iPhone, Segall dice basta alla lettera S

Per Ken Segall, il pubblicitario “preferito” di Steve Jobs che curò la realizzazione della campagna “Think Different”, non ci sono dubbi: inserire la lettera S accanto al nome iPhone va ad influire in maniera negativa sull’iDevice indebolendone l’immagine.

Critica Segall lettera S iPhone

La pratica cui fa riferimento Segall la conosciamo bene ormai, visto che è stata adottata da Apple già da alcuni anni a questa parte, da quando venne lanciato l’iPhone 3GS. Si tratta di modelli di iPhone che esteticamente rimangono praticamente identici al proprio predecessore e si differenziano a livello hardware.

Il problema, secondo Segall, è che nella percezione dei consumatori questo schema può indicare che il modello con la S è solo un prodotto lievemente migliore di quello dell’anno prima, finendo per oscurarne il vero valore:

Aggiungere una S a un numero di modello già esistente rimanda un messaggio davvero debole. Dice: “questo è il nostro prodotto per l’annata, con solo modesti miglioramenti.

L’aggiunta della S dopo il nome iPhone, spiega Segall sul suo blog, starebbe quindi a sottolineare il fatto che non è stata messa in atto alcuna vera rivoluzione compromettendone l’acquisto da parte dell’utenza in attesa della successiva versione, quella che, per intenderci, risulta priva della fatidica lettera.

Per Segall sarebbe dunque ben più opportuno adottare una normale numerazione crescente, anche nel caso dei modelli di iPhone che esteticamente appaiono estremamente simili ai predecessori.

Segall ipotizza inoltre l’abolizione definitiva dell’utilizzo del termine nuovo affiancato a quello dell’iPad, una pratica questa che Cupertino ha scelto di far propria a partire dallo scorso anno quando, appunto, venne lanciato il Nuovo iPad, per gli amici quello conosciuto anche come “l’iPad dalla vita breve”.

L’utilizzo di tale dicitura accanto a quella del nome iPad non fa altro che generare confusione nei consumatori e non è sicuramente un caso che nel giro di un lasso di tempo brevissimo pari a soli 230 giorni il Nuovo iPad è stato rimpiazzato dall”iPad di quarta generazione.

Opinioni di Segall a parte, Tim Cook ha sottolineato in più occasioni come ad ogni nuova versione di iPhone, con o senza S, sia stato venduto un numero di unità sempre superiore rispetto al modello precedente.

Via | AppleInsider

 

 

 

 

 

 

4 commenti su “iPhone, Segall dice basta alla lettera S”

  1. Non sono del tutto d’accordo. Anzi, non lo sono per niente.
    Ognuno investe i propri soldi in modo diverso, c’è chi è alla ricerca della novità a tutti i costi, e chi invece punta sulla sicurezza. Dopo il primo 3G io ho deciso di seguire la seconda strada. All’epoca notai l’abissale miglioramento fatto con il 3GS e riuscii a vendere il mio 3G per prendermi lo stesso telefono più la esse. Poi all’uscita del 4 aspettai il 4S per la vicenda dell’antenna (non era niente, ma l’imperfezione è stato corretta). Adesso aspetterò il 5S aspettandomi una batteria migliore e migliore resistenza ai graffi ad esempio.
    Insomma, per me l’effetto “S” ha una certa importanza ed è perfetta così questa numerazione.

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    • Non lo so, io ho visto che quando tutti si aspettavano una fotocamera migliore l’hanno avuta. Un display più grande l’hanno avuto. Adesso è lecito aspettarsi una migliore batteria, sarebbe la caratteristica che tutti si aspettano visto che anche i device Android soffrono da questo punto di vista. Quale migliore pubblicità per riprendere quote di mercato?

    • @Danielecanti: la batteria non migliorerà, finché sarà questa la tecnologia (gli Ioni al Litio) sarà sempre la stessa solfa. Possono ottimizzare il software per guadagnare un paio d’orette, ma non ti aspettare 4 giorni pieni.

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