Naturalmente, molte di queste presunte previsioni sono state pubblicate da giornali e riviste dall’indiscussa autorevolezza mentre in alcuni casi sono addirittura state pronunciate da persone vicine ad Apple.
Gaston Bastiaens, Vice Presidente a Cupertino dal 1992 al 1994, nel gennaio del ’96 dichiarò che che nel giro di due mesi Sony avrebbe rilevato la Apple. Nessuna sorpresa che un tipo del genere sia finito in galera per insider trading, come riportato dalla voce che lo riguarda su Wikipedia.
L’Economist, nel febbraio del ’95, non si lasciò sfuggire l’occasione di fare brutta figura dichiarando che Apple non avrebbe avuto scelta: vendere il settore Hardware o l’ intera compagnia.
Visti i recenti successi messi a segno dai ragazzi della mela viene da ridere a pensare che una delle più autorevoli pubblicazioni economiche del mondo consigliava di sbarazzarsi del settore che oggi garantisce ad Apple la stragrande maggioranza dei propri introiti nel settore computing.
Tuttavia bisogna ricordare che l’azienda in quel periodo navigava in acque parecchio agitate e non era difficile trovare chi peccasse di scarsa lungimiranza nelle proprie analisi. Anche Wired infatti dava per scontato che ormai Apple fosse fuori dalla partita per quanto riguardava il settore hardware.
Se Wired e The Economist possono addurre come scusa il particolare momento storico in cui pubblicarono le proprie erronee previsioni, non può fare altrettanto Matthew Lynn, giornalista di Bloomberg, che il 14 gennaio di quest’anno ha saggiamente dichiarato che “IPhone non è niente più che un giochino di lusso che attirerà solo i tecno-maniaci”. Che dire, Matt? Nulla di più azzeccato!