“I’m a PC”, arriva la risposta di Microsoft a Get a Mac

La campagna pubblicitaria da 300 milioni di dollari che Microsoft ha messo in piedi per riabilitare il proprio brand è entrata nella fase due. In tre nuovi spot il gigante che fu di Bill Gates cerca disperatamente di far sembrare cool chi usa un PC, ma è solo l’ennesima riprova che tentare di riaffermare il valore di un prodotto a colpi di marketing e di dollari non necessariamente produce buoni frutti. Ai consumatori decidere se Microsoft è riuscita nell’intento. I nuovi spot (video dopo il salto), che insistono in maniera pressante sul mantra “I’m a PC” e che dovrebbero mostrare come l’utenza di PC sia la più eterogenea possibile, vengono introdotti da un ingegnere di Microsoft ([email protected]) vestito come John PC Hodgman. Si sente già la nostalgia di Seinfeld.

Nel primo e nel secondo spot per ordine di messa in onda l’ingegnere di Microsoft in apertura ripete l’adagio di cui già avevamo scritto ieri: “I’m a PC, and I’ve been made into a sterotype” (“Sono un PC e sono stato trasformato in uno stereotipo“). Segue veloce montaggio delle testimonianze di numerosi utenti PC che nella vita adempiono alle più svariate attività. Bill Gates compreso. Nel terzo spot l’introduzione è differente e PC ci tiene a specificare che non è solo.

In questo primo ad, oltre ad Eva Longoria, molte altre persone testimoniano il proprio “essere PC“. In apertura un’infermiera precisa di appartenere alla famiglia PC ma di non essere “hip” (alla moda, potremmo tradurre), seguita da una serie di altre testimonianze di persone che portano gli occhiali. Come se nel 2008 essere un “quattrocchi” fosse ancora una cosa necessariamente poco “cool“. Poi però un ragazzo in jeans e un disegnatore di jeans, o ancora l’architetto che progetta palazzi ecocompatibili affermano intrinsecamente il concetto contrario e la confusione regna. L’impressione è che Microsoft voglia combattere uno stereotipo (che forse sarebbe meglio chiamare personaggio ben riuscito) con molti altri stereotipi ben più assodati.

Nel secondo spot la metaforica palla viene fatta rimbalzare fra coloro che vestono una “suit”, che in inglese significa allo stesso tempo molte cose (divisa, abito elegante, muta da sommozzatore) e che nonostante le diverse sfere d’attività utilizzano comunque un PC. Nell’ultimo ad (sotto) Microsoft passa invece al mero sfoggio numerico, se così si può dire, e collaziona una serie di dichiarazioni d’appartenenza. Salvo poi concludere con un pugile incattivito che chiede al pubblico “La cosa ti crea problemi?”. Nel complesso i tre spot sono decisamente anonimi e non colpiscono per nessun particolare. Sorge anzi il dubbio che siano stati pagati decisamente troppo. Negli ads con Seinfeld saranno pure mancati i riferimenti ai computer, e non è che qui abbondino, ma perlomeno ci hanno regalato scenette divertenti.

14 commenti su ““I’m a PC”, arriva la risposta di Microsoft a Get a Mac”

  1. Ahem… non sono molto d’accordo con questa analisi della pubblicità. Premettendo che scrivo da un Macbook e che mi occupo di comunicazione… Bisogna essere obiettivi. La nuova pubblicità è ben fatta, punta sulle facce famose e sulle facce comuni. Punta al dire: “dicendo che il PC è sfigato, stanno dicendo che siete sfigati. Ma voi non siete sfigati”

    È uno schema che funziona. Da impiegato nella comunicazione, pur operativo su Mac, non possiamo dire che sia una brutta campagna.

    Rispondi
  2. @ Alessandro:
    Ammetto di essere uno spettatore un po’ sui generis, e che paradossalmente preferivo di gran lunga gli spot con seinfeld, più cerebrali forse, ma più divertenti e intelligenti a mio parere.

    Capisco benissimo però cosa intendi e hai sicuramente ragione. Il messaggio che dici tu passa decisamente meglio in questi spot. Su BBG Brownlee diceva che Microsoft ci ha zzeccato proponendo le facce di migliaia di persone che fanno cose molto più importanti dell’insofferenza un po’ forzosa di Justin Long.

    Ovvero: guardate che vi stanno fregando, il vero tipo cool è John Hodgman.

    Io però mi trovo più d’accordo con Gruber: il problema è che Microsoft non ha nulla da vendere…
    http://daringfireball.net/2008/09/theres_nothing_there

    Rispondi
  3. Beh, lo stereotipo che portare gli occhiali sia da sfigati è stato cavalcato e portato avanti da Apple con tutti i suoi spot. Così come l’immagine che chi veste in giacca e cravatta sia poco “cool”.
    Il messaggio di Microsoft mi sembra invece molto ben diretto: un PC lo usi indipendentemente da chi sei e da cosa fai e certamente non come uno strumento per affermare che sei “cool”. Di certo un messaggio che attacca l’atteggiamento di chi crede che Apple sia uno stile di vita e finisce, di conseguenza, per uniformarsi agli standard di immagine sui quali Apple fa leva per guadagnare proseliti.

    PS: Eva Longoria non è l’unica celebrità presente negli spot. Se fossimo americani ci saremmo tutti accorti subito della presenza di Pharrel Williams che, in ambito musicale, è considerato un dio negli States, avendo prodotto album e collaborato con i più grandi artisti di fama mondiale (è presente nell’ultimo video di Madonna tanto per avere l’idea!). Ed è un messaggio forte diretto anche a chi sostiene che si possa fare musica solo con un Mac.

    Rispondi
  4. Mhm, non hanno capito la pubblicità della Apple. Il PC guy non è chi usa il PC, ma il PC stesso. Mentre il Mac guy è il computer della Apple. Davanti al PC ci può essere la persona più creativa del mondo (o una massa eterogenea di individui) ma useranno sempre un “PC guy”, computer e SO…

    Rispondi
  5. ma infatti il problema di windows non è il fatto di dire sono un pc….ma dire il nostro sistema operativo è così, così e così….il problema è che il loro sistema operativo è più semplice da usare nelle cose basilari (copia incolla e cose di questo tipo) e diventa inaccessibile hai più quando si deve cominciare a realizzare qualcosa di più funny…oppure di più professionale, o ancora si incasina come pochi quando cominci a parlare di registri e cose varie…questo a parer mio il vero problema di windows e microsoft….non è flessibile dal punto di vista dell’usabilità nello stesso modo di MacOSX…
    Anche perchè loro NON producono Hardware ma solo software…quindi a parer mio questi spot non c’entrano nulla!!!

    Rispondi
  6. Alessandro dice:

    Ahem… non sono molto d’accordo con questa analisi della pubblicità. Premettendo che scrivo da un Macbook e che mi occupo di comunicazione… Bisogna essere obiettivi. La nuova pubblicità è ben fatta, punta sulle facce famose e sulle facce comuni. Punta al dire: “dicendo che il PC è sfigato, stanno dicendo che siete sfigati. Ma voi non siete sfigati”
    È uno schema che funziona. Da impiegato nella comunicazione, pur operativo su Mac, non possiamo dire che sia una brutta campagna.

    Si, anche il sottoscritto si occupa di comunicazione, lavoro sotto Pc,Mac e Unix.Gli spot Get a Mac erano spassosi e ben pensati, proprio un esempio di “buona pubblicità”, questi ultimi cercano di difendersi, e non ci riescono molto male. L’ultimo è il migliore…

    Rispondi
  7. A me lo spot di microsoft è piaciuto molto… molto simpatico e fresco e decisamente meno “antipatico” di quello mac! Mi trovo in accordo con Alessandro ed anche tenma ha fatto una giusta osservazione! Per quanto riguarda ciuchino… hai ragione, l’architettura di windows è fatta di registri che dopo un tot di tempo di utilizzo si incasinano e per far funzionare bene un pc bisogna ripristinare il sistema almeno ogni 12 mesi (dipende dall’uso che se ne fa). Scrivo da un pc, quindi rischio di essere di parte ma appartengo a quella schiera di persone che avrebbe acquistato più che volentieri un mac ma non ha potuto per cause di forza maggiore, partendo dal fatto che molti programmi che utilizzo non esistono per mac! Voi direte… perchè non prendi un mac e ci metti su windows? Perchè dover spendere di più (perchè i mc costano di più) per fare le stesse cose che potrei altrimenti fare con un pc? Se metto windows sul mac mi perdo tutti i vantaggi del mac stesso, avrei solamente un nootebook molto più figo… o cool (che rende più l’idea)! Senza considerare che poi il mac è sicuramente out se sei un videogiocatore! Secondo me, e qua potrei dire una grossa cavolata, con un mc (inteso come utilizzo congiunto di hardware e software prodotti dalla mela) non poi fare tutto quello che si fa con un pc, ma nelle cose che fa è molto più friendly e performante!

    Rispondi

Lascia un commento