Non ci capita spesso di parlare di aste al ribasso da queste parti. Sarà per lo scetticismo che abbiamo nei confronti di tutte le iniziative che, più che al merito, affidano alla sorte il conseguimento di un premio. Ma il business in questo campo è così prepotente che davvero le iniziative in questo settore si moltiplicano a dismisura. Proviamo a fare qualche riflessione anche noi su questo fenomeno per il quale migliaia di utenti abbandonano le loro attività per cullarsi nell’illusione di strappare alla sorte un costoso oggetto tecnologico ad un prezzo ridicolo. Tra l’altro spessissimo i premi sono incentrati su beni che stanno molto a cuore ai lettori di TAL, come iPhone 3G, MacBook Air, iPod.
Immagino che sappiate come funziona un asta online: l’asta al ribasso funziona come un’asta normale, ma a vincere non è la persona che ha fatto l’offerta più alta, ma la persona che ha fatto l’offerta unica più bassa. Le offerte si formulano tramite il sito e poiché sono segrete, l’obiettivo è individuare strategicamente il numero intero in centesimi di € che sarà l’offerta unica più bassa dell’asta in corso.
Ad uno sguardo veloce, la prima, maliziosa, considerazione che mi è venuta in mente pensando alle prime aste online è quella che il meccanismo, a mio avviso, non offre garanzie assolute a chi gioca. Mi spiego: se chi gestisce un asta, non raggiungesse il minimo di offerte, chi pensa seriamente che andrebbero a rimetterci? Non dovrebbe essere difficile creare un falso account, caricarlo con un bel gruzzolo virtuale, e fare un gran numero di offerte, doppiando tutte quelle esistenti in modo da annullarle. Come difendersi poi dai “giocatori di professione” che passano ore ed ore a studiare il meccanismo per primeggiare e che lascerebbero all’avventore occasionale solo le briciole (o nemmeno quelle)?
Ma in realtà col passare del tempo ho notato che la realtà delle aste online a ribasso si è diversificata, offrendo via via maggiore garanzia al giocatore. Probabilmente mossi più dalla concorrenza che incalza numerosa che per un naturale desiderio di rendere tutto più chiaro… BackToBid, per esempio, è uno di quei nuovi siti che sembra distinguersi maggiormente per mobilità e trasparenza. I 6 tipi di aste sul sito assicurano anche ai più sprovveduti maggiori chance di vittoria. Aste a ribasso classiche, aste gratuite, aste ad iscrizione, aste riservate agli utenti che non hanno mai vinto, aste variabili e aste “compralo ora”. Rimandiamo a questo link per una spiegazione più dettagliata di tutte queste curiose definizioni.
Se voleste provare, vi consigliamo di prendere confidenza con il meccanismo delle aste cominciando con un oggetto piccolo, tra l’altro le probabilità di vincita sono minori in maniera inversamente proporzionale al valore dell’oggetto (più l’oggetto vale e più bassa è la possibilità di vincere). Se volete tentare la fortuna facendo occasionalmente un paio di offerte, cercate di non puntare su beni di alto valore come auto, viaggi o tv costose. Riservate questa possibilità a quando vorrete “investire” (meglio dire “rischiare”) maggiori quantità di denaro. Con un po’ di accuratezza nella scelta delle offerte e con una buona dose di fortuna potrete mirare a puntare su beni di maggior valore.
- Possibilità di rilanciare le proprie offerte dalla pagina del dettaglio. In questo modo potrete controllare l’esito delle vostre aste ed immediatamente rilanciare, senza dover cliccare per passare nella pagina delle offerte
- Offerta di numerosi oggetti ad un euro: nuovo Nintendo DS, TomTom, Cuffiette Bose e Bonus di 200 crediti.
- E la già citata asta riservata agli utenti che non hanno mai vinto. In cui si ha la possibilità di provare a portarsi a casa gli oggetti desiderati che spesso venivano strappati all’ultimo secondo dagli utenti più esperti
- Asta per iPhone 3G 8Gb
- Asta per iPod Nano 16Gb
- Asta per MacBook Air
E queste le ultime aste a ribasso dedicate agli altri prodotti tecnologici:
- Asta per Samsung Innov8
- Asta per TV LCD LG32
Volete un consiglio, per quello che ne abbiamo capito? Registratevi su BackToBid ed evidate il metodo dei meno esperti di fare 3 puntate “a caso” sull’oggetto che vi interessa. Questo è il metodo che vi da meno possibilità di vincita. Evitate anche di fare subito molte puntate su un oggetto per scoraggiare altri offerenti, un metodo costoso che, se non porta frutti, potrebbe esaurire immediatamente il vostro budget. Cercate invece di “sondare” quanti partecipanti e quanto interesse ha l’asta di riferimento. E provate a formulare un’offerta per vedere se c’è risposta e via libera per poter effettuare altre offerte. Ottenere infatti l’informazione di “puntata unica ma non la più bassa” è un ottimo punto di partenza e potrà essere sfruttata in seguito. Fondamentali saranno le giocate nei 10 minuti precedenti il momento di scadenza dell’asta.
La nostra “prima volta” è stata proprio con BackToBid, mi sono iscritto, ho fatto qualche puntata, e…beh, l’asta ancora deve scadere, fatemi in bocca al lupo!
in bocca al lupo!!!!!!
Ti consiglierei di leggere questo splendido articolo di Piero Toffanin, incentrato su BidPlaza, che mette in evidenza come i giocatori “casuali” abbiano veramente pochissime possibilità di vincere, a beneficio di giocatori “professionisti” che fanno veri e propri investimenti sugli oggetti in palio. Letta questa, ho desistito del tutto dal provare.
http://silentman.it/2008/04/02/bidplaza-e-le-aste-al-ribasso/
A me sembra pubblicità gratuita a quello che è a tutti gli effetti gioco d’azzardo legalizzato.
Mhà, io ho provato http://www.youbid.it, e per “provato” intendo dire che ho partecipato a più di 10 aste senza mai vincere, qualche volta ho sono riuscito a fare l’offerta UNICA più bassa, ma guarda un pò che qualche ora prima della fine veniva sempre doppiata.
CHI MI DA LA SICUREZZA CHE LE OFFERTE MOSTRATE ALLA FINE DELL’ASTA SIANO VERE?
Sopratutto ora che si sta espandendo questo tipo di asta.
Perchè il pubblico che prima era TUTTO concentrato in quei pochi siti disponibili portava moltissime offerte, ma ora che c’è una vasta scelta di questa tipologia di asta le offerte si disperdono e i siti NON SEMPRE riescono a coprire il il valore degli oggetti messi all’asta; e quindi non mi sorprenderei se truccassero le offerte. Questo è solo un mio punto di vista, ma credo che avvenga così, anche perchè non c’è nessun tipo di controllo.
Una domanda per voi di TAL, avete pubblicato questo articolo semplicemente per provare o perchè pensate che questo BackToBid sia “onesto”?
Mi sono iscritto anche io a BackToBid per provare un pò come funzionano le cose qui dopo la brutta esperienza di youbid.it…per ora la sola offerta che ho fatto è risultata UNICA ma non più bassa.
Ci aggiorniamo tra qualche giorno…
Guardavo le aste vinte…eh…beh, vincono sempre gli stessi!!
…è unitile, se vuoi una cosa la devi pagare quanto costa, fine, non c’è storia!