Gene Munster, il noto analista della Piper Jaffray, è convinto che i numeri che fornirà il CFO di Apple Peter Oppenheimer questa sera saranno più che soddisfacenti. Analizzando i dati statistici forniti dall’NPD Group Munster prevede vendite per circa 2,8 milioni di unità Mac, ovvero una forchetta di +25/+29% nel trimestre con una crescita del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Limitatamente al mese di settembre i numeri non sono ottimi, con una crescita del 19% rispetto allo stesso mese nel 2007. In Agosto il medesimo dato fa registrare un +23%, mentre in luglio la crescita anno su anno è stata del 43%. La discrepanza è presto spiegata: nell’Agosto del 2007 Apple introdusse i nuovi iMac Aluminum.
Ciò che preoccupa di più, come dicevamo in apertura, è la guidance che verrà fornita per i mesi futuri. Come spiega P. DeWitt su Apple 2.0, Apple ha una storia nota di guidance sottostimate di proposito. Il giochetto che si ripete ad ogni annuncio dei risultati fiscali è semplice: Oppenheimer dà una previsione al ribasso per permettere ad Apple di battere le stime interne e conseguentemente quelle maturate in ambito esterno in occasione dei successivi annunci trimestrali.
Il piccolo problema è che Wall Street, animale dalla memoria cortissima, sistematicamente non capisce questo stratagemma e dopo ogni conference call prevale la delusione per le guidance prudenti anziché il fatto che per la n-esima volta consecutiva Apple ha battuto le street estimates e i propri record di vendita precedenti. Munster ha provato a spiegarlo ai propri investitori con tabelline e dati alla mano ma l’impressione è che di questi tempi a Wall Street serva ben altro per non reagire come una Pazza di Chaillot au contraire ad ogni minima folatina di vento.
condivido perfettamente quello che dici infatti è incredibile che con le vendite così incredibili non aumentano i prezzi delle azioni dell’Apple
Se qualcuno me lo spiega mi farà felice
permissiondenied dice:
scusate per il giro di parole :-P