I Gratta e Vinci diventano mobile: da ieri è disponibile una nuova applicazione che permette di giocare e tentare la fortuna con i biglietti della lotteria istantanea più diffusa in Italia (e più grande del mondo) direttamente su iPhone e smartphone Android. Una versione in HTML 5 della stessa applicazione, lanciata contestualmente alle altre due, permette anche ai possessori di altri smartphone e tablet di giocare con i Gratta e Vinci virtuali.
Non si tratta di surrogati elettronici a soli fini promozionali: si possono vincere soldi veri e veri sono anche i soldi che si spendono per acquistare i tagliandi da “grattare” sul touchscreen.
I veri “appassionati” del Gratta e Vinci, quelli che amano “spizzare” ogni singolo numero del proprio Miliardario o Turista per Sempre forse non ameranno troppo questa versione digitalizzata del gioco. Per svelare le cifre vincenti si può strofinare il dito sullo schermo dell’iPhone, ma la giocata (con l’eventuale vittoria) è già registrata in partenza e basta un tap sull’apposito tasto per svelarne immediatamente la sorte.
“I giochi trainano la digitalizzazione della società e dei costumi,” dichiara Mario Fanelli, Amministratore Delegato di Lotterie Nazionali, la società che gestisce i Gratta e Vinci. “Così nell’era del ‘mobile’, in cui 1 italiano su 2 non può fare a meno del proprio smartphone, Gratta e Vinci sperimenta, da leader del settore, le nuove potenzialità della tecnologia. Siamo convinti che l’evoluzione dei giochi passi inevitabilmente attraverso i dispositivi mobile.”
Andrebbe specificato, perché sarebbe facile fare confusione, che i giochi cui fa riferimento l’AD Fanelli sono i veri e propri videogames per iPhone, iPad e gli altri smartphone e tablet, non certo i giochi d’azzardo legalizzati come i Gratta e Vinci. Quelli, più che altro, tengono in positivo i conti dello stato grazie ai versamenti volontari di tanti bravi cittadini in cerca della svolta.
Ma come funzionano quindi questi Gratta e Vinci per iPhone? E semplice: si scarica l’applicazione gratuita sul proprio dispositivo e poi ci si collega ad un conto gioco. L’app, è bene specificarlo, non fa ricorso agli acquisti in app ed è paragonabile di fatto alle app di Poker Stars o di Better (scommesse online) che richiedono l’apertura di un conto gioco sul quale andrà pre-caricato il denaro.
L’unica differenza in questo caso è che il conto gioco non deve essere necessariamente quello di Gratta e Vinci online, ma ci si può collegare anche con un conto Lottomatica (Better), Totosì o Sisal (Matchpoint).
Dall’app è possibile infine registrare da zero un conto gioco, per chi non ne avesse ancora uno. Per giocare, manco a dirlo, è necessario essere maggiorenni: a meno che l’iPhone di un adulto non finisca nelle mani di un ragazzino con l’app già attiva, insomma, è difficile che si generino situazioni alla “villaggio dei puffi”.
Che nel giardino recintato dell’App Store, regno del puritanesimo che rende casto pure Playboy, si fosse già insinuato il serpente del gioco d’azzardo legale lo sapevamo. La già citata app di Poker Stars (per altro davvero ben fatta e molto stabile) e le app per le scommesse online ne sono la prova. Lungi da me qualsiasi tendenza moraleggiante, ma come sempre l’invito a “giocare con moderazione” appare più che altro una vana indicazione frutto di un’imposizione un po’ ipocrita: se qualcuno ha un problema con il gioco patologico, quest’applicazione, come tutte le proposte analoghe basate sul gambling online, non potrà che contribuire a rendere ancora più semplice l’acquisto di un tagliando.
Da grattatore occasionale, invece, mi chiedo: quanto lascia intatto del senso originale del gioco (quella fregola di scoprire se il biglietto che abbiamo acquistato è proprio quello vincente, con un po’ di senso di colpa, magari, per come abbiamo investito male quei cinque euro) un’app che rende fin troppo rapido il gioco e il cui scopo è in primis quello di renderne facile la fruizione seriale abbattendo il limite spaziale rappresentato dall’acquisto di un biglietto dal tabacchino di fiducia? Sono sinceramente curioso di capire quale risposta avrà l’app da parte degli utenti iOS italiani.
Nel mio commento avrei scritto gli stessi concetti espressi dal tuo ultimo paragrafo. Trovo l’idea di questa applicazione da un lato “geniale” per chi vende i biglietti e da un lato “una rovina” per chi patologicamente affetto dalla necessita’ di comprare i biglietti.
io bandirei il gioco dazzardo dall’app store
Il mio consiglio è di non buttare i grattaevinci usati ma di conservarli in un cassetto. Sul sito http://www.grattavincionline.com potrete renderti conto che molte persone collezionano i biglietti usati e con il passare del tempo potreste trovarvi con un piccolo capitale da rivendere. Molti gratta della stessa emissione possono sembrare tutti uguali ma se guarderete la guida per identificarli vi accorgerete che per alcuni esistono fino a 15 varianti.
Grazie e saluti. Stefano