App Store, titolata senza mezzi termini “Paga una volta e gioca”, raccoglie titoli quali Thomas Was AloneMinecraftThreesLeo’s Fortune e Blek. Il sottotitolo della sezione rende ancora più chiaro l’intento promozionale: “Grandi giochi che non contengono acquisti in-app”.

Non è ancora chiaro se la sezione rimarrà fissa e verrà aggiornata mano a mano con nuovi titoli oppure se la promozione dei giochi senza in-app purchase sarà limitata nel tempo. La scelta di dare uno spazio a giochi che spesso finiscono in basso nelle classifiche solo perché hanno un prezzo superiore ad altri grandi titoli, gratis ma solo per finta,  è promettente. Mostra che Apple è cosciente dei trend e della “discussione” che ruota attorno alle dinamiche dell’App Store. E laddove è chiara una stortura, il team dell’App Store interviene per provare a modificare la tendenza del pubblico.

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