Kill-Switch: Apple ti guarda, vestiti per bene

È incredibile come in Italia una notizia con argomento un telefono cellulare (iPhone 3G) possa occupare pagine di quotidiani eminenti (Corriere della Sera del 13-08-08), possa stare nella home page di  frequentatissimi siti di informazione (TgCom del 13-08-08, Corriere.it del 13-08-08) e essere una notizia data da un telegiornale nazionale (StudioAperto del 13-08-08). Vorremmo farvi notare la posizione della notizia apparsa ieri sul sito Tgcom.it che è stata ritenuta meno importante di una delle più grandi crisi internazionali degli ultimi anni, ma, più importante della notizia di una povera ragazza violentata a Bologna. Non è nostro compito parlare di attualità e quindi, dopo il salto, cercheremo di spiegarvi cosa sia il “Kill Switch” e come Steve Jobs passi le serate a leggere i nostri sms.

La notizia di questo fantomatico “Kill Switch” in un primo momento ci ha lasciati, sinceramente, basiti: il fatto che qualcuno possa avere l’opportunità di frugare nel nostro telefono, allo stesso modo in cui noi frughiamo in quello della nostra compagna se siamo “patologicamente” gelosi e abbiamo qualche “piccolo dubbio”, non ci è piaciuto. Proprio per nulla. Non perché crediamo che qualcuno ci spii, per carità, ma, proprio per il fatto che qualcuno (fosse anche il nostro amato “zio” Steve), volendo, possa mettere le mani sui nostri dati personali. Per una completa rassegna stampa italiana consigliamo di leggere qui.

Le cose però potrebbero stare così in un fantasioso, quanto inedito, romanzo di George Orwell su iPhone 3G: la realtà, infatti, è tutt’altra cosa. Chiariamo subito che, stando a quanto è possibile capire finora, nessuno è in grado di attingere ai dati personali presenti in iPhone 3G al di fuori del possessore o di chi, eventualmente, ci metta sopra direttamente le proprie “curiose” manacce.

Potremmo definire questo “kill switch” come una “leva” di emergenza che lo “Zio Steve” può tirare per “disabilitare“, dai vari devices touch, dei programmi potenzialmente dannosi per iPhone stesso o per la sicurezza dei dati personali in esso presenti. Come riportato dal Wall Street Journal Online, Steve Jobs ha ammesso pubblicamente l’esistenza di questa “leva” virtuale: incalzato dal cronista ha poi aggiunto che si augura di “non doverla mai utilizzare“, ma che sarebbe stato da irresponsabili non premunirsi di tale leva.

A mettere la pulce nell’orecchio dei giornalisti, che forse hanno fatto un po’ di confusione, è stato, ancora una volta, il buon “NerveGas“. Componente del Dev Team, Jonathan A. Zdziarski è autore di un libro sullo sviluppo indipendente di software per iPhone mentre un secondo volume di “indagine forense” su iPhone, che tempo fa lo ha portato a scoprire un problema di sicurezza, è in pubblicazione. Venerdì 8 Agosto 2008, NerveGas ha pubblicato sul suo blog la scoperta di “un sistema di sicurezza estrema” da parte di Apple alquanto ingegnoso:

La locationd cache, memorizzata in / var / root / Libreria / Caches / locationd /, comprende un elenco di applicazioni non autorizzate prelevato da un URL sul server di Apple durante il fix delle coordinate GPS. Viene scaricato solo un elenco, non è iPhone che va a riferire al server le Apps che abbiamo installato. Non so quando possa essere attivato questo meccanismo in futuro.

Ma il “Kill Switch” sembra non aver nulla a che fare con il processo scoperto da NerveGas. State tranquilli: il meccanismo sopra esposto “non fruga” nella vostra privacy e non vi è accesso remoto ai vostri dati personali. Come riportato da John Gruber di Daring Fireball, il fantomatico URL rimanda in realtà ad una blacklist di protezione per la Core Location, una API ultra-protetta che non tutte le applicazioni possono utilizzare. Lo si capisce anche dalla composizione dell’URL:

https://iphone-services.apple.com/clbl/unauthorizedApps

Non ci vuole la scienza per capire cosa significhi l’acronimo clbl. In ogni caso una fonte vicina ad Apple ha confermato a Gruber che l’abbreviazione sta per Core Location Blacklist. Se il “kill switch” esiste,  e parrebbe proprio di si, questa lista non ha praticamente nulla a che fare con esso. Al momento non è possibile sapere, nonostante quanto scritto da quasi tutti i giornali, in che cosa consista il “kill switch”. Ergo non c’è davvero margine per parlare di Apple Spiona e Apple Criminale. C’è spazio solo per le illazioni.

Ma allora NerveGas mente e copre i “misfatti” dello “Zio” Steve? No. Ricordiamoci sempre che Zdziarski fa parte del Dev Team ed è apertamente in lotta ideologica con Apple per quanto riguarda il contratto molto rigido che ogni sviluppatore è costretto a siglare per sviluppare Apps con SDK.Ha solo descritto qualcosa di diverso da ciò che hanno voluto travisare un po’ tutti i giornalisti.

Apple ha recentemente tolto da App Store due applicazioni, “NetShare” e “I Am Rich“, ma, non le ha disabilitate sugli iPhone di coloro che le hanno acquistate: con l’iPhone redazionale è sempre possibile navigare in internet tramite l’uso di iPhone e NetShare. Quindi immaginiamoci “Kill Switch” come il metodo estremo che Apple si riserva per disabilitare una applicazione che potrebbe fare danni su iPhone o addirittura violare la vostra privacy: un processo diverso da quello scoperto da Jonathan A. Zdziarski che a sua volta non è stato utilizzato per bloccare in remoto queste due “Apps”, che con il Core Location non hanno nulla a che fare.

Per concludere, e per evitare ulteriori domande e sfatare molte della panzane scritte dai giornali, riprendiamo ancora una volta le parole scritte da NerveGas:

Falso: iPhone spia il suo proprietario e segnala applicazioni illegali ad Apple.
Falso:”Kill Switch” è stata utilizzata per togliere dal commercio “NetShare” e “I Am Rich”.
Falso:”Kill Switch” può eliminare le Applicazioni di iPhone.
Falso: Apple scova la nostra posizione tramite il GPS.
Confermato?: IPhone, tramite “kill switch” può “disabilitare” qualsiasi applicazione Apple voglia.

Se invece volete fantasticare su “Kill Switch“, vi possiamo aiutare anche noi molto volentieri. Immaginiamoci uno Steve Jobs costretto a portare sempre con sé una valigetta, paragonabile a quella in cui il presidente degli USA conserva parte del meccanismo di azionamento della bomba atomica, contenente una piccola levetta rossa. Non può mai lasciarla incustodita perché qualcuno potrebbe, tramite questa levetta, leggervi le E-mail e spinto da compassione pagarvi la bolletta telefonica di TIM o Vodafone; oppure leggere addirittura i vostri sms per poi telefonare alla vostra compagna dicendo che avete un amante o, peggio, che rubate la Nutella dalla credenza. Il povero Steve è dimagrito perché passa notti insonni a captare tutte le vostre telefonate mentre legge i vostri sms e “backuppa” le vostre mail per leggerle nel “settimo giorno”; il mitico Woz, al contrario, mette su “sana pancetta” pur sapendo che l’amico Steve gli legge gli estratti conto che riceve per email…

Ci auguriamo che quest’ultimo “frivolo” paragrafo possa aiutare a farvi dimenticare le idee di cospirazione che sono state riportate in questi giorni: la situazione, al momento, è chiara e non dannosa per l’utente finale, nonostante qualche Platonica preoccupazione (chi controlla i controllori) sul fantomatico “kill switch” rimane.

P.S. Se doveste avvistare Steve Jobs mentre rovista in una strana valigetta, spegnete il vostro iPhone. Non si sa mai.

Il blog del “buon” Jonathan “NerveGas” Zdziarski lo trovate qui.

Se volete dell’ottimo allarmismo all’italiana, leggete l’ultimo paragrafo.

44 commenti su “Kill-Switch: Apple ti guarda, vestiti per bene”

  1. E basta difendere a tutti i costi Apple per favore! La prossima volta che sento un invasato Apple ad insultare Microsoft gli sfascio il mio MBP in faccia, giuro!

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  2. @Chiotas difendere Apple su cosa? Siamo i primi a dire che il Kill Switch è roba da scomodare l’EFF, ma il comportamento dei giornali italiani è ignobile, qui siamo a livelli da I-Doser…

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  3. Non credo si tratti di difendere Apple a priori, ma semplicemente d’affermare che molti media italiani sono poco seri e, come molti (eufemismo?..) politici italiani, hanno la tendenza ad utilizzare ogni informazione che gli capiti a tiro per fare scoop, travisare la realtà, ecc… naturalmente rimangono sempre i bravi giornalisti, ma personalmente ne vedo gran pochi.. opinione personale se volete. Chiuso OT
    Ciao

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  4. A volte mi domando se la gente legge gli articoli o posta a caso… Comunque dall’articolo del tgcom la vera notizia sta nel fatto che associazioni come l’adusbef e federconsumatori perdano tempo in queste assurdità senza informarsi leggendo magari post su internet o non so cosa e spendendo soldi e tempo per niente…

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  5. Il problema non è nella blacklist, ma nella intenzione stessa di blindare tutti i prodotti di Apple. La blacklist è solo la punta dell’iceberg di un sistema nel
    quale il Trusted Computing la fa da padrone! Secondo me il vero geek usa Linux
    e hardware open source, questi sono solo gadget sfiziosi da tecnomaniaci poco
    informati!

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  6. Leggo tutti i giorni il Tgcom, tranquillo!

    L’immagine tratta dal sito “Tgcom” è funzionale SOLO a quanto scritto nel primo paragrafo, ovvero di come un CELLULARE possa occupare una posizione di rilievo in un sito di informazione: avrei capito una posizione sempre in Hompage, per carità, ma, magari non così in rilievo (opinione personale da assiduo lettore, si intende). Infatti, per ora, non abbiamo parlato delle associazioni dei consumatori italiane.

    L’articolo è vero che, nell’introduzione, fa “le boccacce” alla stampa italiana (abbiamo anche riportato un interessante link dove vengono proprio mostrate le pagine), ma, lo fa proprio per voler sdrammatizzare questa confusione che si è creata in chi conosce davvero poco la situazione.

    L’articolo, dopo questa primissima parte che è solo di corredo, si addentra in questione “tecniche”: come sempre trattate in maniera che tutti possano fruire di queste informazioni.

    A presto!

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  7. Eh ragà, pure voi però…. ma sti poveri giornalisti devono pure campare, devono pure scrivere qualcosa sui giornali a ferragosto, oltre a dove passa le vacanze Briatore! Insomma, tengono famiglia pure loro!!!
    Buttiamola sul ridere che è meglio… a proposito di prime pagine, c’è stato anche di peggio: vi ricordo che qualche anno fa in pieno clima di terrore da influenza aviaria le prime pagine dei giornali italiani titolavano “Pappagallo trovato morto in Inghilterra”… ‘nnamo bene ;)

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  8. @ Alex….”gadget sfiziosi da tecnomaniaci poco informati”…questa penso te la potevi proprio risparmiare…:D

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  9. La vera schifezza sta nell’aver messo questa backdoor e non avere avvisato al momento dell’acquisto che era contenuta nel telefono. Non so come facciate ad essere sicuri che eventuali dati personali contenuti nel telefono non possano essere intercettati da Cupertino, ma se non lo fanno tramite questo mezzo hanno comunque la possibilità di controllarti tramite MobileMe e iTunes. Ma d’altronde in quest’era tecnologica chi non rinuncerebbe ad un po’ della propria intimità per un gadget come l’iPhone o il Blackberry 9500?

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  10. @Caballero.

    Non siamo sicuri di nulla, per il semplice fatto che al momento non si sa nulla. Non esiste alcuna backdoor, è questo il problema, e tutto quanto ipotizzato dai giornali è pura speculazione perché tutto ciò che è noto è che esste una blacklist per proteggere un API che non c’entra nulla con il fantomatico kill switch ;-)

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  11. Jobs ha confermato l’esistenza della lista e del suo funzionamento solo dopo che qualcuno lo ha chiesto espressamente.
    Che io sappia nessun giornalista gli ha chiesto se ci sono altri dispositivi di spionaggio nell’iphone, se funzionano e come.
    Quindi è logico pensare che ci sono e che apple non lo dirà finche non sarà scoperta. Come è successo fin’ora.
    .
    Non è preciso quindi dire che non ci sono spie nell’iphone, è meglio dire che non se ne conosce l’esistenza e che apple non ha smentito che ci siano.
    .
    Se per queste cose ci si deve affidare alla fiducia, non ci si può fidare di chi ammette solo dopo essere stato scoperto.

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  12. Però abbiamo il DevTeam che mette le mani nell’iPhone, che ci può dire e ci dice se ci sono spyware, non dichiarati o dichiarati in qualche contratto che “si preme Accetta senza leggere tanto sono le solite cose” (e se la blacklist fosse stata anche solo accennata in uno di questi contratti che nessuno legge la Apple avrebbe le spalle coperte).
    E comunque io a una azienda non do mai fiducia, perché lavorano (ovviamente) per se stesse e per il loro profitto, se tu dai fiducia a qualche azienda perché a tua memoria non ha mai fatto cose del genere sbagli, perché più semplicemente potrebbero non averla mai scoperta.

    Comunque l’iPhone stà diventando sempre più come la PSP, un dispositivo che viene comprato e subito modificato per sbloccarlo. Probabilmente fra un anno troveranno il modo di farci girare linux.

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  13. @frenky …e come definisci gente disposta a fare la coda a mezzanotte per
    comprare a scatola chiusa (è proprio il caso di dirlo ;-) ) un gadget che costa
    il doppio di uno smartphone, con meno funzioni (la registrazione video e il bluetooth azzoppato ad esempio) accettando un abbonamento biennale minimo di 919 Euro + chiamate + sms + tassa di concessione governativa? Ti rendi conto che per renderlo VERAMENTE funzionale i tecnomaniaci PIU’ INFORMATI devono sbloccarlo facendo la posta agli hacker russi??

    Ancora una volta le idee di Jobs sono interessanti ed innovative, ma la mania di infarcire tutto di TPM, DRM e luchetti vari rovina tutto , creando un mondo Apple a parte che oltretutto possono permettersi solo i più ricchi…

    E pensare che quel geniaccio di Jobs una volta era un vero hacker…
    Ora molto del suo successo dipende dalle sue indiscusse doti di affabulatore..

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  14. “per renderlo VERAMENTE funzionale i tecnomaniaci PIU’ INFORMATI devono sbloccarlo facendo la posta agli hacker russi”
    http://www.theapplelounge.com/hardware/iphone/sblocco-iphone-201-ecco-pwnage-202/
    Davvero?

    E comunque non sarà mai veramente funzionale perché manca il copiaincolla, una suite per l’ufficio, un programma per modificare le foto, una fotocamera adeguata, mms etc…
    In pratica un SO che non sia una versione “giocattolo” limitata ma una versione leggera di un SO vero.

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  15. @Matteo, non è esatto.

    http://www.iphoneitalia.com/microsoft-office-per-iphone-1188.html

    …Il software arriverà, magari pure un programma per videoregistrare, a me
    danno fastidio solo la chiusura del sistema e il fatto che sia destinato ad una nicchia. Col tanto impefetto Windows Mobile puoi fare da subito qualsiasi cosa, scegliere l’operatore che preferisci, usare 15.000 programmi senza che una blacklist ti rompa le scatole perchè non l’hai fatto tramite AppStore e non è una cosa bella…

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  16. @Alex, costa il doppio di uno smartphone? perché scusa, quando sono usciti i vari N95 , gli HTC, ecc..a me è parso che il prezzo fosse molto superiore a quello dell’iPhone..o no? Te lo posso garantire. Il problema sai qual’è? Che Apple fa notizia, Nokia, HTC ecc non la fanno. Io credo che sia più vergognoso comprare un N95 alla sua uscita, pagarlo 700€ ritrovarsi un symbian vomitevole, quasi fosse in versone beta, e per di più su un pezzo di plastica con la slide che scricchiola solo a guardarla. Ma ovviamente questo ha fatto notizia solo tra gli appassionati di cellulari magari, perchè l’N95 non è andato sui tg, giornali ecc…Se permetti comprando l’iPhone mi ritrovo un oggetto veramente funzionale per le funzione che offre, un telefono che è una piattaforma, su cui gira un software degno di questo nome. Se poi ci mischiamo a quelli che dicono “ma mancano gli MMS” “ma non fa video” blabla…Non credo che agli ingegneri Apple manchino le competenze per implementarli ;) l’iPhone è e resterà un oggetto per chi lo apprezza e, non da escludere, per i tanti fighetti che lo comprano solo per scena. Sono sicuro che con l’App store questo device si completerà nelle sue lacune (per lacune intendo un software di navigazione, un file manager per tenere i documenti a portata di mano ecc..(esiste già FileMagnet comunque)). Certo l’iPhone si sa, è blindato, difficilmente crackabile, se non impossibile, ma questo non c’entra niente sul fatto di offrire all’utente o utonto che dir si voglia un device che soddisfi le necessità di chi lo utilizza in maniera impeccabile. L’iPhone non è un device a 360° (anche se per ora non ne ho mai visti) ma quello che svolge è da primo in classifica rispetto agli altri.

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  17. Lo so che arriverà, ma una cosa è un programma che c’è e una cosa è un programma che arriverà (ma che di fatto non c’è). E vendere un dispositivo “che sarà funzionale quando usciranno i programmi” non mi pare corretto.
    Soprattutto un dispositivo con una così limitate gestione dei file: ho letto sui vari siti come caricare file ed aprirli su un iphone, e mi è sembrato di essere su linux 10 anni fa. Una interfaccia del genere può andare bene su un iPod da 150 euro, ma non su uno smartphone da 500.
    Mi “accontenterei” di una cosa così: http://i210.photobucket.com/albums/bb99/urielmatt/iRulez.jpg
    La tua interfaccia giocattolosa fuori e un tiger o un leopard leggero leggero con due schermi touch quando lo apri (sembra un nintendo DS).
    Il testo sarà piccolino, ma con un po’ di lavoro penso possano fare qualcosa di usabile.

    La blacklist è la solita storia sicurezza/libertà: quanto sarebbe bello se su windows ci fosse una blacklist che blocca l’esecuzione di dialer e trojan o “dezombizza” i pc in remoto?
    La Apple ha cercato di fare questo.
    Il problema è che potrebbe essere usato male, o “troppo bene” da chi vuole guadagnare in modo non legale.

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  18. @Matteo, forse non ricordi che la PIATTAFORMA Windows Mobile è uscita anni luce fa, La piattaforma iPhone solo da quando è apparso l’App store. Non credo che all’uscita di Win Mobile fossero già esistenti 15.000 applicazioni di tutti i tipi. E’ ovvio che comprando un telefono con Win Mobile sia già collaudato e per cui sono già state sviluppate migliaia di applicazioni…E l’App store sta facendo segnare numeri da record. Ogni giorno vengono rilasciate tantissime applicazioni quindi l’acquisto di un telefono come l’iPhone ha un potenziale enorme di crescita in quanto a funzionalità, e comunque chi acquista non è obbligato a prendere un prodotto come l’iPhone, può sempre andare sul collaudato non ti pare? Forse c’è anche chi acquista essendo consapevole che attorno a questo terminale ci sono tantissime software house pronte a rilasciare il loro software bello fresco per questa nuova piattaforma.

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  19. @frenky
    ..Sempre sui soldi vado a finire :-) .

    I nuovi Nokia non li conosco ma non avrei mai speso 700 Euro! Non do importanza alla marca, ma alla qualità costruttiva. Come proprietario di un Eten M600+ da 18 mesi posso garantirtela ;-)

    Ti rispondo con l’ennesima scheda presa dalla rete:

    Lo smarthphone Eten Glofiish M800 (400 Euro IVATO)
    MicroSD 8 giga + 30 Euro)

    • Operating System Windows Mobile® 6 Professional
    • Processor Samsung S3C2442 500 MHz Processor
    • Memory 256 MB Flash ROM, 64 MB SDRAM
    • Display 2.8″, 640 x 480 (VGA), 65,536 colors, TFT-LCD
    • Dimensions (LxWxH) 113.8 x 57.8 x 18.4 mm
    • Weight 178g
    • HSDPA / UMTS ( 2100 / 1900 / 850 MHz )
    • Quad-Bands GSM : 850 / 900 / 1800 / 1900 MHz
    • GPRS Class 10 / EDGE Class 10
    • Bluetooth® v2.0 class 2 + EDR,
    • WiFi IEEE802.11b/g Certificated
    • GPS
    – Embedded SiRF Star III chipset, vTMC function supported*,
    – SiRF Instant Fix ( Ephemeris

    SEI LIBERO! Lo puoi modificare come vuoi, usare OPERA MOBILE 9.5 VGA, rivoltarlo come le tue tasche (anche applicare il tema iPhone ;-) ), nessuno ti blocca, limita, esclude, impone nulla.

    PS: Qui (bontà loro) sembrano tolleranti (i commenti ci sono apposta per
    consentire un contraddittorio, o no?) Spero non mi bannino solo perchè non sono allineato… in caso contrario sei il benvenuto da me. Voglio che mi convinciate ad adottare APPLE su tutta la “filiera”.

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  20. @frenky Anni luce fa, ma è il concetto alla base delle due piattaforme che è diverso: la mancanza di un programma di gestione dei files, non dico accettabile ma anche solo passabile, sull’iPhone è indice della volontà di far entrare i file o copiarli o cancellarli solo tramite iTunes con un altro computer e non in locale.
    Sul Windows Mobile 3 del mio palmare io ho sempre installato Total Commander di default, ma il Gestione Risorse originale era comunque funzionante.
    Posso capire che sul MacBook Air non ci abbia il lettore dvd, ma che sull’iPhone non ci sia una porta per collegare una penna usb, anche con un riduttore magari (come sul mio palmare) per caricarci un PDF da leggere, per esempio, mi sembra assurdo.

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  21. Mah, effettivamente l’iPhone manca anche di un programma di montaggio video, poi anche di uno di hard disk recording e sicuramente di almeno quattro ingressi e uscite audio integrate…
    Come dire, citando Ruud Gullit, “se mia nonna aveva pisello allora era mio nonno…”…
    Scherzi a parte, se avessi bisogno di fare tutte queste cose in mobilità forse sarebbe meglio che mi comprassi un ultraportatile….
    Buon per voi che volete usare Word ed Excel su uno smartphone: quando avevo un palmare PocketPc, mandai al diavolo PocketExcel e PocketWord (non so manco se si chiamano ancora così) dopo due giorni… Buon per voi che volete scattare foto a 5 megapixel con l’obiettivo di un telefonino, che per quanto sia di buona qualità rimane sempre l’obiettivo di un telefonino… perchè poi le facciamo tutti stampare a grande formato, queste foto, mica ce le teniamo sul computer, sennò a che ci serve una risoluzione così alta!
    Sarà che ragiono troppo per compartimenti stagni ma questi discorsi proprio non li riesco a capire… è come se guardando una Ferrari (o una Smart, sennò si dice che sono di parte) dicessi “Beh, però cavolo, non ci posso caricare l’armadio che ho appena comprato all’IKEA…”
    L’iPhone ha tanti difetti probabilmente… ma nel mio uso da troglodita (telefono, agenda, iPod, un po’ di internet), funziona che è una bellezza, si sincronizza divinamente col Mac e una volta tanto non bestemmio in ostrogoto quando devo cercare un contatto sulla rubrica mentre sto facendo una telefonata. Chiamatemi scemo, ma a me basta e avanza…

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  22. @Matteo
    Stavolta concordo pienamente. E’ proprio la filosofia che sta alla base dell’ iPhone, studiata per “controllare” anche le vie d’accesso dell’utente meglio intenzionato che mi lascia perplesso. Tu guarda come anche la filosofia opposta funziona perfettamente nei NetPC (veramente aperti) tipo EeePC: Vuoi XP? ..no? Eccoti Xandros! non va bene neanche questo? pronta la distribuzione di Ubuntu compilata appositamente. Decidi tu, non Asus! E se vuoi quest’ultima ti aiuta pure, fornendoti i driver giusti… Nessuno penserebbe mai di bloccare alcune funzioni del disposiivo BlueTooth, come fa Apple ;-)

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  23. @Zio Flat
    Ecco come risolvere tutte le inavolature da pocket pc (sulle vecchie versioni di PPC, quelle nuove hanno imparato da Apple ;-) )
    Browser: Opera Mobile 9.5
    Tastiera virtuale: PCM Keyboard o mille altre varianti e skin von tasti più grandi
    di quelli di default
    Rubrica con scroll: iContact

    L’interfaccia utente di default dei vecchi PPC è scarsetta davvero, ma la puoi liberamente migliorare.

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  24. @ Alex – Microsmeta
    Scusa se mi permetto, ma, senza offesa, la tua è un po’ la scoperta dell’acqua calda. ;)
    L’ecosistema Apple è sempre stato un mondo chiuso (anzi prima lo era molto di più) e per quanto questo approccio porti a decisioni anche discutibili (come quella di bloccare il Bluetooth, per esempio, per quanto sia perfettamente coerente con l’impostazione del prodotto) è anche uno dei suoi punti di forza.
    Tu preferisci avere un sistema su cui istallare quello che vuoi? Io, per contro, dopo 15 anni di Windows, fatti di incompatibilità tra il componente X e quello XY, tra il driver Z e quello W, tra il programma A e quello B con il driver “vattelappesca”… o ancora di programmi fatti a cavolo dal primo pincopallino di passaggio che ti spargevano per l’hard disk carrettate di files salvo poi dimenticarsi di toglierli quando li disinstallavi e chi più ne ha più ne metta, mi sono rotto le scatole (o forse non ho semplicemente più tempo da dedicare a tali amenità)… e ho scelto un sistema proprietario in cui chi ha scritto il sistema operativo ha più che una vaga idea dell’hardware su cui girerà. In cui, se anche qualcosa non funziona, ho un unico interlocutore, non tre o quattro che si rimpallano le colpe (è colpa del sistema operativo, no dell’hardware, no della scheda madre ecc…). Voglio una cosa che l’accendi e BAM! funziona come Dio comanda… Non che nel mondo Apple siano tutte rose e fiori, eh… ma almeno, come dicevo, alle brutte sai da chi devi andare a piangere…
    Questione di gusti (e di aspettative). Sta tutto nello scegliere il prodotto adatto alle proprie esigenze, che ovviamente, sono diverse per ciascuno di noi e nel non pretendere che quella che per me è una mancanza fondamentale lo sia necessariamente per tutti.
    Se ti interessa, Leander Kahney ha scritto un’analisi molto sensata (anche se un po’ di parte) sull’argomento di Jobs come “control freak” nell’ultimo capitolo di “Inside Steve’s Brain”… il libro è un incensazione a volte anche un po’ patetica del Jobso, ma quanto meno in quel caso coglie esattamente il punto…

    Rispondi
  25. @Zio Flat
    Hai ragione, le aspettattive in effetti possono essere diverse fra chi vuole solo
    usare un sistema semplice ed affidabile , ed uno sviluppatore come posso essere io che non si spaventa di fronte a difficoltà di configurazioni ed utilizzo. (anzi si diverte a sperimentare tutto anche facendo grandi casini… ;-)) , senza accettare mai un default.

    Sigh, la “nicchia” sono io… non posso illudermi di ragionare come la maggior parte degli utenti! E’ inutile insistere, non è il “mio” sistema ideale… ;-)

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  26. @ Alex
    Non è questione di sistema “ideale”, secondo me… nel senso che non ne esiste uno “ideale” in assoluto… può esserci uno che funziona meglio e uno peggio, ma il tuo sistema aperto di fatto è quello ideale per te, come invece uno “chiuso” può esserlo per un altra persona…
    Tranne il primo PC che ho avuto ormai ben più di qualche annetto fa (e il mio attuale iMac), i restanti me li sono sempre assemblati da solo, come la maggior parte delle persone un minimo appassionate di informatica… e anche a me piaceva trafficarci e sperimentare.
    Adesso semplicemente non ho più tempo nè la voglia di farlo e perciò mi “accontento” di un sistema più “chiuso” ma più affidabile… come si dice, beata l’ignoranza che se sta bene de core e de panza….

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  27. Forse voi non avete bene presente il concetto di software libero…se considerate win mobile come tale…è ovvio che lo rivoltate come le vostre tasche…un click sul mulo e tutto già pronto…vero ? ;) voilà abbiamo il programma per il navigatore suite office ecc…io non mi voglio dilungare tanto chi ha la propria opinione non la cambierà mai ed è inutile fare le solite diatribe su win-mac…io non sono un fanatico di nessuno, ma di fronte a ciò che mi propongono, l’iPhone mi mette nelle mani un dispositivo che, potete dire ciò che volete, è un piacere usarlo fin dall’accensione…e chi lo possiede sa di cosa parlo…chi non lo posside mi dispiace dirlo va solo per sentito dire…perchè io da quando l’ho provato, tornare a win mobile e a symbian mi pare un incubo…e poi se vogliamo dirla tutta…da quando è uscito l’iPhone non sappiamo come mai ma si sono orientati tutti sul touch con le dita…chissà come mai… :D creando device che non si avvicinano lontanamente all’iPhone…

    Rispondi
  28. @Frenky
    ..Non centra il mulo :-D Io intendo per libero la LIBERTA’ di poter installare, modificare, patchare, SCRIVERTI DA SOLO su piattaforma linux/windows qualsiasi cosa, senza che il sistema cerchi in tutti i modi di impedirtelo o per farti sentire un piccolo creativo pure tu ti metta a disposizione strumenti facili facili come Cocoa Touch (anche loro molto limitanti ;-) ), fino ad annunciare di poter (non sia mai dice zio Steve ;-) ) revocarti le chiavi RSA della CPU o invalidare la garanzia se pero non ti comporti bene… So benissimo che questo non c’entra nulla il software libero e con la sua stupenda filosofia che ha fatto di Ubuntu Linux il mito che è…E per gli stessi motivi fuggo da Vista. Zio Flat mi ha aiutato a capire che nonostante tutti i reali meriti di Apple, questa semplicemente non è la piattaforma che fa per me…

    PS: Grazie anche a te per aver contribuito a chiarirmi le idee ;-)

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  29. @Alex
    E’ un piacere, siamo qui per scambiarci opinioni…è ovvio che ognuno usa quello che è più adatto o ritiene più adatto alle proprie esigenze…Quello che di Apple in generale mi piace, e lo dico perchè uso tranquillamente anche pc, insomma mi piace tutta l’informatica in generale…non mi fisso ne faccio il fan di un’azienda, ci mancherebbe.., è che Apple fa qulacosa di innovativo, sempre, dal telefono, al sistema operativo, in generale muove le acque…c’è poco da fare quando Steve sta per presentare qualcosa si crea un’atmosfera attorno ineguagliabile…ma questo perchè? perché sappiamo che ha davvero qualcosa di innovativo, “pensato” e costruito a regola d’arte…poi che dire c’è chi lo ama e chi lo odia…migliaia di opinioni si scambiano, ma aziende che si fanno concorrenza vanno a vantaggio del solo utente finale, NOI, che andremo a scegliere quello che ci piace, appassiona, o semplicemente è adatto alle nostre esigenze…senza le solite battaglie Apple è meglio di Microsoft, Microsoft è meglio di Apple…non siamo certo qui per fare campagne di marketing agli utenti :D

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  30. …Qui mi trovi perfettamente d’accordo. E non è che abbandono Apple (il Mac Mini oramai c’è) e il feed di questo blog sta sul mio feed reader ;-) ) ma se prima pensavo di spostare il baricentro dei miei interessi verso la mela, almeno per ora continuo a tenere i piedi… in tre staffe :-D

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  31. Ma certo…chi è appassionato di informatica deve testare e provare un pò tutto (nel limite delle possibilità ovviamente) quello che questo mondo offre…fatto questo uno poi può tendere a preferire l’uno rispetto all’altra…ed io tendo ad Apple.. :D..

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  32. Pingback: Best Of Week #1 | Stefano Ubbiali
  33. @ Frenky, Zio Flat, Michele Baratelli, Camillo Miller e agli altri che ho coinvolto nella discussione…;-)

    Oggi sulla stampa leggo 2 articoli feroci sul mondo Apple. Poichè da questo post sono scaturiti molti commenti e il tema merita di essere approfondito, bandendo i soliti campanilismi, mi permetto di segnalarvi qualche altro elemento di riflessione: Linux, Windows o Mac

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  34. I like the valuable info you provide in your articles. I will bookmark your blog and check again here frequently. I am quite sure I’ll learn lots of new stuff right here! Best of luck for the next!

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