Verso la fine della scorsa settimana Apple ha aggiornato alcune delle sezioni dedicate alla stampa e agli investitori sul suo sito americano. Fra di esse anche quella dedicata ai profili degli executive di massimo rango dell’azienda. La pagina delle bios, che ora si chiama “Apple Leadership”, ha subito un restyling che l’ha uniformata al resto della grafica del sito. Quello che ha attirato la mia attenzione e mi ha spinto a parlarvi qui di una “notizia” che in fondo ci potevamo limitare a twittare, è il nuovo set di foto dei dirigenti: al posto delle immagini vecchie e un po’ troppo scure adesso compaiono ritratti solari, luminosi e… plastificati. Date un’occhiata alle fotografie e ditemi se non è vero.
Prendete la foto di Tim Cook: sorriso tirato, occhi alla Clint Eastwood, camicia che sembra tessuta in un materiale a metà fra il cotone e il plexiglass, capelli degni del migliore omino Playmobil. Jony Ive: sguardo fisso a intimorire l’interlocutore, nessun accenno di sorriso e magliettina della Gstar (che fa indubbiamente figo). Anche su di lui un invisibile velo plastico che lo rende scintillante come un iPad appena tirato fuori dalla scatola.
E poi c’è la foto di Steve Jobs. Il ritratto è più recente ma risale comunque a qualche anno fa. E’ una foto che tutti avreste già visto sicuramente in giro per il Web, ma non in questa versione totalmente ritoccata. Il bordo delle lenti degli occhiali spicca sulla pelle sapientemente levigata con l’apposito strumento di Photoshop, la mano, ben tornita, si appoggia chiusa su una barba che sembra disegnata pelo dopo pelo, da tanto che è precisa. Lo stesso vale per i capelli. Mi è servito qualche secondo di attenta osservazione per capire che cosa distingue questo ritratto dalla foto che avevo già visto: il colore. La versione più conosciuta di quest’immagine è in bianco e nero. Mi viene il dubbio che fosse in bianco e nero anche l’originale in possesso di Apple e, posso sbagliarmi, ma ho l’impressione che l’immagine pubblicata nel nuovo profilo di Steve sia una colorazione digitale di quello scatto.
Anche i ritratti di tutti gli altri big hanno ricevuto analogo trattamento, ma l’apoteosi del ritocco la raggiunge la foto del quasi ex Vice Presidente Senior Ron Johnson, che presto lascerà l’incarico per diventare C.E.O. della catena di grandi magazzini J.C. Penney. L’ombra dei capelli sulla fronte, l’ombra sulla tempia destra e quella della maglietta della salute sul collo, la levigatezza della pelle delle guance e del naso, il sorriso splendente degno della migliore telenovela: tutti particolari che gridano in coro “Pho-to-shop! Pho-to-shop”.
Il magico mondo dei ritratti aziendali riserva sempre delle gradite sorprese agli amanti dei cosiddetti Photoshop Disasters. Nel caso specifico, però, le foto dei dirigenti non sono brutte o non contengono errori palesi ma sono, come dire… finte. E’ come se alle immagini dei dirigenti fosse toccato lo stesso trattamento grafico cui vengono sottoposte solitamente le immagini dei prodotti (il riflesso studiato, il contrasto perfetto, l’onnipresente brillantezza…). E’ forse un’estetica voluta e studiata a tavolino, del tipo eccovi la nostra splendente e brillante leadership, la nostra argenteria, abbiamo appena finito di lucidarla per voi? O magari è soltanto colpa dei grafici di Apple che hanno esagerato e si sono fatti prendere la mano dall’effetto “glossy-ficante”?
da notare come non sia presente il senior vice president of Mac software Engineering
Credo sia solo un fatto tecnico. Al momento, dopo che se n’è andato Serlet quel titolo lo riveste Craig Federighi, che però è ancora un Vice President, non un Senior Vice President (che sono gli unici a finire in questa pagina).
Non è una questione di importanza. Se fai caso mancano anche due persone chiave come Greg Joswiak e soprattutto Eddy Cue, che invece ha un ruolo molto importante per tutto l’ambito Internet Services, per il semplice fatto che non sono ancora stati promossi a SVP. Quando e se lo saranno compariranno qui ;)
Mah! Stavolta Camillo mi sembri un po’ esagerato. Le immagini sono palesemente ritoccate dal momento che i tipi appaiono in maniera evidentemente smagliante. Sul discorso pelle non mi sembra che abbiano calcato parecchio, dal momento che una buona quantità di rughe e pori sono rimasti.
Su Johnson non vedo tutto questo spavento di ritocco e le ombre mi sembrano piuttosto realistiche.
Per Jobs… beh, se l’originale è b/n, vorrei stringere la mano al grafico perché ha un incarnato piuttosto realistico. Per il resto invece gli darei un cazzotto per i scontorni, davvero approssimativi.
Sfido comunque chiunque a dire che un’azienda come Apple possa NON avere dei profili ritoccati per i suoi dirigenti. Non sarebbe una cosa degna, anzi squalificherebbe.
No no, infatti il mio non era un giudizio sulla qualità delle foto, che sono perfette (forse fin troppo! :) ) e nemmeno sul lavoro dei grafici, che sono palesemente dei mostri di bravura, basta vedere come gestiscono le immagini prodotto… le migliori su piazza. Era solo una riflessione sull’estetica che Apple ha deciso di applicare ai suoi ritratti aziendali, non una vera critica se non nel senso buono del termine. ;)
Ma non c’è un consiglio di redazione che stabilisce cosa pubblicare e cosa no?
@ INXS:
Tipo per bloccare commenti supponenti come il tuo?
Ma ti rendi conto che hai scritto?
“L’ombra dei capelli sulla fronte, l’ombra sulla tempia destra e quella della maglietta della salute sul collo, la levigatezza della pelle delle guance e del naso, il sorriso splendente degno della migliore telenovela: tutti particolari che gridano in coro “Pho-to-shop! Pho-to-shop”.
@ INXS:
E tu ti rendi conto di che commenti stai facendo?
Il livello del di questo blog sta letteralmente precipitando….
@ canaja:
Ti sei scordato una parte:
“Il livello [di alcuni commentatori] di questo blog sta letteralmente precipitando”.
Stupenda la tempia “liquida” sinistra di Jobs