App Store ha raggiunto quota 20.000. A due mesi dal raggiungimento del traguardo delle 10.000 Apps (e a nemmeno un mese dall’aggiunta dell’applicativo numero 15.000) la quantità di programmi scaricabili dagli scaffali dello store virtuale di Apple è raddoppiata. La cifra non è stata ufficializzata da Cupertino ma arriva da una fonte considerata attendibile: il counter del sito Apptism.com. I gestori del sito confermano l’accuratezza di tale counter, costantemente aggiornato su base oraria.
La crescita di App Store è inarrestabile. E’ vero, si potrebbe obiettare che molte di quelle 20.000 applicazioni appartengono alla categorie delle inutility: dai triviali riproduttori di flatulenze ai più inutili convertitori o lettori di feed compilati da wannabe developers come semplice test. Ma è pure vero che nel pool vi sono altrettanti applicativi, gratuiti o a pagamento, che per realizzazione e utilità lasciano semplicemente a bocca aperta ed estendono le funzionalità dei dispositivi in mille direzioni.
App Store funziona alla grande perché alla base c’è una concezione azzeccata e vincente, ma non è un meccanismo totalmente perfetto e ci sono ampi margini di miglioramento sotto svariati punti di vista. Citerò giusto due esempi: è’ necessario studiare un metodo attraverso il quale gli sviluppatori possano offrire in maniera più semplice ed immediata delle versioni di prova degli applicativi a tutti gli utenti; si sente la necessità di un meccanismo di valorizzazione delle applicazioni “premium” che sono costate agli sviluppatori molto tempo e molta fatica e che talvolta rischiano di finire sommerse nella folla dell’offerta a basso prezzo.
Nel 2009 vedremo con ogni probabilità delle novità in questo senso. Non c’è dubbio che con App Store a Cupertino si siano trovati fra le mani una gallina che sforna molte più uova d’oro di quanto fosse possibile prevedere. Apple, nel proprio interesse, cercherà di sicuro di migliorare ulteriormente un meccanismo che già oggi rappresenta il vero valore aggiunto di iPhone e iPod touch.