Chromebook Pixel: il portatile touchscreen di Google che fa concorrenza a MacBook

Chromebook Pixel

Sembra che i Glass non siano bastati a Google. La compagnia di Mountain View nota per il suo motore di ricerca e i suoi servizi sulla rete, ha scelto di attizzare l’interesse dei suoi clienti con Chromebook Pixel, un portatile bello e potente che si ispira al design dei MacBook di Apple ma mira più in alto.

Poco più spesso di un MacBook Air (nel punto dove questo raggiunge la maggiore dimensione) il Chromebook Pixel di Google è un portatile piuttosto particolare che esce dagli schemi indicati negli scorsi mesi da Google. L’ex CEO della compagnia Eric Schmidt era stato chiaro: i Chromebook avrebbero dovuto essere computer dalle basse specifiche e dal prezzo accessibile che potessero permettere a chiunque di cambiare computer da un giorno all’altro. D’altro canto non serve molta potenza quando hai un intero sistema operativo basato su un browser (Chrome) e sulle delle web app che vengono recuperate direttamente dalla rete all’occorrenza.

Chromebook Pixel è il primo computer disegnato esclusivamente da Google, e sembra ispirarsi apertamente al design pulito di MacBook Pro, con la sua tastiera appositamente prodotta (e una fila di tasti funzione uniti che sono forze la principale differenza rispetto ai portatili di Apple) e dei bordi arrotondati che non rischiano, come quelli dei laptop di Cupertino, di tagliarvi i polsi ogni volta che appoggiate le mani sul computer. Al suo interno Chromebook Pixel monta un processore Intel i5 ad un singolo Core (invece di un ARM o un Atom come gli altri Chromebook prodotti da terze parti rilasciati in passato), una scheda Intel HD 4000 per la grafica, 4GB di memoria RAM per delle performance che non si dovrebbero troppo distanziare da quelle degli attuali ultrabook Microsoft in circolazione.

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Sul fronte delle prese si fanno notare due USB 2.0, una Mini DisplayPort, un connettore Jack combo da 3,5 pollici e un lettore di schede SD.

A farla da padrone sul computer non è però il trackpad sapientemente ridisegnato da Google per un massimo comfort tattile, ma piuttosto il display da 13”. La sua risoluzione, 2560×1700, fa concorrenza a quella dei MacBook Pro con Retina Display (2560×1600 per la versione da 13”). Google ha scelto accuratamente la risoluzione. Il VP di Chrome a Google Sundar Pichai ne è convinto:

Non vedrete mai più un singolo pixel in tutta la vostra vita.

Mentre Linus Upson, VP degli ingegneri a Mountain View aggiunge, nel video di presentazione:

È lo schermo con la maggiore risoluzione, più luminoso e migliore che sia mai stato montato su un computer portatile.

La proporzione del display, 3:2, è quella di iPhone 4S, ed è stata scelta con in mente le pagine web. Secondo Google si tratta di un form factor che predilige la visualizzazione dei contenuti su Internet piuttosto che la visualizzazione di un video, ma comporterà del lavoro aggiuntivo per i developer che dovranno tenere in considerazione questa particolare proporzione che probabilmente non si era mai vista su un computer.

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Google si vanta soprattutto del fatto che il display di Chromebook Pixel è sensibile al tocco, e nonostante Mountain View definisca l’esperienza eccellente, chi ha avuto modo di provare in anteprima le performance del display la pensa diversamente. The Verge scrive:

Non sappiamo se si tratta di un problema software o hardware, ma lo scorrimento sullo schermo è sensibilmente più lento di quello che ci aspetteremmo da quella che dovrebbe essere una macchina di fascia alta.

Un schermo touch su un portatile significa due cose: 1) una nuova opportunità per gli sviluppatori che potranno cercare di convertire il loro software sviluppato per smartphone e tablet anche per Chrome 2) Um atroce dolore alle braccia per chiunque provasse a portare a termine una partita di Angry Birds su uno schermo verticale (e non fosse Tom Cruise).

Chromebook Pixel potrà essere acquistato dalla prossima settimana, ed è in questo momento disponibile per il preordine su Google Play. Siccome lo store di Google non permette ancora l’acquisto di dispositivi elettronici in Italia, dovrete votarvi a servizi come eBay o ad un amico che vive negli Stati Uniti per mettere le mani sul portatile, che sarà venduto nella versione WiFi (32GB di memoria sul computer accompagnati da un terabyte su Google Drive per tre anni) a 1300 dollari. Una versione LTE compatibile con Verizon arriverà nel mese di aprile, e permetterà di utilizzare tutte le funzioni di Chrome OS anche quando non si trova la copertura di una connessione WiFi.

Resta da capire se abbia davvero senso montare uno schermo touch su un portatile, e soprattutto se qualcuno abbia voglia di spendere 1300 dollari per un computer destinato a fare girare esclusivamente Chrome e web-app quando con soli 100 dollari in più potrà scegliere il ben più versatile MacBook Pro con Retina Display.

4 commenti su “Chromebook Pixel: il portatile touchscreen di Google che fa concorrenza a MacBook”

  1. A parte il design che trovo orrido (ma va a gusto personale) ho visto un collega utilizzare un portatile con touch screen. Totalmente, completamente inutile.

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