AAPL vola a febbraio, 3 giorni da record

Il mese di febbraio si è aperto alla grande per gli investitori AAPL,  con il titolo che non accenna a mollare il colpo e punta sparato alla soglia dei 500$.
Sono 3 giorni che AAPL fa registrare record su record. Le quotazioni sono partite al galoppo lunedì, con un massimo assoluto a 464,98$ e seguente chiusura con massimo storico a 463,97$. Martedì il bis: 469,75$ di massimo assoluto intraday e poi chiusura a 468,83$. E siccome non c’è due senza tre ecco che mercoledì AAPL ha raggiunto vette ancora più alte, con un massimo assoluto, sempre intraday, a 476,79$ e chiusura con ennesimo massimo storico a 476,78$, circa un +5%complessivo in tre giorni.
Salvo imprevisti poco probabili, l’impressione (con il titolo che quotidianamente testa un livello e chiude subito sotto) è che AAPL si prepari al grande salto al di sopra dei 500$. Ma c’è chi non è d’accordo.

Wall Street sembra voler dare a Cesare quel che è di Cesare e riconosce ad AAPL le potenzialità per crescere ancora. Del resto non mancano i numeri e gli indicatori positivi.

Scrive P.E. DeWitt su Fortune: “Il 4 ottobre, il giorno prima che Steve Jobs ci lasciasse, il titolo Apple chiuse a 372,50$ a il market cap si assestava sui 347 miliardi di dollari.
Quattro mesi più tardi le azioni sono cresciute di circa 100$ e il market cap è di 437 miliardi. Per mettere in prospettiva quei 90 miliardi guadagnati, sono 9/10 del valore che gli analisti hanno assegnato a Facebook in anticipo sull’offerta pubblica”.

DeWitt fa riferimento alla chiacchieratissima IPO di Facebook, ormai imminente. E se Facebook può valere una cifra simile, quanto dovrebbe arrivare a valere Apple, azienda storica con solide basi nella produzione di prodotti “reali”?

C’è un valore che ci permette di confrontare efficacemente il potenziale di Apple e di altre aziende ed è la P/E Ratio, che non ha nulla a che fare con P.E. Baracus ma è il rapporto fra il prezzo di un’azione e il profitto per azione registrato nell’ultimo anno dall’azienda. Per Facebook, se i 100 miliardi venissero raggiunti, la P/E sarebbe di 27. Quella attuale di Apple è 13, senza contare i circa 100 miliardi di cash che l’azienda di Cupertino ha in banca.

Tutto questo mentre mancano ancora all’appello una iTV, che non si sa se arriverà o meno, ma che potrebbe garantire ad Apple un flusso di cassa notevole anche qualora l’azienda conquistasse una percentuale minima del mercato TV, un iPad 3 che promette parecchio bene, nuovi MacBook Pro, un iPhone 5. Un 2012 da paura, insomma, con ampi margini di crescita.

Non tutti sono d’accordo, però, e analisti indipendenti di provata professionalità come Andy Zaky e Jason Schwarz avvertono del potenziale squeeze che potrebbe fare seguito alla corsa registrata da Apple in questi giorni.
Negli ultimi anni, dice Schwarz, le “corse” come quella che AAPL sta registrando nel mese di febbraio sono state seguite da rapidi sell-off a seguito di avvenimenti catalizzatori spesso totalmente scollegati dall’azienda. E’ il mercato che si assesta come è nella sua natura.
Ciò non toglie che i fondamentali di Apple rimangano fra i migliori su piazza e che AAPL possa tornare a “correre” in attesa del lancio di iPad 3 verso fine febbraio, analogamente a quanto avvenuto lo scorso anno in questo periodo.

Fonte dati: Nasdaq, Wolfram Alpha

6 commenti su “AAPL vola a febbraio, 3 giorni da record”

  1. Beh una correzione potrebbe arrivare appena dopo la presentazione di ipad3, perché in genere succede così (con l’eccezione notevole della presentazione del primo iPhone).
    Poi negli ultimi giorni, faccio notare che parte del rialzo di AAPL è stato “mangiato” dall’apprezzamento dell’euro sul dollaro.

    Comunque 450 MLD di dollari di capitalizzazione è una cifra davvero impressionante!

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  2. Attualmente le azioni quotano 493, sembra che la notizia della possibile presentazione dell’iPad 3 a marzo abbia fatto bene al titolo.

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  3. Sarà fisiologico che prima o poi ritracci ( il titolo é stra carico… Stiamo nella parte alta delle bollinger da molto, troppo tempo ) ma se a noi cosa faccia subito domani poco importa e la vediamo un po’ prospettica non sono un’utopia i target price che ci propinano! 700 $ non é impossibile… Non domani … ma non impossibile. E di diretta conseguenza cosa faccia il vecchio $ domani chi se ne… Lo rivedremo a 1,15! Quando all’ America riconverra che la sua moneta torni forte. ( ricordo che apple fattura moltissimo anche all’estero ) Forse é utopia ma sappiamocelo dire tra 1 anno! Non conosco una sola altra azienda che sia così ( “rock” ). Fondamentali buoni; roi, roe e ros sbalorditivi; liquidità – un portafoglio da far impallidire degli interi stati – ; una “testa” da paura … E come se nn bastasse in un settore cruciale per il presente ed il futuro. LC

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  4. @ Luca Capua:
    Spero che tu abbia ragione, anche se 700 $ per mi pare un prezzo elevatissimo (il 41% in più di oggi!!!).
    Io, un pò ingenuamente, penso che al momento Apple ancora non stia soffrendo la dipartita di Steve Jobs.
    I prodotti che introdurranno nel 2012 porteranno ancora la sua “impronta” ma saranno in grado di cavarsela da soli negli anni a venire?
    Avere potenza di “fuoco”, (liquidità, brevetti) non basterà di certo se il gruppo di persone capaci che costituiscono l’attuale management di Cupertino dovesse disgregarsi!

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