Come ogni anno, l’Istat , pubblica il paniere per il calcolo dell’inflazione; in pratica viene definito un insieme di beni (il paniere, appunto) che rappresenta i consumi finali delle famiglie. Da quello si parte per il calcolo del tasso di inflazione, ovvero il tasso di crescita dei prezzi dei beni.
Quest’anno, nel paniere Istat (chissà se possiamo scriverlo “iStat”, tra poco capirete il perché) rientrano diversi prodotti che per la prima volta vengono calcolati dall’Istituto; tra il salmone affumicato e il fast food etnico, l’Istat ha preso in considerazione anche il mondo dei “tablet pc” (che soppianta il noleggio dei DVD).
Un’analisi che rispecchia i consumi delle famiglie e come questi si adattino alla nuova era di gadget elettronici.
Ma mentre l’Istat si limita a citare il nuovo settore dei tablet nelle proprie analisi, il sito dell’ANSA (seguita a ruota da Repubblica) vogliono dimostrare tutta la loro preparazione in merito, suggerendo che il più noto dei tablet pc è il clone cinese dell’iPad, ovvero l’I-pad.
Nulla di trascendentale, lo sappiamo; ma fa sempre sorridere quando si compiono errori così macroscopici nei confronti di un prodotto talmente noto come l’iPad.
si,così in virtù del fatto che il prezzo dell’ipad è fisso e immutabile ci diranno che l’inflazione sta a zero…metteteci invece le cose che aumentano davvero e che influenzano il costo della vita,la benzina sta a un euro e mezzo e più e questi mi ficcano l’ipad nel paniere??? ma andate a c….re
La deficienza assoluta !!!!!!!
Mettono beni dell’elettronica perchè nelle peggiori delle ipotesi non mutano i prezzi e per lo più si abbassano…….. mandiamo a casa questi cialtroni….
si infatti, dovrebbero entrarci beni di consumo….spererei che se mi prendo
un i-pad o ipad che sia, di non buttarlo nel cesso dopo un anno come farei con una canotta!
Allucinante!!!!