Abbiamo più volte sottolineato l’unicità di App Store nell’ambito dei servizi riservati ai possessori di iPhone e iPod touch (ora anche altre case produttrici hanno sviluppato il proprio negozio di applicazioni), tralasciando forse un aspetto importante: quello economico. In App Store “girano” ogni giorno migliaia di Dollari che, come sappiamo, spettano in parte agli sviluppatori e in parte ad Apple stessa: sarebbe interessante capire parte delle dinamiche economiche che intervengono in App Store.
Greg Yardley, co-fondatore e CEO di Pinch Media (società di analisi della telefonia mobile), recentemente ha pubblicato i dati raccolti da più di 30 milioni di download da App Store (queste App hanno acconsentito allo studio). La presentazione, dal titolo “App Store Secrets”, rivela una serie di interessanti statistiche e conclusioni.
Primo punto interessante dello studio di Pinch Media riguarda i dati sulle variazioni di prezzo e rivela che un taglio dei prezzi genera, in media, un incremento delle vendite del 130% mentre un aumento dei prezzi riduce la domanda di circa il 25% rispetto al volume di vendita precedente.
I dati indicano quindi che le riduzioni dei prezzi possono essere utili, ma, gli sviluppatori non dovrebbero diminuire il prezzo di quelle App che hanno già un buon numero di download e soprattutto non comporterebbe benefici apparenti diminuire il prezzo periodicamente.
Pinch Media ha scoperto che solo circa l’1% dei download finiscono per essere utilizzati a lungo termine, ed è solo il 20% di coloro che hanno scaricato applicazioni gratuite ad utilizzarle oltre il primo giorno; le App a pagamento subiscono spesso la stessa fine, solo con una cadenza più lenta.
Allo stesso modo, la quantità di tempo che gli utenti dedicano ad una App diminuisce in maniera significativa, stabilizzandosi su circa cinque minuti al giorno. L’interesse verso i giochi è simile a quello verso le App, anche se i tempi sono raddoppiati.
Pinch Media ha fatto anche un’analisi sugli introiti generati dalle App a pagamento e da quello che al loro interno contengono annunci pubblicitari, in modo da determinare quale modello sia il migliore. Sulla base dei dati ottenuti e grazie alla media delle revenues delle pubblicità, Pinch Media ha concluso sostenendo che “un’applicazione con pubblicità” dovrebbe “bombardare” gli utenti con molteplici annunci per poter generare tante entrate quante una sua ipotetica versione a pagamento.
Voi vi sentite rappresentati da questi dati?
[via|MacRumors]
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Io non sono d'accordo con i dati rilevati, in particolare con quell' 1% dei download che uno utilizzerà a lungo termine. Ciò che voglio dire è che si, spesso mi è capitato di scaricare applicazioni gratuite e dopo un istante averle cancellate, però quelle che poi ho tenuto e che tutt'oggi utilizzo supera di gran lunga quell'1% dichiarato. Tenete conto che in tutto (tra me che uso un iPod touch, e mio padre che possiede l'iPhone) avremo scaricato un massimo di 150 app. in tutto. Ma di queste ovviamente non è che ne usiamo una: io personalmente ne avrò una trentina sull'iPod, e ne utilizzo un buon 10% tutti i giorni. Voi?