Il 23 aprile prossimo Apple renderà pubblici i risultati finanziari relativi al secondo trimestre fiscale 2013 dell’azienda, vale a dire il primo trimestre solare dell’anno.
Ci sono un paio di indicatori, emersi nei giorni scorsi, che non rassicurano sui risultati che arriveranno da Cupertino: in primis un netto calo del fatturato Foxconn, che ha registrato un -19% nel periodo gennaio-marzo e che un’analista ha collegato alla diminuzione della domanda per l’iPhone. In secundis i numeri di IDC sul mercato PC, che mostrano un drastico calo generalizzato che coinvolgerebbe anche Apple. Non sono certo buoni presagi, ma sarebbe buona norma, anche in questo caso, evitare di fasciarsi la testa prima del dovuto.
Entrambi gli indicatori, sia il calo del fatturato di Hon Hai Precision Industries (ovvero Foxconn) sia il declino del mercato PC, possono essere osservati con altra lente e prendere un significato abbastanza diverso.
Quanto ai problemi di Foxconn, è facile capire perché un declino del fatturato del gigante taiwanese è subito visto come un problema per Apple: Cupertino è il principale cliente della conglomerata, e un simile trend negativo potrebbe collegarsi alla diminuzione degli ordini per l’iPhone o per l’iPad.
La realtà è che una simile connessione è stata ipotizzata da un solo analista, intervistato da Reuters per un pezzo che ha tutta l’aria di voler battere sul tamburo della “delusione Apple”. Un pezzo che, per altro, definisce “disapponting” anche il numero di iPhone venduti da Apple nel Q1 2013, periodo in cui in realtà le vendite di iPhone hanno superato il “consensus” dei maggiori analisti di Wall Street.
Interpretazioni giornalistiche a parte, va ricordato che Foxconn non produce solamente iPhone e iPad: è uno dei più grandi produttori al mondo di dispositivi elettronici ed assembla anche i PC di HP, DELL ed altri brand. Dispositivi, insomma, le cui vendite nel trimestre gennaio-marzo non hanno certo brillato.
A confermare il dato è IDC, con l’analisi delle vendite del mercato PC. Sono numeri che faranno accapponare la pelle a più di un Consiglio di Amministrazione: -13,9% a livello mondiale, anno su anno, con l’area EMEA che continua a mantenere il ruolo di fanalino di coda, il Giappone che tiene e gli Stati Uniti e l’area Asia/Pacifico che segnano un -12,7%. E’ il peggior calo anno su anno dal 1994, quando IDC iniziò a raccogliere ed organizzare il dato sul mercato PC.
La “colpa” è dei tablet, principalmente, il che significa ancora che la colpa è dell’iPad. La gente non ne vuol sapere di comprare “furgoni”, per usare la metafora Jobsiana, e preferisce di gran lunga dispositivi mobili e leggeri che ormai soddisfano le necessità principali dell’utente medio. IDC però segnala anche un altro elemento, ovvero il fallimento di Windows 8, che avrebbe dovuto risollevare un mercato in crisi e invece, secondo l’analisi, ha addirittura contribuito a peggiorare la situazione.
L’iPad cannibalizza anche i Mac, naturalmente: secondo i dati di IDC negli States i computer Apple hanno fatto registrare un -7,5% anno su anno.
E’ questo il secondo indicatore che prospetta un Q2 a tinte fosche per Cupertino, per quanto l’impatto del settore computer sul fatturato dell’azienda sia sempre più marginale.
Anche qui, però, andrebbe osservato un quadro più ampio, visto che il dato è riferito al solo mercato degli Stati Uniti. A far sollevare davvero qualche sopracciglio ci pensa Gartner, firm di analisi in diretta concorrenza con I.D.C., che in un proprio report analogo conferma un declino del mercato PC statunitense dell’11,2% ma, sorprendentemente, riporta una crescita del 7,4% nelle vendite dei Mac.
O le due firm hanno analizzato dati completamente diversi per ottenere una simile discrepanza, o forse la verità sta nel mezzo. Soltanto il 23 aprile potremo saperlo con certezza.
Come al solito! Apple è brutta e sporca e tutti gli altri sono lindi e profumati! Azzzz…arola che gufate! E pensare che alla fine dovranno riscrivere tutto guardando i “soliti” dati al rialzo, sia nelle vendite di iPhone che di iPad…
Alessandro