Q3 2014 Apple, appunti dalla conference call

I risultati del periodo sono buoni, in linea se non superiori alle aspettative. Hanno sorpreso le vendite dell’iPhone e soprattutto dei Mac, mentre ha deluso ancora l’iPad, che nonostante un buon numero di unità vendute ha registrato un calo anno su anno. Secondo Tim Cook “l’iPad ha raggiunto le aspettative di Apple”, ma il CEO capisce bene che altrettanto non si possa dire delle aspettative degli analisti.

Apple_Headquarters_in_Cupertino

I numeri di Apple

Come sempre la conference è stata una buona occasione per snocciolare numeri. Eccone alcuni, i più interessanti:

  • La WWDC 2014 è stata vista in diretta globale da più di 20 milioni di persone (e pensare che è una conferenza per sviluppatori).
  • Apple vende 2,5 iPad per ogni Mac venduto nel settore dell’educazione “K–12” (elementari e medie inferiori).
  • Il fatturato in Cina è cresciuto del 26% anno su anno, oltre le più rosee aspettative
  • Le vendite dell’iPhone sono cresciute del 55% anno su anno in diversi mercati emergenti quali Brasile, India, Russia e Cina.
  • Secondo Tim Cook Apple ha venduto già più iPad di quanti Apple si aspettasse 4 anni fa, al lancio del dispositivo.

Da segnalare anche un riferimento alle acquisizioni di altre aziende. Tolta Beats, Apple ha completato ben 29 acquisizioni di aziende nel periodo ottobre-giugno 2014. Cinque solamente nel periodo marzo-giugno. Solo di alcune si conosce qualche dettaglio, le altre sono destinate a rimanere segrete.

Sull’iPhone

Il numero di iPhone venduti nel trimestre è un record assoluto per il Q3, ma si poteva fare meglio, perché i numerosi rumor sull’arrivo di un nuovo modello hanno limitato gli acquisti.

In Cina l’iPhone sta crescendo al doppio della velocità rispetto al trend del mercato degli smartphone.

Apple crede molto nei trade-in dei vecchi iPhone che aiutano a non perdere clienti, mantenendo l’utente all’interno dell’ecosistema Apple. Tuttavia è difficile una quantificazione del numero di clienti che hanno comprato altri prodotti come risultato di una transazione trade-in.

Riguardo la possibilità di una saturazione del mercato, Apple si dice fiduciosa del fatto che le vendite del prossimo modello negli USA saranno favorite da piani di quick-upgrade da parte dei carrier.

Sull’iPad

Ancora la riduzione del channel inventory alla base delle basse vendite dell’iPad, secondo Maestri e Cook.

Ottime notizie, però, dal mondo enterprise: Qantas ha attivato una flotta di 15.000 iPad. La Svezia ne ha acquisiti più di 100.000.

Ad oggi il settore educational globale è la destinazione di più di 13 milioni di unità iPad.

La penetrazione dell’iPad nel settore enterprise è ancora bassa, si assesta sul 20%. Cook crede che la partnership con IBM aiuterà sensibilmente a cambiare questo dato per il meglio.

L’iPad è più forte nei paesi in via di sviluppo mentre subisce di più nei paesi sviluppati. E’ una metrica curiosa, sulle cui cause tuttavia Cook non si sbilancia.

Mac, iTunes, tutto il resto

Il Mac è il campione di questo trimestre, con 4,4 milioni di unità vendute.

I Mac vanno forte nel settore educational, grazie soprattutto alle ottime vendite del MacBook Air che fanno registrare una crescita a doppia cifra.

Molto bene i Mac in Cina, dove le vendite crescono del 39%.

Anche il settore iTunes e servizi continua a macinare successi dopo successi. Durante il Q3 la divisione di Eddy Cue è quella che ha fatto registrare la crescita migliore, +25%, raggiungendo un nuovo record assoluto.

La cifra pagata da Apple agli sviluppatori ammonta ora a 20 miliardi di dollari. Quasi la metà dei quali pagati nel corso dell’ultimo anno solare.

In Cina la crescita del settore iTunes raggiunge livelli impensabili, quasi un +100% ad ogni trimestre.

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