AppleCare Protection Plan: nuova indagine in Belgio

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Apple torna a fare parlare di sé per AppleCare. Dopo essere essere stata presa di mira in Italia, la compagnia di Cupertino è ora sotto accusa anche dal gruppo belga di difesa dei consumatori Test-Aankoop/Test-Achats.

L’organizzazione ha depositato una accusa nei confronti di Apple nelle scorse ore presso la Commercial Court di Bruxelles, sostenendo che Apple non si starebbe comportando correttamente con i consumatori, evitando di informali dei loro diritti in quanto cittadini della Comunità Europea. La questione non è dissimile da quella precedentemente messa in luce in Italia.

Secondo la legge Europea il venditore è tenuto a fornire due anni di garanzia al consumatore in caso di difetti di conformità rilevati sul proprio dispositivo. Apple offre invece un anno di garanzia (che è la stessa del produttore che si ottiene attraverso l’acquisto di un qualsiasi rivenditore) ma non il secondo anno, anche quando l’acquisto viene effettuato presso un Apple Retail Store o un Apple Online Store.

L’idea che Apple lascia passare è che sia necessario l’acquisto di AppleCare Protection Plan per potere usufruire di un servizio che (almeno in parte) è già garantito dalla attuale legislazione europea. Test-Aankoop/Test-Achats sostiene che Apple stia volontariamente informando in maniera approssimativa i suoi clienti, spingendoli all’acquisto del servizio a pagamento

Belgio e Italia non sono gli unici a lottare contro Apple. Anche un simile gruppo di protezione dei consumatori con sede in Portogallo aveva infatti annunciato, lo scorso luglio, l’intenzione di fare causa ad Apple appellandosi alle stesse ragioni già usate dagli altri stati Europei. Lo scorso ottobre il Justice Commissioner dell’Unione Europea Viviane Reding aveva inviato un documento ai 27 paesi dell’Unione Europea chiedendo che ogni stato verificasse il comportamento di Apple in relazione ad AppleCare.

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