XBox One è la nuova console casalinga di Microsoft. Ma potrebbe anche essere qualcosa di più. Come iPad e iPhone hanno rappresentato la nuova generazione informatica di Apple, così XBox One potrebbe diventare il nuovo core-business della compagnia di Redmond. Possibile che l’E3 di quest’anno segni la fine dell’era delle console come le conosciamo?
XBox 360 è stata presentata nel 2005. Ora siamo nel 2013, ed è probabile che One non arrivi sugli scaffali prima di Natale. Otto anni, in un mondo in rapida evoluzione come quello tecnologico, sono un’era. Molto è cambiato da quando Microsoft ha presentato la sua (ora vecchia) console. 360 era nata come una macchina da gioco e poco più. Basata su un processore PowerPC (lo stesso da cui Apple è si allontanata per convertirsi ad Intel sui suoi computer), XBox 360 è diventata con il tempo il cavallo di Troia con cui Microsoft ha conquistato il salotto. Una nuova interfaccia per la dashboard, ora molto simile allo stile grafico di Windows 8, rappresenta il portale tramite il quale un utente può acquistare film e musica direttamente da Microsoft. È impossibile trovare un qualsiasi set-top box che sia in tante case quante ne ha conquistate XBox 360.
XBox One, contrariamente al suo predecessore, nasce già con l’idea di essere al centro del salotto. E questa volta non solo il suo hardware è molto più simile a quello di un PC (oltre che spaventosamente simile a quello del suo principale concorrente, PS4), ma anche il sistema che dà vita alla nuova XBox è basato, e anzi, diciamo pure che è, Windows 8.
Otto come gli anni che hanno separato il lancio di 360 da quello di One. Otto come i GB di RAM che monta One, e che segnano un passo avanti rispetto al passato che forse si è fatto troppo attendere. Ma ora che XBox è più simile ad un PC (certo, costruito con il gaming e l’intrattenimento in mente) cosa fermerebbe Microsoft dal rilasciare una nuova XBox ogni anno? Chi ci assicura che a Natale 2014 non ci siederemo davanti ad una XBox 1.1?
Grandi limiti, almeno teoricamente, non ce ne sono. I giochi potrebbero essere impostati con diverse qualità di dettagli e texture per girare ugualmente su tutte le versioni della console, e un numero molto limitato di configurazioni hardware possibili permetterebbe agli sviluppatori di creare titoli in grado di girare ottimamente anche su una console “vecchia”. Un po’ come può fare oggi un utente sul proprio PC.
L’hardware potrebbe mantenere persino la stessa scocca, e aggiungere solo qualche piccola differenza sotto il cofano. Un paio di GB di RAM in più, un processore un po’ più veloce, un disco rigido leggermente più capiente. Non è un meccanismo diverso da quello che Apple segue ogni anno con iPad e iPhone, regolarmente aggiornati con piccoli update incrementali. E se il business della compagnia di Cupertino è ora incentrato sostanzialmente su questi due prodotti, che rappresentano quello che il pubblico vuole da Apple, non ha senso che Microsoft faccia lo stesso con XBox?
Il business di Redmond non va a gonfie vele. Surface vende, ma non quanto basta per fare concorrenza ad iPad. Windows Phone 8 deve accontentarsi di un terzo posto, distanziato da Android e iPhone che occupano le prime due posizioni sul podio. Windows 8 fatica a fare presa sui PC consumer, mentre il numero di persone che scelgono di passare ad un sistema operativo alternativo (Chorme OS, OS X piuttosto che Linux) è in continuo aumento. XBox, però, si è rivelato il business di maggiore successo per Microsoft. Ed è ovvio che la compagnia intenda giocarsi tutte le carte sulla nuova XBox One, trasformandola nel centro di intrattenimento casalingo per eccellenza.
In un tempo che corre così veloce, diventa però difficile credere che XBox One possa sopravvivere sui mobiletti dei televisori dei suoi utenti per sette anni, come ha fatto l’ora pensionabile 360. XBox One potrebbe essere il vero dispositivo che lancerà l’era post-PC di Microsoft. E proprio a Redmond sembrano convinti del fatto che XBox, oggi, sia diventata molto più che una semplice console.
Non sono d’accordo per nulla su quanto scritto nell’articolo.
Le console sono dalla loro nascita dei device tecnologici di lunghissima durata. E questo le distingue appunto dai PC.
Uno quando compra una console sa già che ha fatto un acquisto che non richiederà aggiornamenti per i futuri 5 anni almeno. Succedesse quanto prospettato nel vostro articolo, la Microsoft si darebbe veramente la zappa sui piedi facendo passare tutti a Sony.
Al massimo potrebbero aggiungere con gli anni qualche periferica (tra l’altro non necessaria con tutti i giochi, come il kinect ora) ma nulla di più. Il mercato console è così, i genitori non vogliono spendere un patrimonio ogni anno per i figli.
Tra l’altro la politica è sempre stata quella di perfezionare hardware e produzione limando negli anni i costi.
@Danielecanti: Secondo me è un errore vedere XBox One con la stessa ottica con cui siamo stati abituati a vedere le vecchie generazioni di console. La linea di separazione tra PC e strumento di intrattenimento casalingo è sempre più sottile, e se quando uno compra una console ha già in mente che se la terrà così come è per cinque anni, è solo perché è stato abituato a vedere un mercato in questo modo.
Ora come ora Sony e Microsoft si trovano in due posizioni molto diverse. Se da un lato PS4 sembra avere tutte le carte in tavole per mettere al centro dell’esperienza il gioco e i videogiocatori (e sotto quest’ottica si pone proprio come una classica console), lo stesso non si può dire di XBox. I genitori non vogliono spendere un patrimonio per i figli. E proprio per questo XBox One, come visto ampiamente anche nel keynote di presentazione, non è stata annunciata come una console di gioco, ma come qualcosa di più. Come il centro dell’intrattenimento casalingo. Qualcosa che di certo non interessa solo i più giovani, ma, almeno nei piani di Redmond, dovrebbe fare colpo anche in chiunque voglia una esperienza multimediale con il proprio televisore.
Il mercato console che descrivi tu è quello che abbiamo visto fino ad ora. Ma non vedo per quale ragione uno dei più tre grandi concorrenti del settore non possa decidere di cambiare le carte in tavola.
@Lorenzo Paletti:
Non so, secondo me se Microsoft vuole avere successo quanto le generazioni precedenti deve continuare a far console per giocare. Voglio dire, ho una 360 e ci gioco alla grande, ma per qualsiasi cosa, anche vedere un video su youtube mi serve un abbonamento Gold che costa tot al mese, e non intendo farmelo. Perciò mi accontento di giocarci. Per il resto uso il PC. Per cui pago già internet. Per la TV pago già Sky. Non ho voglia ne i soldi per pagare altri servizi accessori. Solo console e giochi. E voglio poterci giocare per anni, come ho sempre fatto.
Ogni anno le console vengono presentate come home intertainment, dalla PS2 lettore dvd in poi, e in ogni generazione i servizi accessori non hanno fatto mai il successo della console.
@Danielecanti: Qui ti capisco perfettamente. Tant’è che spero di essere smentito all’E3. Magari ci fanno vedere queste fantomatiche quindici esclusive e sono giochi eccezionali e si dimostra una macchina di gioco perfetta. Ma da come ci è stata presentata da Microsoft, temo che non andrà a finire così.
@Lorenzo Paletti: Io sono d’accordo con Daniele e penso che l’articolo sia una grossa cantonata (senza offesa, eh!).
Lorenzo, tu hai fatto i conti a metà e credo ti sia sfuggito un dettaglio piuttosto importante, l’E3 alle porte! È in tal senso che si deve spiegare la strategia di M$ per Xbox One, all’uscita per la stampa “normale”, si sono concentrati sul proporla come set top box casalingo, mentre all’E3 si concentreranno solo sui giochi. È una strategia che ha senso, dato che la presentazione della console è finita anche sui quotidiani nazionali e un lettore casuale se n’è fatto una idea, mentre per noi (?) hardcore gamers c’è l’E3.
Quanto alla xbox 1.1 non credo affatto sia una idea fattibile, il mercato console è già in fermento, chi compra un set top box non sta lì ad aggiornarlo ogni anno, idem per chi compra una console, altrimenti tanto vale comprarsi un gaming pc
Sono anni che si parla di Post-Pc ma ancora non se ne vede l’ombra , tutti questi device si possono affiancare ad un PC ma ancora oggi alcune cose si fanno troppo piu’ velocemente con mouse e tastiera.
@Menestrello: Sìsì, su questo non c’è dubbio. Era post-PC, qui, era inteso come l’aveva descritta Jobs, citandola riguardo il lancio di iPad. Ci saranno sempre cose che richiedono un PC con tanto di tastiera e mouse, ma la stragrande maggioranza degli utenti si sta votando a qualcosa di più semplice da usare (i miei genitori hanno detto addio con felicità al computer, sostituendolo con un iPad).
Non sono daccordo. Non credo si possano paragonare mercati relativi a dispositivi mobili con quello di un settopbox. Incrementare ogni anno le prestazioni vorrebbe dire dover cambiare dispositivo ogni anno. Potrebbe anche essere così, questo però vuol dire che il costo dovrebbe scendere e posizionarsi sull’ordine dei 399€ già come prezzo di lancio.
@Stefano: Probabilmente il ritmo non sarà lo stesso dei disponitivi mobili ma basta che osservi quanto spesso si cambia un televisore oggi. Una volta si teneva lo stesso per 20 anni, ora tra che si rompe dopo 5 o che ormai è un bidone sorpassato da tecnologie molto più nuove e stuzzicanti, il suo ciclo di vita si è accorciato drasticamente come ogni altro dispositivo consumer e l’idea che le console facciano la stessa “fine” non mi sembra per niente strano (anzi, sarebbero le uniche a non seguire questo trend).
@Stefano:
Sono d’accordo con te… e soprattutto io vorrei ricordare che la televisione è un elemento statico, sono dell’idea che nel futuro saranno sempre più spinti i dispositivi mobili, e quindi una migliore integrazione tra di essi. Apple dovrebbe davvero spingere le sue tecnologie per integrare al meglio televisione e dispositivi mobili