C’è innanzitutto una dichiarazione di uno dei legali Apple in merito alla causa intentata dal Dipartimento di Giustizia sulla questione del “cartello” degli eBooks. Apple, ha fatto sapere l’avvocato in una prima udienza, cerca lo scontro in tribunale perché vuole che si decida nel merito.
Nel frattempo Samsung ha rincarato la dose e ha risposto all’ultima causa federale intentatale da Apple a febbraio con una controdenuncia in California che chiama in causa ben otto brevetti, nel tentativo di difendersi con un altro attacco.
Apple VS DOJ in tribunale
Tre dei cinque editori coinvolti nel caso antitrust istruito dal Dipartimento di Giustizia statunitense la scorsa settimana hanno subito accettato un patteggiamento.
Penguins, MacMillan e Apple hanno invece scelto di difendersi in tribunale da quella che ritengono essere un’accusa priva di fondamento.
Ieri, nell’aula della U.S. District Court di Manhattan, uno degli avvocati del collegio difensivo Apple ha espresso nuovamente tale intenzione:
“La nostra visione di base è che vorremmo che il caso venga deciso nel merito. Riteniamo che questo contro di noi sia un caso infondato e vogliamo validare tale convinzione”.
L’impalcatura difensiva di Apple si basa sul fatto che Apple ha solo fornito agli editori degli strumenti di distribuzione di un certo tipo e sulla natura monopolistica del mercato degli ebook, dominato dai prezzi che Amazon riesce ad imporre andando in perdita o accontentandosi di margini bassissimi.
Samsung VS Apple
Nei giorni scorsi si è parlato di un incontro fra i CEO di Apple e Samsung che avverrà nei prossimi 90 giorni, finalizzato alla ricerca di un accordo preliminare che eviti il ricorso al dibattimento in tribunale.
Avevamo specificato, in quell’occasione, che tale incontro è stato favorito dalla corte e non è necessariamente espressione di alcuna volontà conciliatoria.
A riconferma di tale impressione FossPatent segnala che Samsung ha di nuovo rincarato la dose e si è difesa attaccando Apple e accusando l’azienda della violazione di 8 brevetti statunitensi.
Due di essi sono dei “rischiosi” brevetti FRAND, vale a dire brevetti su tecnologie ritenute essenziali per la concorrenza nel settore. Come tali andrebbe utilizzati con molta attenzione in cause come queste, in particolar modo da Samsung che proprio per questo motivo è sotto ispezione da parte dell’Antitrust dell’Unione Europea.
La mega causa globale fra i due giganti si è dunque allargata ancora un po’ e non ci sono segnali di trattativa. Del resto stiamo parlando di uno scontro che tocca dieci paesi nel mondo che si gioca nel campo a più rapida crescita del momento. Trovare una via di mezzo che accontenti entrambi i litiganti in una simile situazione non è certo impresa facile.
Per chi volesse scorrere i dettagli, FOSSpatents elenca tutti gli 8 brevetti di cui Samsung contesta la violazione e relativi prodotti cui essi fanno riferimento.