Lo scorso 4 giugno la International Trade Commission (ITC) ha decretato la messa al bando dell’iPhone 4 e di altri modelli meno recenti del telefono Apple e dell’iPad negli Stati Uniti per la violazione di un discusso brevetto “standard” detenuto da Samsung.
Oggi scadono i 60 giorni previsti dall’organismo di controllo per la “revisione” della decisione e a meno di un intervento diretto del Presidente Obama, da lunedì il blocco dei dispositivi Apple potrebbe entrare definitivamente in vigore.
Nel corso dell’ultimo mese si sono schierati in molti contro la decisione presa dalla ITC ad inizio giugno, comprese Microsoft, Intel e Verizon i cui iPhone e iPad CDMA non sono per altro interessati dalla decisione. Un gruppo trasversale di Senatori statunitensi ha contribuito a contestare la decisione dall’alto della propria carica.
Il motivo di un simile sollevamento da parte di più settori dell’industria e della politica sta tutto nella natura controversa del “patent” al centro della diatriba.
Si tratta di un brevetto “Standard Essential” detenuto da Samsung che descrive una tecnologia necessaria per il funzionamento del protocollo 3G utilizzato dalle versioni GSM (quelle di AT&T) dell’iPhone 4, 3GS, dell’iPad 3G, iPad 2 3G e iPad 3 3G.
In quanto “Standard Essential”, quel brevetto andrebbe reso disponibile anche alla concorrenza sulla base di una licenza FRAND e non dovrebbe essere possibile utilizzarlo come grimaldello legale per danneggiare i “competitors”.
Ciò nonostante, l’International Trade Commission ha pensato che il caso specifico giustificasse le richieste di Samsung e ha deciso imporre il blocco delle importazioni dei dispositivi Apple che potrebbe partire da lunedì prossimo, 5 agosto.
E’ una vicenda paradossale, che mostra tutte le infinite debolezze del sistema statunitense dei brevetti e che, come scrive su Fortune Philip Elmer-DeWitt, sfocia decisamente nell’ironico:
“C’è un produttore coreano che riesce ad impedire ad un’azienda statunitense di portare in patria i propri dispositivi sulla base di un brevetto S.E.P. mentre un giudice distrettuale si è rifiutato di imporre lo stesso bando per i dispositivi Samsung che una giuria ha decretato colpevoli della violazione di numerosi brevetti non-S.E.P.”.
Anche se l’unico dispositivo ancora in commercio a rientrare nel blocco sarebbe l’iPhone 4, la decisione potrebbe impattare comunque i conti Apple, visto che il dispositivo, per quanto vecchio di 3 anni e pronto alla pensione è ancora un telefono che si vende particolarmente bene negli Stati Uniti, come ammesso da Apple durante la conference call sui risultati fiscali del Q3 2013.
2 commenti su “iPhone 4 rischia il blocco delle importazioni negli U.S.A.”