L’app è stata sviluppata da un team di giovani ingegneri biomedici in collaborazione con un otorinolaringoiatra dell’Ospedale Cardarelli di Napoli.
Abbiamo intervistato Antonio Curci, uno degli ingenegneri che ha curato lo sviluppo di Pocket-Audiometer e gli abbiamo fatto qualche domanda in più su questa interessante app medica tutta italiana.
The Apple Lounge: Antonio, come è nata l’idea di Pocket-Audiometer?
Antonio Curci: L’idea di Pocket-Audiometer è nata dalla voglia di rendere iPhone e iPad i i prossimi strumenti di analisi mediche in completa portabilità. Sono versatili, potenti e soprattuto facili da usare. Infatti Pocket-Audiometer è la prima delle tantissime app che rilasceremo per diagnosi medica in vari ambiti medici, sempre collaborando con specialisti illustri dei vari settori. E vedrai che alcune saranno a dir poco innovative.
TAL: Chi ha curato la parte “tecnica” e ha fisicamente sviluppato l’applicazione?
AC: Io l’ho materialmente sviluppata, avendo le competenze informatiche di programmazione. Sono un Ingegnere Biomedico e nella realizzazione sono stato coadiuvato dal mio amico, collega e socio, Ing. Raffaele De Biase, anch’egli biomedico, per quanto riguarda la parte dell’analisi dei requisiti e il debug con i miglioramenti da apportare. Il medico chirurgo otorinolaringoiatra ha prestato consulenza medico-scientifica per seguire linee guida mediche oltre che per progettarla al meglio per uso medico (chi meglio di un medico può capire l’esigenze di utilizzo dei medici?).
TAL: Ci spieghi in linea di massima come funziona?
AC: Si avvia l’app e si può scegliere quale tipo di test effettuare: via ossea o via aerea. Il test per “Via ossea” richiede un set di archetti specifici.
A questo punto si inizia il test scegliendo quale orecchio si voglia misurare. Si procede con la selezione delle frequenze fondamentali dell’udito e si cerca in maniera euristica la soglia di percezione del tono per ogni frequenza: questa soglia rappresenterà il punto del grafico per indicare il limite minimo di intensità in dB percepibile dal paziente.
Lo stesso procedimento lo si ripete per l’altro orecchio e infine si potrà visualizzare il grafico audiometrico, con la possibililtà di inserire una didascalia e quindi condividere o salvare su iPhone.
TAL: C’è un aspetto particolare dell’applicazione che ti preme sottolineare?
AC: Si, direi che il plus dell’app è dato dalla possibilità di utilizzare la tecnica del mascheramento. Può infatti capitare che un tono “sparato” ad un orecchio venga in realtà percepito da dall’altro orecchio falsando quindi il test.
Il mascheramento consiste nel mascherare l’orecchio che non si sta esaminando con un rumore bianco (volendo semplificare) di intensità scelta dall’esaminatore (normalmente la si imposta ad un valore in dB più alto).
Inoltre abbiamo impostato un limite (che si può eliminare per gravi sordità) di 80dB per rappresentare la soglia del dolore.
Abbiamo riportato e ottimizzato ogni funzione degli audiometri aggiungendo l’automaticità della creazione del grafico audiometrico (oltre il vantaggio di avere il grafico già in formato digitale).
TAL: Servono precauzioni particolari per poterla usare in “via aerea”, oppure strumenti particolari (come gli archetti per la modalità “via ossea”, ad esempio) o vanno bene le cuffie dell’iPhone?
AC: Forse ricorderai che durante qualche keynote si è visto qualche soluzione “medica” nelle slide, ma sempre soluzioni basate sull’utilizzo di apparecchi esterni: l’iPhone svolgeva principalmente il ruolo di “archiviazione ed elaborazione” mentre noi abbiamo pensato di usarlo anche per acquisire i dati senza mezzi aggiuntivi.
Pocket-Audiometer è nata per essere utilizzata con le cuffie in dotazione dell’iPhone. Tuttavia la si può collegare, previo acquisto di un adattatore jack da 6.5mm a 3.5mm, alle cuffie professionali ed agli archetti per via ossea in dotazione a chi ha acquistato qualsiasi audiometro.
Come consigliato nell’app bisognerebbe usare la cabina silente (presente in ogni studio di otorini) o comunque in assenza di eccessivo rumore di fondo, ma questo, gli specialisti lo sanno benissimo.
TAL: Quindi l’app deve essere utilizzata da un professionista oppure anche una persona comune può effettuare un test su se stesso,un familiare ecc…?
AC: L’app è rivolta quindi ad uso professionale: dai medici specialisti ai medici di base, passando per i medici del lavoro, fino ad audiologi,musicisti e tecnici del suono. Perciò l’interfaccia e le sue funzioni sono basate su questo target di utenza.
In ogni caso quanto scritto del funzionamento di P-A potresti trovarlo in un manuale di un apparecchio audiometrico. Abbiamo riportato e ottimizzato ogni funzione degli audiometri aggiungendo l’automaticità della creazione del grafico audiometrico (oltre il vantaggio di avere il grafico già in formato digitale).
L’app in sostanza può essere utilizzata da chiunque possieda i concetti base di audiometria che ho citato: anche un audiometro tradizionale non può essere dato in mano ad un utente senza queste nozioni pretendendo che sappia usarlo oltre a poter fare una diagnosi corretta.
TAL: L’applicazione può effettivamente sostituire un audiometro? Ed è per questo che il prezzo è alto rispetto alla media dell’App Store?
AC: Il medico otorinolaringoiatra con cui abbiamo collaborato utilizza la nostra app da prima che Apple l’approvasse ed ha più volte testato il proprio udito senza riscontrare apprezzabili differenze rispetto ai risultati ottenuti con gli audiometri in suo possesso. Quindi direi che la risposta può essere affermativa.
Questo perché, come abbiamo scritto anche nella descrizione dell’app, la taratura è frutto di una prova dell’udito di 163 soggetti, 88 normoudenti e 75 che invece hanno una perdita della capacità uditiva di varia entità.
Va detto poi che un audiometro tradizionale costa minimo 2000€ e l’app è rivolta a professionisti, per questo costa 29,99€. Inoltre se prendiamo le app mediche più importanti presenti sullo Store, possiamo dire che il prezzo è in linea.
TAL: Nel segnalarci l’applicazione specificavi che Apple ha dovuto inviare l’app alla FDA (Food and Drug Administration) per un’approvazione ulteriore. Ci spieghi meglio il motivo?
AC: Ho inviato l’app il 22 aprile e Apple l’ha approvata il 3 luglio: durante questo lasso di tempo ho scoperto che Apple era obbligata a ricevere prima l’FDA Approval.
Il processo di ulteriore controllo si è reso necessario perché la FDA ha emanato un documento (lo si può trovare sul sito ufficiale) in cui dichiara quali app sono di loro interesse per verifica e approvazione perchè rendono gli smartphone veri e propri dispositivi medici.
TAL: Come pensi che risponderanno i medici italiani a questa novità?
AC: Credo che l’app credo sia rivoluzionaria oltre che conveniente per qualsiasi medico. L’unico mio timore è che, come ogni nuova tecnologia, in un primo momento possa suscitare una risposta di diffidenza.
TAL: Grazie mille per la “chiacchierata”, Antonio.
AC: Grazie a The Apple Lounge per l’opportunità di parlare di Pocket-Audiometer.
Congratulazioni
Grazie mille allo sviluppatore
Ed al sito che segnalato l’app