E’ probabile che sia per questo e per qualche altro elemento contenuto nel libro che i legali di Apple hanno chiesto al giudice Lucy Koh di non ammettere la bio di Jobs come prova nel processo contro Samsung che si terrà a luglio in California.
E’ solo una delle richieste alla Corte avanzate dagli avvocati di Cupertino. E anche quelli di Samsung, naturalmente, hanno le loro.
L’esclusione della biografia di Isaacson può sembrare stravagante ma è comprensibile da un punto di vista legale ed è controbilanciata da una richiesta analoga da parte dei legali Samsung, per i quali la giuria dovrebbe essere messa nella condizione di non udire nulla che provenga dalla fitta rete di “blog su Apple, o da articoli di giornalisti non esperti” e che riguardi l’attuale scontro fra Apple e Samsung. In effetti alcune delle immagini di confronto fra i dispositivi della serie Galaxy e gli iDevice potrebbero decisamente influenzare le decisioni dei giurati.
Apple ha chiesto inoltre la rimozione o l’oscuramento del logo Samsung nelle aule del tribunale californiano in cui si svolgerà l’udienza. A quanto pare molti dei dispositivi di registrazione audio e video utilizzati nel tribunale sono prodotti dall’azienda coreana e gli avvocati Apple vogliono evitare che l’individuazione del brand concorrente in un ambiente istituzionale possa influenzare la visione della giuria nei confronti di uno dei soggetti in causa.
Adesso spetta alla giudice Koh decidere sulla legittimità di queste richieste. Nel frattempo i CEO di Apple e Samsung si incontreranno (forzatamente) per una discussione preliminare finalizzata ad un accordo preventivo che potrebbe evitare il ricorso al processo. Le probabilità che un simile accordo si trovi, nonostante la “buona volontà” espressa da Cook durante l’ultima conference call per i risultati fiscali Apple, sono decisamente scarse.
Source: FOSS Patents