Opera Mini porta “la scelta” in App Store

C’era una volta un temibile drago che teneva in ostaggio un sistema operativo permettendo l’utilizzo di un solo browser, magari anche camuffato sotto altre sembianze. Un giorno però arrivo un prode cavaliere che, dopo aver vagato per mesi e mesi in cerca dell’arma vincente, sconfisse il drago e, tra lo stupore generale, permise al famoso OS di utilizzare finalmente un altro browser“.

Ieri, come ben sapete e colgo l’occasione per ringraziare tutti quanti per le tantissime segnalazioni, oltre ad essere il giorno dei nuovi MacBook Pro è stato anche il primo giorno di Opera Mini in App Store: iPhone e iPod touch, dunque, possono finalmente avvalersi di un browser alternativo. Mi piace pensare ad Opera Mini come ad un “prode cavaliere che ha portato la possibilità di scelta” in App Store anche se il software acerbo fa rimpiangere il fido Safari.

Steve risponde ancora: ‘Pad’ è nostro e i Core i3 non servono

Steve Jobs continua a rispondere con zelo alle email di semplici utenti Apple e di sviluppatori arrabbiati. E continua a farlo con con la sua solita “vis ermetica”, sintetizzando il succo della propria risposta in poche righe concise. Ci sono un altro paio di email di risposta da El Jobso che girano per il MacWeb da ieri.

Nella prima, inviata a Chris Ostmo, uno sviluppatore che si è visto respingere la propria applicazione per iPad perché conteneva la parola magica Pad, Steve ha spiegato che è buona norma non usare i trademark altrui nei propri prodotti, alludendo ad una possibile registrazione commerciale del termine Pad da parte di Apple (immagine dopo il salto).

Nella serata di ieri (o meglio, nella tarda mattinata, ora di Cupertino), sjobs@apple ha spiegato in maniera molto chiara al comune utente David Jenkins il perché della scelta di non utilizzare i Core i3 di Intel sui nuovi MacBook Pro 13″ (email nello screenshot di apertura).

Apple pensa a un quarto store in Italia, a Bergamo

Qualche settimana fa, attraverso una ricerca sulla pagina relativa alle opportunità lavorative, era saltata fuori la possibilità che Apple avesse intenzione di aprire un terzo Apple Store in Italia e precisamente a Torino.

Ovviamente non c’erano riferimenti né alla location del prossimo Apple Store, né alla zona precisa in cui sarebbe sorto; l’unica informazione certa era che, dopo Milano e Roma, sarebbe stata Torino la prossima città italiana ad ospitare un nuovo store di Apple. E mentre eravamo tutti concentrati lì, ecco che Cupertino svela addirittura una nuova città italiana in cui far sorgere il quarto Apple Store: Bergamo.

Nuovi MacBook Pro: i display disponibili

Come abbiamo visto tutti, ordinando i nuovi MacBook Pro da 15″ è ora possibile scegliere differenti configurazioni per quanto riguarda il display. Nelle prime fasi concitate dell’uscita dei nuovi portatili le nuove configurazioni hanno generato forse un po’ di confusione, ma in realtà non c’è nulla di così complicato. Vediamo insieme la situazione dopo il salto.

MacBook Pro 2010: le nuove schede video

Tra le maggiori novità introdotte nella nuova generazione di MacBook Pro 2010, è doveroso parlare delle schede video che equipaggeranno i prossimi portatili di Apple. C’è da fare innanzitutto una distinzione tra il modello con display da 13 pollici (che, a mio parere, ha subito un aggiornamento meno rilevante rispetto ai suoi fratelli maggiori) e quelli con display da 15 e 17 pollici.

MacBook Pro 2010: le nuove batterie

Le batterie dei nuovi MacBook Pro 2010 introdotti ieri da Apple durano, sulla carta, fino a 10 ore nei modelli da 13″ e fino a 8 o 9 ore, a seconda delle operazioni svolte, sui modelli da 15″ e 17″.

Quella che stanno tuttora subendo le batterie di Apple è una vera e propria evoluzione, e la tipologia di celle di alimentazione montate sui MacBook Pro early 2010 rappresentano un ulteriore step in avanti nella tecnologia sviluppata dai team d’ingegneri di Cupertino.

Ad un simile risultato, che aumenta ancora il “record”  di 7/8 ore di autonomia stabilito dai precedenti modelli Mid 2009, contribuiscono un buon numero di fattori.

Nuovi MacBook Pro, sono arrivati!

I rumors della scorsa settimana si sono finalmente rivelati esatti. Con un update dello Store Online Apple ha ufficializzato l’update della gamma dei MacBook Pro, rinnovata l’ultima volta a giugno 2009.
Apple non ha compiuto, come previsto, un “drastico” restyling. Le principali novità dei nuovi MacBook Pro early 2010 stanno sotto il cofano e riguardano il processore (speed bump generalizzato per i modelli da 13″ e introduzione di nuovi modelli con Intel Core i5 e i7) la capacità dell’hard disk, la RAM (4GB su tutti i modelli) la scheda grafica discreta su tutti i modelli da 15″ e da 17″ e soprattutto la batteria, che arriva a durare fino a 10 ore (dichiarate) sui modelli da 13″.

MyMacNetbook: la guida completa agli “hackbook”

Qualcuno sicuramente dirà che i netbook ormai fanno molto 2009 e non sarò certo io, dal profondo del mio pozzo d’odio contro queste mini-carriole con qualche chip all’interno, a contraddirlo.
Ma c’è almeno un uso per il quale ritengo che sia sensato giustificare la spesa per l’acquisto di un mini portatile, uno di quelli che Apple, per fortuna, non ha mai avuto intenzione di realizzare. Sto parlando della creazione di un Hackbook, vale a dire un netbook su cui gira Mac OS X.

Ed è qui che entra in gioco MyMacNetbook, un nuovo sito realizzato dalla squadra di InsanelyMac in cui sono raccolte una marea di risorse utili alla creazione di un piccolo Frankenmac portatile. La dettagliatissima lista per la compatibilità dei più comuni netbook attualmente in commercio con Mac OS X è semplicemente perfetta ed è utilissima per poter scegliere con cognizione di causa il migliore mini notebook da vivisezionare.

9:41 e 9:42, Forstall svela il segreto dell’ora misteriosa

La ragione per cui Apple ha deciso di inserire le 9:42 come orario standard su tutti i display degli iPhone raffigurati nelle immagini promozionali dal 2007 ad oggi è sempre stato un piccolo mistero dalle mille spiegazioni possibili. Il fatto che sull’iPad ora compaiano le 9:41 come orario standard ha contribuito ad infittire l’arcano.

Contrariamente a quanto avviene per molti dei “grandi misteri” di Apple, sui quali si mormora che presto Roberto Giacobbo potrebbe scrivere un nuovo libro, quello delle 9:42 e 9:41 ha ora una spiegazione ufficiale. E’ stato addirittura Scott Forstall, uno dei massimi dirigenti della Mela, a rivelare il perché di quegli orari al lead developer di Secret Labs Jon Manning, che lo ha intercettato all’App Store di Palo Alto il giorno del lancio dell’iPad.

Disponibile Mac OS X 10.6.3 v1.1 – Aggiornato

Dopo sole 2 settimane dal rilascio di Mac OS X 10.6.3, ecco che Apple rilascia un ulteriore aggiornamento con la denominazione v.1.1. Non abbiamo memoria di un fatto del genere da parte di Apple, ma vediamo comunque velocemente dopo il salto le migliorie di questo aggiornamento.

iAd piace al CEO di Google


L’introduzione di iAd, la nuova piattaforma Apple per la distribuzione di pubblicità sui dispositivi mobili della Mela, ha raccolto il plauso di Eric Schmidt, CEO di Google. Si pensava che Mountain View non vedesse di buon occhio questa palese invasione di campo ma evidentemente era un conclusione un po’ troppo affrettata.

La verità è che il successo di iAd e l’affermazione di un competitor forte nel settore dell’advertising online su dispositivi mobili è funzionale alle strategie di Google. Big G è ancora sotto la lente della Federal Trade Commission a seguito dell’acquisizione di AdMob, un’operazione che secondo molte fonti la Commissione sarebbe fermamente intenzionata a bloccare.

Mac OS X 10.7 posticipato a causa di iPhone OS 4?

Come riporta MacRumors, un nuovo articolo pubblicato da John Gruber su Daring Fireball avanza l’ipotesi di un possibile ritardo riguardo il rilascio (agli sviluppatori) della prossima major release del sistema operativo Apple, Mac OS X 10.7.

Secondo Gruber, l’attenzione riservata allo sviluppo del nuovo firmware per iPhone, iPhone OS 4, potrebbe aver sottratto risorse preziose alla realizzazione del prossimo Mac OS X. Come si può leggere nell’articolo originale, infatti, Gruber scrive che “Qualche mese fa, ho sentito che Apple stesse tentando di pianificare il rilascio di una beta agli sviluppatori di Mac OS X 10.7 al WWDC di questo giugno. Non è più così. Lo sviluppo di Mac OS X 10.7 continua, ma con un team ridotto ed un calendario sconosciuto. E’ un mio pensiero fondato che non ci sarà alcuna news riguardo [Mac OS X] 10.7 al WWDC di quest’anno, e probabilmente non ce ne saranno fino al WWDC del 2011”.

L’iPhone 2G verso la pensione: Steve Jobs conferma

Link all’immagine ingrandita

Sembra che Steve sia nuovamente in modalità “easy reply”. Dopo aver risposto ad uno sviluppatore sulla spinosa questione del paragrafo 3.3.1 contenuto nei nuovi TOS del SDK di iPhone OS 4, il CEO e co-fondatore di Apple ha risposto ad un ulteriore richiesta via mail di un utente iPhone che voleva sapere se Apple avrebbe interrotto il supporto software al primo melafonino.

Dear Steve,

is Apple supporting\updating the iPhone 2G in the Future?(Apple supporterà\aggiornerà iPhone 2G in futuro?)

La risposta, ermetica come sempre, ma chiarissima:

Sorry, no.

Sent from my iPhone.

Apple VS Adobe, chi ha ragione? Sondaggio

L’introduzione di iPhone OS 4.0 ha segnato un nuovo capitolo nella guerra fra Adobe e Apple. Il nuovo contratto del SDK per iPhone OS 4.0 al punto 3.3.1 fa sapere che non verranno accettati su App Store i software sviluppati originariamente in un linguaggio diverso da C, C++ e Objective-C. Questo significa che i software compilati per iPhone attraverso tool di “traduzione” come quello che Adobe si prepara a lanciare in Flash CS5 non verranno accettati da Apple.