La performance, condotta da una quarantina di iPhone-suonatori, era un flash mob organizzato in occasione di Make Music New York, festival musicale che si svolge da 5 anni a questa parte il 21 giugno (giorno più lungo dell’anno) e prevede concerti, audizioni pubbliche e performance (come questa) un po’ in tutto il territorio dei 5 boroughs.
I partecipanti all’evento erano tutti dotati di un iPhone, ma non di libero arbitrio musicale. Tutto ciò che era richiesto loro, infatti, era di avviare una speciale applicazione chiamata GROUP, programmata ad arte per emettere in sincrono, alle 12:45 di martedì, i toni della “sinfonia”.
L’artefice dell’opera collettiva si chiama Aaron Siegel e sostiene che l’intrinseca musicalità degli smartphone sia ancora troppo sottovalutata nella produzione di musica contemporanea. Siegel, compositore di musica ambient, è anche un convinto sostenitore del “coinvolgimento musicale” dei non addetti ai lavori e già in altre occasioni ha svolto performance musicali che prevedono la partecipazione di non-musicisti.
Il risultato dell’incontro era una composizione atonale che nessuno dei partecipanti conosceva in anticipo ma che è stata scoperta da tutti sul momento. Nessuno dei “performer” sapeva quale sarebbe stato il risultato dell’applicazione GROUP che avevano scaricato sul proprio iPhone. Le uniche informazioni sicure erano il luogo e l’orario dell’incontro.
L’esperimento di Siegel può dirsi dunque riuscito, anche se non è dato sapere se qualche newyorchese in doppio petto si sia chiesto incuriosito cosa fosse quello strano ronzio sintetico che veniva dall’altra parte della strada prima di tirare dritto lungo Broad Street.