Questa mossa altro non è che l’inevitabile reazione di Samsung alla recente ingiunzione con cui il tribunale federale australiano, accogliendo la richiesta di Apple, ha bloccato le vendite del Samsung Galaxy Tab 10.1 nella terra dei canguri.
La battaglia dunque continua e non si sblocca, nonostante Apple abbia iniziato a portare a casa qualche “piccola” vittoria. Il blocco del tablet di Samsung in Australia, appunto, dopo le ingiunzioni concesse in Germania e Olanda, ma anche il “parere” favorevole ad Apple da parte del giudice Lucy Koh in merito alla causa madre da cui si sono poi ramificate tutte le altre azioni legali internazionali degli ultimi mesi.
Lo scontro tutt’ora in corso fra i due giganti è importantissimo per gli equilibri del settore smartphone. L’importanza del comparto iPhone per Apple è nota a tutti e anche Samsung ha dichiarato che nel corso dell’ultimo trimestre fiscale i profitti operativi derivanti dalla vendita degli smartphone hanno contato per il 50% del totale.
Il COO e Presidente di Samsung Lee Jae-yong ha passato il fine settimana a Cupertino ma non per parlare di affari. Era stato invitato alla cerimonia privata che si è tenuta a Palo Alto in onore di Steve Jobs. Ai giornalisti coreani, prima della partenza, ha dichiarato che avrebbe incontrato Tim Cook ma che non era stato programmato alcun incontro formale.
E’ la strana situazione di due giganti che collaborano su molti fronti (come nella produzione dei chip della seria Ax) e che allo stesso tempo si scontrano in altri settori dove entrambi rivestono un ruolo di primaria importanza.
Ma perche’ Samsung non blocca la produzione dei chip Apple? sarebbe tanto semplice no?
perché sennò non ci guadagna più!mentre se fa così prima fa produrre i chi, li vende e poi blocca le vendite!
eeeeh… mi sa proprio che sarà piuttosto il contrario…