Domani Apple svelerà i risultati del secondo trimestre dell’anno fiscale 2011 durante la consueta Conference Call con gli analisti. Nonostante il Q2 sia solitamente il periodo più fiacco dell’anno, anche a questo giro per Apple c’è parecchia carne al fuoco. Ci sono le vendite dell’iPad 2, sulle quali non è ancora trapelato alcun numero ufficiale; ci sono le vendite di iPhone 4, che pare sia andato alla grande anche in questo trimestre nonostante l’attesa versione Verizon sembra non abbia avuto il successo immediato che tutti si aspettavano; ci sono infine le vendite dei Mac e tutti i dettagli di cui Peter Oppenheimer e il COO Tim Cook parleranno durante la conference call che si terrà domani alla chiusura dei mercati (alle 14:00 ora del Pacifico, le 23:00 ora italiana).
Anche in occasione di questo secondo trimestre 2011 si ripropone l’annosa dicotomia: da una parte le previsioni degli analisti indipendenti, per la maggior parte blogger; dall’altra quelle degli analisti affiliati alle grandi firm, che non si sbilanciano e immancabilmente si discostano molto meno dalla previdente guidance ufficiale per il quarter (22 miliardi di dollari).
Ne abbiamo già parlato in passato, notando come immancabilmente le previsioni dei blogger-analisti siano sempre più ottimiste e, ormai da un bel po’ di tempo, molto più precise di quelle degli analisti “pro” che vincolati dagli obblighi verso i clienti delle proprie firm preferiscono sottovalutare per poi gioire dei risultati “oltre le aspettative”.
In questa occasione la disparità è particolarmente evidente non tanto nel fatturato complessivo quanto nella stima degli utili per azione (EPS). Tutti i pro “esclusi due” (Jeff Fidacaro e Shaw Wu) hanno previsto un fatturato inferiore ai 25 miliardi di dollari – media: 23,26 miliardi di dollari; tutti i “blogger” tranne due hanno fornito una stima del fatturato superiore ai 25 miliardi di dollari – media: 25.25 miliardi di dollari. La differenza fra la media degli EPS è invece in proporzione molto più ampia: 0,97$, vale a dire un gap quasi del 18%.
Aspettiamo domani sera e come sempre sapremo chi ci è andato più vicino. P. Elmer-DeWitt di Fortune, che come ogni trimestre ha raccolto questi dati, è pronto a compilare come di consueto le pagelline degli analisti e dei blogger.
Apple continua a vendere tanti iPad quanti ne riesce a produrre (a differenza della concorrenza nel settore Tablet) e l’iPhone 4 non sembra aver subito alcun calo importante legato al periodo e vende bene, almeno a giudicare dalle previsioni più attendibili. Il mercato PC continua a sprofondare mentre l’azienda di Cupertino vola altissimo grazie al suo amatissimo post-PC device. Tutti indicatori che la borsa non sa o non vuole leggere.
In attesa dell’annuncio di un nuovo trimestre record Wall Street ha dimostrato ancora una volta un’imprevedibilità che lascia basiti parecchi analisti. Ieri AAPL ha subito un netto calo, in controtendenza sull’indice Nasdaq (in positivo) e le quotazioni sono tornate ai valori di inizio anno. “Vattelappesca perché”, dice (più o meno) P.Elmer-DeWitt. Una fase di vendita in attesa della riponderazione del Nasdaq-100? Una “fionda” favorita da qualche grande investitore in attesa di un rimbalzo particolarmente “elastico” dopo l’annuncio dei risultati del Q2-2011? Non è facile capirlo e bisognerà aspettare gli sviluppi dei prossimi giorni.
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