L’anno scorso, più o meno di questi tempi, Apple superava Microsoft per capitalizzazione di mercato. Nulla di davvero importante, aveva detto Jobs alla conferenza D8 pochi giorni dopo, minimizzando la portata di un sorpasso in una metrica che ha un valore relativo rispetto alla reale produttività e al fatturato di un’azienda. Di fatto, però, Apple ha poi superato Microsoft anche nei profitti, lo scorso trimestre.
Ora c’è un altro “divertente” confronto che si può fare comparando il market cap di Apple con quello di Microsoft e di altri due concorrenti di Cupertino. E’ espresso nel titolo: Apple ad oggi vale all’incirca quanto HP e Dell sommate a Microsoft – milione più milione meno. La capitalizzazione di mercato continua ad essere il solito indicatore “balordo” ma il solco che tracciano queste equazioni un po’ all’acqua di rose è significativo nel mostrare quale sia la tendenza di ciascuno degli addendi coinvolti.
HP, Microsoft e Dell hanno tutte risentito in un modo o nell’altro della pessima annata per le vendite di PC, funestate da una decrescita del 1%. La stessa annata durante la quale le vendite dei Mac sono salite di più del 25%. Ripetiamolo ancora: la capitalizzazione di mercato significherà pure poco in termini reali e non finanziari, ma forse proprio da buttare non è. Quello di questi giorni è un altro capitolo del libro sulla rivincita di un’azienda che in 14 anni si è risollevata dalla polvere e ha fatto un solo boccone di tre dei più grandi competitor sul mercato.
La capitalizzazione di mercato di Apple, per altro, è frenata dalla mancata crescita del prezzo delle AAPL, ferme attorno alla boa dei 330$ ormai da molti, troppi mesi. Il rapporto fra il fatturato e il prezzo delle azioni di Apple è clamorosamente basso, se confrontato con quello di altre realtà come Amazon e Netflix. Uno stato che Jeff Fosberg, utente dell’Apple Finance Board di Mac Observer ha paragonato a quello di una molla carica, pronta a scattare verso il prezzo obbiettivo di 450$ stabilito dal consensus degli analisti delle firm più importanti. Ma quale evento che sarà capace di liberare trasformare l’energia potenziale in un balzo reale delle quotazioni?
bell’articolo Camillo, come sempre =)
credo che la gente normale (e magari un po’ ignorante, della quale spesso fanno parte i grandi azionisti), aspetta come sempre qualcosa di tangibile e di più quantificabile rispetto ad un SW, quindi sicuramente ci sarà un nuovo incremento con la comparsa di nuovi prodotti HW, presumibilmente a fine estate…