Continuano ad emergere notizie riguardo le nuove funzionalità che Apple metterà a disposizione (o, in questo caso, che verranno meno) degli utenti con il suo prossimo sistema operativo, Mac OS X Lion.
Per quanto riguarda l’assistente migrazione, che aiuta gli utenti a trasferire dati da un altro Mac o da un backup (ad esempio Time Machine), da Mac OS X 10.7 sarà possibile scegliere come sorgente dei propri dati anche un PC. Come potete vedere dall’immagine di apertura, infatti, chi possiede un Personal Computer potrà usarlo per trasferire i dati sul Mac attraverso la rete locale.
L’operazione di migrazione attraverso la rete era già possibile tra due Mac, da quando è stato tolta la porta FireWire su alcuni modelli, insieme alla possibilità di trasferire i dati via cavo utilizzando il “target mode” (che, in pratica, trasforma il Mac sorgente in un hard disk dal quale prelevare i dati di interesse).
Come è lecito aspettarsi, per effettuare una migrazione da PC è necessario eseguire (sul PC, appunto) un client realizzato da Apple stessa, MigrationAssistantSetup.exe, che si può scaricare gratuitamente sul sito per gli sviluppatori e che permette di coordinare il trasferimento dei dati da un PC al proprio Mac. Questa possibilità renderà sicuramente meno drastico il passaggio da Windows a Mac OS X, soprattutto per coloro che vivono la prima esperienza con il sistema operativo dell’azienda di Cupertino.
Dall’analisi della beta di Lion, inoltre, è emerso che Rosetta (l’emulatore per PowerPC) non è più supportato dal sistema operativo. Ciò significa che non sarà più possibile eseguire sui Mac con processore Intel programmi scritti per PowerPC. Già da Snow Leopard, l’installazione di Rosetta non viene effettuata di default ma solo su iniziativa dell’utente. Con Lion, il supporto sembra essere sparito del tutto.
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Beh, era comunque prevedibile che, prima o poi, nelle prossime release di OS X avrebbero rimosso il supporto per la piattaforma PowerPC.