Markman lavorava come creative director al tempo per Image Stream (fondata da Chris Korody e dal fratello), una compagnia di Los Angeles. Image Stream era impegnata con Apple da cinque anni, producendo effetti audio e video per le conferenze di Cupertino. Image Stream era presente anche all’evento di presentazione pubblica del primo Macintosh.
È stato durante un incontro con Mike Murray, a capo del marketing per Apple, che è nata l’idea di fare un paragone tra il 1944 (e lo sbarco in Normandia) e il 1984 (orwelliano anno di liberazione dal monopolio IBM nel mondo dei PC). Glenn Lambert, assunto da Markman come autore da Image Stream, ebbe per primo l’idea di abbinare la fine della Seconda Guerra Mondiale con la fine dell’era IBM: “Ho chiamato Chris a Los Angeles per spiegargli cosa stavamo pensando. Film di guerra. Video di repertorio degli sbarchi del D-day. Chaplin come Adenoid Hynkel appeso al muro. Il team marketing di Apple in ruoli cammeo. E il pezzo forte: Steve come Franklin Delano Rossvelt. Disse che avrebbe cominciato subito a cercare un regista (o forse ne aveva già uno in mente).”
Markman spiega che Jobs aveva amato l’idea. E si era fatto conquistare grazie al ruolo di FDR: “Nell’universo binario di Steve Jobs, qualcosa poteva essere solo uno zero o un uno. Questo era un uno. Istantaneamente. Definitivamente”.
Il progetto era approvato. Lambert aveva trasformato l’idea in uno script di nove minuti, e il team era stato costretto a sacrificare l’immagine di Hynkel come Chaplin. Korody aveva trovato un giovane regista di nome Bud Chaetzle, che appena uscito da scuola aveva già messo in piedi il suo team di produzione. Schaetzle aveva anche un amico che pilotava aerei della seconda guerra mondiale: “Considerato l’equipaggiamento, i costumi e gli extra si è trattato di una produzione massiccia per una azienda”.
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