Il totale delle azioni vendute fa parte di un pacchetto di 120.000 che gli era stato offerto nel 2008 ed è diventato riscuotibile poco più di un mese fa. Un pacchetto che i doveri fiscali di Forstall avevano già contribuito a decurtare di 55,849 azioni.
Al momento il SVP detiene ancora il controllo di un piccolo pacchetto di circa tremila azioni, che ad oggi valgono circa 1,8 milioni.
Ma nessuna paura: Forstall non sta per abbandonare la nave, a meno che non voglia rinunciare al suo stipendio a 5 zeri e agli altri due giganteschi bonus azionari che potranno essere riscossi nel 2013, nel 2014 e nel 2016.
Si chiamano RSU, Restricted Stock Units, e sono azioni che possono essere liquidate solamente se allo scadere di un periodo predeterminato il soggetto che le possiede è ancora dipendente dell’azienda che gliele ha corrisposte.
Il altre parole le RSU sono uno dei metodi più comuni attraverso il quale grandi aziende come Apple si assicurano la fiducia dei dirigenti strategicamente più importanti.
Forstall ha ancora in sospeso un paio di questi pacchettoni ristretti. Uno da 100.000 unità che potrà “vestire”, come s’usa dire in gergo, solamente nel 2014. L’altro da 120.000 azioni che potrà essere invece riscosso in due parti: la prima metà nel 2013 e l’altra metà nel 2016. Se il titolo Apple raggiungerà i 1000$ nel giro di un anno, come prevedono già diversi analisti, ci sono buone probabilità che il buon Forstall si trovi fra le mani un tesoretto niente male, che a conti fatti potrebbe ammontare a circa un quarto di miliardo di dollari.
Come fa notare Philip Elmer-DeWitt su Fortune, 250 milioni di dollari non sarebbero certo una paga eccessiva per chi è responsabile del software dei due prodotti di punta, iPhone e iPad, che nel corso del trimestre fiscale da poco concluso hanno generato assieme un fatturato di 29 miliardi di dollari (sui 39 totali).
Anche Mickey Drexler, consigliere di amministrazione Apple di lunga data, ha liquidato buona parte del proprio portfolio azionario Apple venerdì scorso. Drexler ha venduto 40.000 stock options risalenti al 2003 (corrisposte al consigliere al valore di 9,16$ l’una) e al 2004 (14,205$ l’una), incassando circa 23,7 milioni al netto delle spese.
Povero Scotty, mi fa quasi pena :D