TV Italia App Pro: occhio al pacco dai commenti positivi

Ogni tanto viene da chiedersi con quali passatempi alternativi passino parte delle proprie giornate lavorative i membri del team di revisione delle applicazioni di App Store. Un caso recente ed eclatante è quello di “Pokemon Yellow Special Pikachu Edition”, un gioco da 0,79€ che secondo la descrizione conterrebbe un’emulazione di Pokemon Giallo, popolare gioco per Game Boy del 1998. Peccato che l’app, che già così sarebbe in palese violazione dei diritti di Nintendo, non si apra neppure.
Ma non è l’unico caso. Tv Italia App Pro (iTunes Link) è un’applicazione che nei giorni scorsi ha scalato la classifica delle app a pagamento su App Store Italiano e nel momento in cui scrivo mantiene saldamente il terzo posto. L’icona dozzinale dovrebbe già far drizzare le antenne mentre la descrizione, che sembra uscita direttamente da una versione ubriaca di Google Translate, promette ben 50 canali italiani da poter guardare in diretta. Ho subodorato qualcosa di strano e seriamente incuriosito ho deciso di sacrificare gli 0,79€ chiesti dallo sviluppatore. Ora vi posso dire con totale cognizione di causa: non comprate questa immane ciofeca.

Il caso di Tv Italia App Pro è particolarmente curioso perché, a differenza della truffa Pokemon Giallo, l’applicazione vanta numerosi commenti positivi su App Store. Talmente tanti che sulla base di quasi 4000 valutazioni iTunes Store ha assegnato 4 stelle all’applicazione. C’era chiaramente qualcosa di strano: da una parte tutti gli indizi di un contropaccotto in atto, dall’altra giudizi troppo numerosi per essere fasulli e allo stesso tempo tutti troppo positivi.

La soluzione dell’arcano, ve lo dico subito, non depone a favore dell’intelligenza di chi ha assegnato quattro o cinque stelle all’applicazione. Eh già, perché molto probabilmente chi lo ha fatto ha dato credito a quanto lo sviluppatore ha scritto, con una lingua che con l’italiano ha poco a che fare, in una schermata accessibile dall’elenco canali. Siete pronti a ridere? Ecco a voi:

Mi raccomando, vota anche tu questa “applicazione bene su App Sotre”. In cambio avrai “più canali e applicazioni gratuite sviluppato da Enimafix”.
Ora, non credo che i cerberi di App Store abbiano bisogno di altre indicazioni per bollare questa applicazione come “non conforme” alle linee guida dell’App Store.
Personalmente non so se rimanere più basito dal fatto che questo abominio dello sviluppo per iOS abbia passato il controllo preliminare oppure dal fatto che una quantità così numerosa di nostri connazionali abbia bovinamente dato per buono quanto scritto nella schermata qui riportata e si siano fiondati a commentare positivamente su App Store. E il tutto ovviamente nonostante lo sviluppatore si fosse premurato di dire loro che “non si sentono obbligati“.

Se non vi ho ancora detto nulla sull’applicazione in sé è perché davvero non c’è niente da dire. L’app si apre con una lista di canali sparsi, senza alcuna categorizzazione (immagine sotto). Ci sono alcuni canali in italiano funzionanti (sono praticamente link diretti allo streaming Web di varie emittenti incapsulati nell’app) mescolati con canali di altri paesi, principalmente francesi e spagnoli, utili solo a chi vuole far pratica con le lingue straniere.

I 79 centesimi di TV Italia App Pro sono decisamente buttati via e possono essere spesi decisamente meglio (consiglio personale: Clear o League of Evil 2, per citare due lanci recenti).
Non posso chiudere senza prima indirizzarvi al sito-capolavoro del grandissimo Enimafix, nickname di Amine Jihari: link.
E qui c’è un secondo colpo di scena, perché secondo le poche informazioni che sono riuscito a mettere rapidamente assieme, Amine Jihari è uno sviluppatore spagnolo sedicenne.

Proviamo a ricapitolare: un’applicazione sviluppata a tirar via, che a quanto pare è uno dei primi progetti di un’intraprendente sviluppatore spagnolo 16enne con più talento per il codice che per il design delle interfacce e dei siti Web, che nasconde al suo interno un velato ricatto per ottenere voti positivi; ecco, un’applicazione del genere non solo ha passato il vaglio dell’App Store ma è pure al terzo posto nella classifica delle applicazioni più vendute in Italia.
Se questo non è un indizio che i Maya avevano ragione su quella faccenda del 2012, non so quale altro segno ci si debba attendere.