Brevetti: attese al telefono con informazioni dinamiche

13.04.02-Call_Wait-2

Apple ha appena brevettato un modo per rendere meno noiose le telefonate durante le quali il chiamante è messo on hold, ovvero in attesa. Nei documenti pubblicati dallo US Patent and Trademark Office nelle scorse ore, Apple immagina un sistema che permetta di visualizzare a schermo informazioni interessanti riguardanti la chiamata.

Immaginate di essere messi in attesa durante una telefonata con un cliente. iPhone potrebbe automaticamente recuperare dalla rubrica del telefono informazioni riguardo questa persona, e ricordarvi il nome della moglie o la data del suo compleanno (magari invitandovi anche a fargli gli auguri, nel caso mancassero pochi giorni). Il brevetto immagina anche un sistema di riconoscimento della discussione che potrebbe ascoltare il discorso e presentare informazioni legate a quanto discusso, sostanzialmente riconoscendo alcune parole chiave. Si parla di un viaggio in campagna per il finesettimana? iPhone potrebbe mostrare il meteo per il luogo desiderato nei giorni citati.

Altre cose che potrebbero essere visualizzate durante la chiamata, spiega il brevetto, potrebbero essere il meteo riguardante il luogo dove si trova la persona chiamata, i programmi per la giornata (così da poter ottimizzare il tempo e vedere cosa ci attende dopo la telefonata che stiamo aspettando di fare) oppure permettere la riproduzione di un brano musicale scelto dall’utente e non dal centralinista dall’altra parte della cornetta.

Ovviamente c’è anche del potenziale per guadagnare qualche soldo. La schermata potrebbe infatti visualizzare delle pubblicità legate alla telefonata in un apposito banner.

Non è chiaro se Apple intenda realmente integrare queste funzioni in iOS (anche perché ci sono altre cose da risolvere prima di queste) ma si tratterebbe certamente di una aggiunta interessante al sistema operativo.

Il brevetto, depositato nel 2011, aggiorna un altro brevetto depositato nel 2007, anno di introduzione sul mercato di iPhone, e porta la firma di Michael M. Lee.

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