Che fine ha fatto il BitTorrent di Leopard?
Secondo le indiscrezioni di MacOSRumors di circa un anno fa, Mac OS X 10.5 avrebbe dovuto implementare l’ormai celeberrimo protocollo di scambio “BitTorrent” sia per l’aggiornamento del s.o. che per il download dei file musicali acquistati via iTunes Store.
Questo sistema, per quanto curioso, trova la sua ragion d’essere nel tentativo di snellire l’affaticamento dei server di mamma Apple che oggi rispondono direttamente alle richieste di download per ogni singolo utente.
Attraverso l’acquisizione del protocollo BitTorrent, invece, ogni utente si trasformerebbe in un server di distribuzione del file verso altri utenti, determinando un forte miglioramento delle prestazioni globali di ogni singolo server, permettendone l’utilizzo per fini differenti rispetto a quelli classici di routine di iTunes e di aggiornamento dei diversi software.
In realtà per il momento abbiamo scoperto che nulla di tutto ciò è in realtà presente ufficialmente in Leopard, anche se siamo ancora in attesa del rilascio del primo aggiornamento software per Mac OS X 10.5.
Vera o falsa che possa essere, una notizia di questo tipo sicuramente sottolinea ancora una volta di più la crescita della Apple, dei suoi prodotti software, dell’iTunes Store e le necessità di distribuzione sempre crescenti cui sta andando pian piano incontro l’azienda di Cupertino.
Magari alla fine questa notizia rimarrà solo una grande “bufala”, ma non possiamo non fermarci a riflettere sull’accostamento tra un protocollo tanto caro alle comunità P2P e un’azienda che ha fatto per lungo tempo del DRM il suo cavallo di battaglia: il mondo del web non smetterà mai di riservarci sorprese.