Era solo questione di tempo prima di vedere l’app ufficiale di Playboy su App Store. Nel 2011 ci furono dei timidi tentativi per portare Playboy su iPad grazie ad una applicazione online, in modo da bypassare la censura di Apple, che come è noto non gradisce contenuti erotici e pornografici su App Store. L’esperimento Playboy per iPad non ha dato i frutti sperati ma adesso ci siamo, il magazine per uomini che non devono chiedere mai arriva su iOS.
Come è possibile, vi starete chiedendo? Semplice, su Playboy per iPhone non troverete nessuna foto sexy, come confermato anche da Scott Flanders, CEO di Playboy Entertainment. Per poter pubblicare l’applicazione su App Store è stato necessario creare contenuti ad hoc per questa versione, le interviste e i dossier sono gli stessi della versione cartacea, ma non ci saranno immagini scollacciate o con ragazze nude. Al massimo qualche bellezza semivestita, con camicette trasparenti, ma niente epidermide in vista.
Delusi? Beh, non siete i soli, visto che l’app di Playboy per iPhone al momento sembra passata del tutto inosservata, nonostante sia disponibile dal 29 marzo scorso. E’ vero, oltre alle foto ci sono ottimi contenuti, l’ultimo numero presenta interviste a Matt Damon e Quentin Tarantino, per esempio, ma manca la materia prima, inutile negarlo.
Oltretutto i prezzi degli abbonamenti potrebbero aver scoraggiato i più: un mese di abbonamento costa 1.79 euro, sei mesi costano 9.99 euro mentre l’abbonamento per un anno ha un prezzo di 19.99 euro, cifre non certo proibitive in linea di massima, ma forse eccessive per vedere foto di ragazze in jeans e maglietta.
La politica di Apple è chiara e i rigidi controlli della censura non possono essere superati o aggirati in nessun modo: niente porno su App Store, al contrario su Google Play Store non ci sono questi problemi, tanto è vero che l’app Playboy arriverà presto anche su Android in versione non censurata.
Playboy per iOS è comunque pensato per conquistare “i giovani lettori e non necessariamente gli affezionati storici”, queste le parole di Flanders. Peccato che i giovani d’oggi abbiano facile accesso ad un vasto archivio di materiale erotico a costo zero e difficilmente pagheranno per vedere fotografie di ragazze vestite.
Provate a sfogliare un Playboy e vedrete che su 100 pagine ci sarano forse 10 fotografie di ragazze semi svestite. Il resto è quasi tutta pubblicità interrotta da qualche articolo (sempre di qualità bisogna dire).
Ci sono sicuramente più tette e culi sui vari Novella 2000 e compagnia bella.