App Store e Flappy Bird. Ovvero: la storia infinita. Se ancora non vi siete stufati di leggere notizie riguardanti un gioco mediocre che ha raggiunto un successo stellare, ecco l’ultima novità. App Store e Google Play Store hanno cominciato a rifiutare applicazioni che imitano il gameplay di Flappy Bird.
A scriverlo è TechCrunch, che racconta come diversi sviluppatori avrebbero inviato ad Apple applicazioni dal gameplay simile a Flappy Bird, e si sarebbero visti recapitare la solita mail di Apple nella quale viene spiegato che il loro gioco è stato rifiutato.
In questo momento quattro delle prime 10 applicazioni su App Store americano sono cloni di Flappy Bird (incluse quelle in prima, seconda e terza posizione). Solo due di queste hanno il termine “flappy” nel titolo, ma è chiaro quello che i developer che le hanno pubblicate stavano cercando di raggiungere.
Stando ad Apple, gli ultimi cloni di Flappy Bird sono stati rifiutati perché “cercano di sfruttare una app di successo”. E non c’è dubbio che questo sia vero, considerata la fama del titolo sviluppato, pubblicato (e poi rimosso) dal giovane sviluppatore vietnamita Dong Nguyen.
Come Apple scrive nelle sue linee guida:
Abbiamo oltre 250 000 applicaizoni in App Store. Non abbiamo bisogno di altre applicazioni per i peti.
Forse la versione aggiornata di queste linee guida indicherà agli sviluppatori di non inviare applicazioni che hanno a che fare con volatili che vivono vite troppo complicate, tra maiali e tubi verdi. Nel frattempo rimane evidente il fatto che Flappy Bird abbia portato un po’ di scompiglio su App Store, che viene come sempre dominato senza cuore dal team di censori di Apple.
Ken Carpenter di Mind Juice Media, dice che la sua applicazione Flappy Dragon è stata rifiutata da Cupertino, che gli ha indicato questo passaggi delle linee guida:
22.2: App che contengono rappresentazioni false, fraudolente o truffaldine
22.2
Abbiamo scoperto che la tua applicazione e/o i suoi metadati presentano contenuti che potrebbero trarre in inganno un utente, cosa che non rispetta le linee guida di App Store. Abbiamo scoperto che la tua applicaizone sta cercando di sfruttare un’altra app di successo.
Ma se Flappy Bird è stata rimossa da App Store, come può il gioco di Carpenter sfruttarne il successo? Scrive lo sviluppatore sul suo account Twitter:
Questa non è decisamente la mia settimana migliore: Rifiutata. “Abbiamo scoperto che la tua applicazione cerca di sfruttare una app di successo”. Quale app?!?!? Flappy Bird non esiste.
Qualcuno potrebbe chiedersi perché i cloni in classifica, già pubblicati su App Store, sono stati accettati, mentre quelli inviati in questi giorni vengono rifiutati. Apple, probabilmente, risponderebbe che App Store è suo, e quindi è Cupertino che decide quale software arriva su iPhone.
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