App Store: cambiare il prezzo di una app non cambia i guadagni?

Non serve un esperto di economia per capire che una applicazione (di qualità, s’intende) a basso prezzo si vende più facilmente di una applicazione a prezzo alto. Questo è soprattutto vero su Mac App Store e App Store, per i quali esistono delle soglie psicologiche sopra le quali una applicazione viene venduta più difficilmente. Stiamo chiaramente parlando dei 0,79 centesimi, prezzo minio di vendita sullo store digitale di Apple, che è stato utilizzato, tra gli altri, da titoli di grandissimo successo come Cut the Rope, Tiny Wings e l’immancabile Angry Birds.

In queste ore Oliver Reichenstein, sviluppatore di iA Writer per iPad e Mac, ha reso pubblici i dati di vendita del suo software. Secondo il developer non importa a quale prezzo una applicazione viene venduta, i guadagni che si ottengono non cambiano. Reichstein si è persino spinto al punto di domandarsi, con vena ironica, se App Store possa essere truccato.

In un post sul suo account di Google+, Reichenstein racconta di avere diminuito il prezzo della sua applicazione per iPad dagli originali 4,99 dollari a 99 centesimi. Un quinto del prezzo originale, sostiene il developer, gli ha portato il quintuplo degli acquisti, mantenendo sostanzialmente costante il suo guadagno: “Quello che mi aspettavo ad un certo punto del cambio di prezzo era un impatto negativo o positivo sulla vendite, ma non è mai avvenuto. Sono felice di essere in grado di offrire iA Writer a più persone senza perdere troppi soldi, ma sono ancora in dubbio: sembra che tagliare il prezzo sia un modo per aumentare l’esposizione senza inficiare sul profitto. O App Store è truccato, o il mercato sembra decidere magicamente nel suo invisibile quartier generale quanti soldi devono essere spesi su una applicazione. (Non credo che App Store sia truccato).”

Il prezzo, però, non è tutto. Entrano in gioco altri importanti fattori per il successo di una applicazione, come è lo stesso Reichenstein a sottolineare: “i costi di supporto, la probabilità di bug super rari e i commenti negativi (non solo su App Store)”. Per concludere sottolineando che: “A meno che il vostro obbiettivo sia avere una ampia base di utenti, tagliare il prezzo non è la soluzione per aumentare il guadagno ma solo per gonfiare la vostra app.”

Sarebbe interessante vedere se, anche per altre app il cui prezzo è stato fatto scendere in maniera definitiva, il numero di vendite aumenti in maniera proporzionale alla diminuzione di prezzo.

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4 commenti su “App Store: cambiare il prezzo di una app non cambia i guadagni?”

  1. Come esperienza ha portato sicuramente a interessanti risultati. Però rimane il fatto che si tratta di un caso singolo, e andrebbero analizzate esperienze simili per vedere se questo livellamento dei guadagni è un trend oppure no.

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  2. beh questo tipo di dati li conosce solo apple

    d’altronde penso che app store sia “truccato” nel momento in cui esiste un ranking di presentazione dei prodotti (il piu venduto non finisce solo in quella categoria tra i primi)

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  3. Il punto è che una app da 79 centesimi la scarico senza pensarci mentre se devo spendere 5 euro prima voglio essere certo che mi serva.
    Alla lungo gudagna di più chi vende a 79 centesimi.

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  4. Buongiorno,
    mi chiedevo se è possibile vedere il numero di app scaricate, mi spiego meglio:
    mi sono abbonato al servizio fornto dall’azienda italialocali.com che dovrebbero promuovere la mia attività anche su una app, però vedo scarsa promozione, mi chiedevo se è possibile conoscere quante volte quella app è stata scaricata ?

    grazie
    marco

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