La compagnia californiana Liquipel ha presentato nelle scorse ore l’ultima versione della sua nano-impermeabilizzazione per dispositivi elettronici. Oltre a rendere ancora più resistenti i dispositivi a contatto con sostanze liquide, il trattamento potrà essere applicato anche attraverso una piccola macchina chiamata Liquipod. Dalle dimensioni ridotte, Liquipod permetterà di fornire il servizio di impermeabilizzazione in qualsiasi tipo di ambiente.
Al momento Liquipel gestisce un negozio a Santa Ana, in California, e ad Hong Kong, dove la prima filiale ha aperto le porte lo scorso settembre. Pare però che il primo Liquipod sia destinato a fare il suo debutto in un negozio di Liquipel in un centro commerciale canadese il prossimo mese.
Liquipod apre così l’opportunità di impermeabilizzare il proprio smartphone in qualsiasi negozio di elettronica. Liquipel sta trattando proprio con i primi partner commerciali che potranno noleggiare un Liquipod e far pagare circa 60 dollari per il servizio di impermeabilizzazione su un dispositivo portatile. La compagnia è talmente sicura del suo prodotto da promettere il completo rimborso di qualsiasi dispositivo trattato che dovesse danneggiarsi al contatto con acqua.
L’obiettivo di Liquipel è ambizioso: raggiungere centinaia di negozi statunitensi entro la fine del 2014. Lo ha confermato proprio un portavoce della compagnia sulla moquette del CES 2013, dove in queste ore la compagnia sta mettendo in mostra Liquipod e il suo funzionamento. Un paio di clausole: Liquipel non può applicare la protezione su dispositivi con una tastiera fisica (peccato per gli ultimi cinque possessori di BlackBerry) e non renderà iPhone così impermeabile da poter essere utilizzato durante una sessione di snorkeling.
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