Il simulatore di iOS è uno dei tool dell’iOS Development Kit che gli sviluppatori hanno a disposizione per testare su Mac le proprie applicazioni per iPhone, iPod touch e iPad. Il simulatore non è pensato per essere utilizzato con le dita per il semplice fatto che nessun Mac ha a disposizione uno schermo sensibile al tatto. Ma cosa succede quando al computer su cui gira il simulatore viene collegato un monitor touchscreen correttamente interfacciato con i driver di Touch-Base? Quello che potete vedere nel video: un’iPad sovradimensionato, tanto spettacolare quanto anti-ergonomico.
Un iPad gigante è certamente un piacevole tripudio di geekness ma a fini pratici non può sostituire il testing diretto sul dispositivo cui l’app è destinata. Al video va però il merito di provare una volta per tutte che un iMac touch (o per estensione un MacBook touch) non sarebbe un campione di usabilità. Basta dare un’occhiata al braccio dell’autore del video: la posizione di swipe con l’arto teso suggerisce un’autonomia di qualche minuto prima che la spalla cominci a bruciare. Dopo mezz’ora è probabile che subentri la contrattura del deltoide. In letteratura sono infine riportati casi di svitamento dell’arto superiore, tipo manichino, dopo un’ora di utilizzo.
Fanta-anatomia a parte, 9to5 Mac ci ricorda con precisione quanto sopra lo ha detto Steve Jobs, con altre parole, durante la presentazione del nuovo MacBook Air in occasione dell’evento Back to The Mac dello scorso autunno: “Abbiamo fatto un sacco di test di usabilità su [display touch sui Mac] e stando ai risultati non funzionano. Le superfici touch non possono essere verticali. Funzionano alla grande per una demo, ma dopo poco inizi a sentire l’affaticamento e dopo un lungo periodo di utilizzo sembra che le tue braccia debbano staccarsi”.
Per chi fosse interessato: lo schermo del video è un DELL ST2220T.