L’itagliàno di Apple, atto XLII

Era un po’ di tempo che non vi segnalavamo grossolani errori di traduzione nei software Apple, ma non perché non ne trovassimo. Li stavamo semplicemente accumulando, e ve ne proponiamo oggi ben 4, tutti molto carini.

 

 

 

iPhoto

Il primo appare in un messaggio di conferma dell’eliminazione di un’immagine dallo Streaming foto di iPhoto. Ed è quello che più di tutti mi fa pensare che l’addetto alla traduzione italiana o non ha voglia di lavorare, o lavora anche troppo. Magari deve tradurre 6.410.912 stringhe in mezza giornata, chissà. Fatto sta che ha dimenticato di cancellare le prime due lettere dalla stringa in inglese.

Safari – iCloud

Più difficile da decifrare il secondo. Sembra quasi che il rapporto aureo della nuvola di iCloud abbia indotto il traduttore in uno stato di confusione mistica, ma magari non è così: la versione originale recita:
iCloud automatically shows all the open tabs on your other devices.”. Evidentemente è stato spezzettato in due parti:

iCloud automatically shows all the” -> “iCloud mostra automaticamente tutte”
open tabs on your other devices.” -> “apri i pennelli su altri dispositivi”.

Il motivo di ciò, come al solito, non lo sa nessuno.

App Store su iOS 5.x

Più semplice e perdonabile, quest’errore si può ammirare andando a premere su “Utilizza il codice” in fondo alla pagina Primo Piano di App Store su iOS ed inserendo un codice scaduto. Una l di troppo. Non provate a pronunciare “all codice”, perché potreste farvi male agli incisivi centrali superiori.

Messaggi su OS X Mountain Lion

Questo è fantastico. Non capivo proprio cosa potesse fare quel tasto “Avanti…”, magari aprire una porta? Spostare quel messaggio più “avanti”? Spronare l’interlocutore a rispondere (“Su, avanti, rispondi!”)? Invece evidentemente è soltanto un’errata traduzione di forward, che significa sia avanti che inoltra. Non so se appare anche su Lion, prego i lettori di farmelo sapere.

Ricordiamo inoltre a tutti i lettori che sono graditissime le segnalazioni di errori, orrori, obbrobri e indecenze testuali su qualsiasi software Apple. A tal proposito, ringraziamo Mattia Borsoi che ci ha segnalato un paio dei suddetti.

 

4 commenti su “L’itagliàno di Apple, atto XLII”

  1. Divertenti ma comuni quando fatto fa agenzie che non sanno lavorare. Il primo errore è quasi certamente un errore di sovrascrittura. Possono essere determinati da stanchezza o mancato uso di software di localizzazione. Sicuramente non é stato effettuato uno spellcheck e il lavoro non è stato rivisto da in revisore. Il secondo sembra essere determinato da una errata segmentazione e stringhe da tradurre visualizzate nel software utilizzato per la localizzazione. In questo caso le stringhe visualizzate non seguono un ordine logico e spesso il committente non invia gli screenshot delle schermate. Il traduttore invia una query e l’agenzia non risponde. Il lavoro va consegnato e così il traduttore inserisce una best guess. Il terzo errore indica un mancato spellcheck, segno che il lavoro non é stato eseguito da un’agenzia seria. Il traduttore può anche essere superman ma se il flusso di processo é fallato il lavoro presenta difetti. L’ultimo errore “toc toc” può avere due spiegazioni. A) il traduttore ha ricevuto una memoria di traduzione in cui il termine era già tradotto in quel modo (e il committente non paga le parole tradotte in precedenza da altri traduttori, considerate come 100% match), per cui il traduttore non l’ha cambiata. Oppure B) il traduttore era sotto l’effetto di stupefacenti :-). Ma questi errori sono comuni nella localizzazione di software.

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