Intel ha lanciato sul mercato la terza generazione di processori Core, progettati e costruiti con tecnologia a 22 nanometri 3-D, che consente maggiore velocità e minori consumi di energia. Il primo “lotto” di processori Ivy Bridge in arrivo sul mercato è composto da 14 processori, vediamo nel dettaglio cosa questo potrebbe significare per Apple.
Nel dettaglio, i processori saranno:
- 1 Intel Core i7 Extreme Edition (Mobile)
- 8 Intel Core i7 (4 Mobile, 2 Desktop, 2 Desktop Low Power)
- 5 Intel Core i5 (3 Desktop, 2 Desktop Low Power)
Oltre ovviamente ai nuovi Chipset già disponibili dall’8 aprile. Per i nuovi Core i3 e Core i5 di fascia più bassa bisognerà invece attendere fin verso la fine della primavera, stando a quanto riferito da Intel.
Ma ciò che è più interessante per noi che scriviamo di Apple è quello che l’uscita di questi nuovi processori e relativi chipset potrebbe comportare per l’offerta di Cupertino, nello specifico per la gamma dei notebook, leggi MacBook Pro e MacBook Air.
A parte il fatto che la tecnologia a 22 nm consente migliori performance (ca. 20%) con minori consumi (sempre ca. 20%), la parte che ne trae maggior beneficio in termini di prestazioni è la sezione grafica incorporata all’interno del processore, nelle serie HD 2500 e HD 4000. La serie HD 4000 è abbastanza potente da gestire risoluzioni 4K e giochi affamati di grafica con un dettaglio accettabile.
Già questo per Apple potrebbe significare la possibilità di non utilizzare più due schede grafiche separate (una integrata e l’altra discreta) all’interno dei MacBook Pro di fascia medio-alta, anche se ci sarà sempre chi comunque desidera una maggior potenza dal proprio notebook a livello grafico. La possibilità di sfruttare una grafica integrata di questo livello, comunque, si sposerebbe bene con l’idea che Apple, secondo molti, starebbe accarezzando, vale a dire quella di un MacBook Pro più sottile e Air-like.
Se poi lo uniamo al fatto che i nuovi chipset Intel 7 Series (Panther Point) integrano sia USB 3.0 che Thunderbolt, la sensazione che Apple attendesse proprio questo per aggiornare i MacBook Pro si fa sempre più strada, anche se ovviamente nulla può mai essere certo quando si parla di ciò che accade a Cupertino.
Questi chipset però sono i primi di Intel a integrare nativamente USB 3.0 e viene a mancare così uno dei motivi che, si dice, hanno sempre indotto Apple a rimandarne l’adozione, e cioè la necessità di un controller di terze parti o di una piattaforma basata su AMD. Il tutto fornito insieme a Thunderbolt, interfaccia sulla quale Apple e Intel hanno puntato molto.
Si prospettano ovviamente anche possibilità molto interessanti per i futuri MacBook Air, quando verranno introdotti (verso giugno) processori ancora meno avidi di risorse energetiche e quindi adatti per l’adozione su questa tipologia di computer.
Interessanti, ma per il MBP devono tenerci una seconda scheda grafica…
io non so come si faccia a pagare 1700 euro per un dettaglio grafico “accettabile”…e accettabile l’avete scritto voi non io…
@ dadà:
Per “giochi affamati di grafica”.
Non ci sono molti notebook in grado di farlo, a prescindere dal prezzo.
Roba da “gamer”, insomma.
Poi si può leggere tranquillamente ciò che si vuole, con un po’ di fantasia.
Spero solo non facciano la boiata di mettere solo le schede intel hd integrate….e poi….ho come il terrore che il macbook pro viri sempre più verso la fascia che di pro ha veramente poco
Aspettiamo e vediamo, secondo me è presto per emettere giudizi….dita incrociate!!!:-)