Ancora novità sul caso Proview contro Apple. I responsabili cinesi di Cupertino hanno parlato ufficialmente (finalmente), dichiarando che in passato l’azienda co-fondata da Steve Jobs ha acquistato i diritti del nome iPad da Proview inclusi quelli per il suolo cinese. A rincarar la dose c’è anche la pronuncia positiva nei confronti di Apple di un tribunale di Hong Kong che però ha dichiarato che la situazione è ancora pendente su suolo cinese.
Di canto suo Proview ribatte che Apple dovrà dimostrare di aver acquistato i diritti di uso delle quattro lettere anche sul territorio cinese. Al contrario, a Cupertino avranno a disposizione tre scelte. La prima, pagare circa 1,5 miliardi di dollari U.S.A. a Proview. La seconda, usare un nome diverso da iPad in Cina. La terza, la più estrema, raccogliere “armi e bagagli” e portare la produzione di iPad al di fuori del territorio cinese senza dimenticare anche l’impossibilità di vendere la tavoletta in Cina col nome con cui tutti la conoscono.
Intanto che nel Paese asiatico la questione iPad tiene banco, sono emersi due fatti. Il primo è la richiesta di Apple ad alcuni grandi rivenditori on line presenti in Cina, tra cui Amazon, di togliere dal proprio catalogo l’iPad. La motivazione ufficiale dovrebbe essere quella che i negozi on line invitati a ritirare la tavoletta dalla vendita non sono rivenditori ufficiali Apple. Non è da escludere, però, che Apple voglia iniziare a ridurre la disponibilità di iPad così da fomentare il malumore del popolo cinese che ormai ama i prodotti con la Mela mangiucchiata. In questo modo le autorità atte al giudizio della questione Proview-Apple avrebbero un motivo in più per giungere velocemente ad un giudizio. Giudizio in favore di Apple, ovviamente. Questo, però, è un parere personale di chi scrive.
Il secondo fatto emerso è riportato dal sito cinese Caixin.com e subito ribattuto da TheNextWeb.com. In quel della Cina, sono andati a scattare qualche foto nell’area dove Proview ha i suoi stabilimenti (immagine di apertura) scoprendo che l’azienda che sta cercando di mettere sotto scacco Apple è pressoché fallita.
Le immagini parlano da sole. Uffici lasciati in totale stato di abbandono senza più nessuno che ci lavora. Osservando la gallery realizzata dal sito cinese se ne possono vedere delle belle. Da una sorta di guardiano o operaio che dorme in locali abbandonati, a presunte componenti di monitor lasciate a marcire su un pavimento tutt’altro che pulito con accanto un documento che dovrebbe riassumere le caratteristiche del prodotto con logo Proview stampato.
Insomma, è chiaro che Proview sta affondando. O meglio è già affondata nella sostanza, ma i suoi vertici si reggono a galla con una scialuppa di nome iPad con la quale sperano di poter tornare a riva sani e salvi. Peccato che il mare in cui la scialuppa naviga si chiami Apple e quelle acque non siano facili da navigare. Staremo a vedere come la situazione si evolverà e, come sempre, ve ne daremo conto. Stay tuned!
Ovvio che Proview ci stia provando. La questione potrebbe essere più semplice di quel che si possa pensare, perchè?
Apple dichiara di aver acquistato da Proview i diritti di utilizzo del nome iPad in Cina, Proview dice che Apple li ha acquistati presso Proview a Taiwan e considera questo come uno stato autonomo, la Cina non ha mai riconosciuto l’indipendenza e l’autonomia a Taiwan che difatto risulta essere regione cinese… ergo:
la Cina, per darla vinta a Proview, dovrebbe prima riconoscere l’autonomia e l’indipendenza di Taiwan. Ovviamente retroattiva di dieci anni almeno. Diffiiiiiiicile :-)
@giuseppe
Scusa la mia scarsa conoscenza dei fatti a riguardo, ma non mi pare di aver letto nulla riguardo diritti di Taiwan. Il caso è stato dibattuto ad Hong Kong che è suolo pienamente cinese
@ Adam:
Infatti viene dibattutto tutto a Hong Kong perchè è lì che Apple ha citato Proview.
La Shenzhen Proview Technology è una sussidiaria della Proview international holdings, ditta di Hong Kong che produce schermi Lcd.
Apple insiste di detenere il nome iPad e ha accusato la Proview di non aver rispettato l’accordo che avevano trovato. La compagnia di Cupertino cita in merito una sentenza di un tribunale di Hong Kong dello scorso anno, secondo cui Proview e la sussidiaria di Taiwan erano controllate dallo stesso imprenditore taiwanese, Yang Long-san.
Il giudice aveva stabilito che le compagnie avevano agito insieme “con l’intenzione comune di nuocere ad Apple” e aveva garantito un ordine temporaneo che impediva alla Proview di trasferire i propri diritti al nome iPad in Cina.
La questione risulta ingarbugliata per questi motivi.
Al tempo, Apple (o meglio una società per conto di Apple) ha acquistato i diritti da Proview Taiwan per il suolo cinese.
Quindi, Proview Shenzhen rivendica ciò che Apple avrebbe acquistato da Proview Taiwan, invalidando quell’acquisto.