La settimana scorsa, come vi abbiamo fatto sapere in un post precedente, Apple ha rilassato alcuni dei vincoli dell’App Store. In particolar modo sono stati rivisti i paragrafi 3.3.1, 3.3.2 e 3.3.9 dei termini di servizio di iOS 4 che impedivano l’utilizzo di compilatori di terze parti come il packager for iPhone di Adobe.
Oltre a garantire una visione più “aperta” della piattaforma e permettere a più sviluppatori di avvicinarsi al mondo di iOS, sembra che la decisione abbia condizionato in qualche modo anche il processo di approvazione delle app. Come riporta il Los Angeles Times, infatti alcuni sviluppatori, che avevano visto “parcheggiare” le proprie app per diverso tempo in attesa di approvazione, sono stati avvisati di aver superato il processo di selezione.
Bryan Bartow, sviluppatore texano di Austin, ad esempio, ha creato un’app per iPhone chiamata MePing e l’ha inviata ad Apple durante il mese di marzo. Dopo sei mesi era ancora nel “limbo” senza essere stata nè approvata nè rifiutata. Come racconta lui stesso, “Ormai pensavo che non sarebbe stata approvata e ho lasciato perdere”.
La settimana scorsa, inaspettatamente, Bartow ha ricevuto una mail da parte di Apple per avvisarlo dell’approvazione di MePing. Non si tratta di un caso isolato in quanto diversi sviluppatori, nello specifico coloro che hanno realizzato app compatibili sfruttando gli strumenti di Adobe, si sono visti magicamente approvare le proprie applicazioni.
A questo punto sarà interessante capire se anche Google Voice, che l’estate scorsa venne scartata perchè “duplicava funzionalità native di iPhone”, verrà accettata e diventerà disponibile su App Store. Secondo Sean Kovacs, ora ci sono buone possibilità di vedere Google Voice tra le app scaricabili.
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