Apple ha rilasciato nelle scorse ore il suo Supplier Responsability Report per il 2013. Nel documento viene indicata anche la decisione di liberarsi di un fornitore che sfruttava lavoro minorile dopo che una indagine aveva scoperto 74 dipendenti minorenni all’interno di una fabbrica.
Si legge all’interno del documento: “Nel gennaio del 2012, ad esempio, abbiamo esaminato un fornitore, Guangdong Real Faith Pingzhou Electronics Co., LTD (PZ) che produce schede elettroniche utilizzate da molte altre compagnie in diversi tipi di industria. I nostri esaminatori sono stati sorpresi nello scoprire 74 casi di lavoratori di età inferiore ai 16 anni. Si tratta di una importante violazione del nostro Codice di Condotta. Di conseguenza abbiamo terminato la nostra relazione commerciale con PZ”.
Pare che questi lavoratori siano stati forniti a PZ da una agenzia di collocamento del luogo che, assieme ai genitori dei bambini, avrebbe lavorato per creare documenti falsi che permettessero di assumerli anche se minorenni. Apple ha denunciato l’azione alle autorità, che in risposta hanno bloccato le attività della agenzia di collocamento e richiesto a PZ di pagare le spese per il ritorno dei bambini alle loro famiglie.
Non finisce qui, però. Apple riportache durante il 2012 c’è stato un aumento del 72% nelle indagini svolte presso i fornitori rispetto al dato del 2011, mentre sono stati svolti corsi di specializzazione per oltre 1,3 milioni di dipendenti e un numero sempre maggiore di fabbriche rispetta i limiti inerenti le ore di lavoro.
Come mostra il grafico qui riportato, c’è stato un calo nel rispetto delle 60 ore lavorative settimanali a cavallo settembre e novembre. Durante questo periodo Apple ha scelto di rispettare la decisione di alcuni dipendenti che hanno preferito superare il tetto delle 60 ore in cambio di uno stipendio più ricco.
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