P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Parte sesta

Dopo una settimana di pausa, in cui vogliamo immaginare il nostro protagonista BW sotto un ombrellone con un computer portatile sempre al fianco, ecco una nuova puntata della versione estiva della rubrica p2p e Mac. Avevamo lasciato BW nel momento in cui la sua notorietà nel mondo p2p era sempre maggiore, come la comprensione di quello che accadeva “dietro le quinte” di un grande network p2p. Non sempre però tutto va come si spera: la fortuna è una ruota che gira, vero?



Oggi, più che mai, ogni riferimento a persone, cose e avvenimenti è puramente casuale: la storia trattata è romanzata e frutto di fantasia ed è basata sui racconti di una persona che ha raccontato le sue vicissitudini.


Quello che BW non riusciva a capire era come quei files pirata potessero arrivare nel magazzino centrale per poi essere distribuiti: chi, in che modo e perché rimanevano domande a cui non riusciva a dare una risposta. Riceveva sempre delle mezze risposte a riguardo: le stesse risposte avrebbero placato la “sete di conoscenza” della maggior parte delle persone, ma, come potete immaginare, a BW non bastavano. Non bastavano proprio per la voglia di conoscenza di questo mondo da parte di BW: non dovete immaginare il nostro protagonista come una persona saccente; immaginatelo solo curioso e appassionato del mondo p2p.


I giorni passavano sempre uguali: sveglia all’alba per vedere se erano arrivati nuovi files musicali da “girare” tra i vari distributori, quattro chiacchere con gli operatori del server per risolvere i problemi che ogni giorno si presentavano e poi si dedicava a chattare con i massimi esponenti dei vari server che vedevano in lui una persona dall’enorme potenziale.


Un giorno uno di questi personaggi “famosi” propose al nostro BW quella che potremmo definire “una proposta che non si può rifiutare“: entrare nel server rivale come “Elite” ed avere in mano la gestione totale del traffico di files pirata. In questo modo avrebbe potuto capire come i files arrivavano nei network e avrebbe avuto anche maggiore prestigio e potere: BW entrò in un periodo di “crisi”.


“Crisi” perché non avrebbe mai voluto lasciare il network che lo aveva fatto diventare un personaggio; “crisi” perché i suoi “colleghi” non lo avrebbero mai perdonato di tale scelta; “crisi” perché avrebbe tanto voluto imparare nuove cose e vedere nuovi orizzonti.


Voi che scelta avreste fatto?


Ecco, il nostro BW rimase fedele al network che lo aveva fatto crescere, ma, le sirene dell’altro lido lo accompagnarono per tanto tempo. Nel frattempo, questa “crisi”, lo accompagno anche nel suo “lavoro quotidiano”, facendo capire, a chi doveva capire, una certa scontentezza e la voglia di continuare a crescere. Per continuare a crescere avrebbe dovuto diventare un “Elite” del network, posizione chiusa da tempo e impossibile da raggiungere e soprattutto avrebbe dovuto prendere in mano seriamente la gestione dei files pirata: cosa ancora più impossibile.


BW si trovava in un periodo di “stallo”: portava a termine i suoi compiti riguardo al trasferimento dei files, ma, nulla di più. Così facendo il network subì dei contraccolpi: gli Elite infatti da tempo delegavano a BW vari compiti e, ora che era diventato una sorta di fantasma, tanti problemi rimanevano irrisolti. Nel gestire un qualsiasi gruppo di persone ci vuole intelligenza e gratificazione: queste “doti” mancavano agli Elite dirigenti, ma, in un periodo di tempo abbastanza lungo capirono di avere sbagliato.


Dopo un colloquio di qualche ora in cui gli Elite e BW si scambiarono accese opinioni, il problema rientrò: per sottolineare la loro stima verso il nostro protagonista, i gestori del network lo nominarono nuovo ambasciatore. Che carica è?


Ecco, qui vi sveliamo un altro piccolo segreto.


Dovete sapere che una volta a settimana, o più in caso di necessità, tutti gli Elite dei maggiori network (o i loro ambasciatori) facevano una sorta di riunione in un server “segreto” chiamato, ironicamente, “ONU”. In queste riunioni venivano toccati temi come la sicurezza dei network stessi, venivano fatte proposte di crescita comune e risolti i frequenti disguidi tra network generati da reciproche invidie.


L’arrivo di BW come ambasciatore suscitò l’ammirazione di tutti, al punto che dopo poche sedute BW ebbe già una posizione di rilievo. Il nostro protagonista era evidentemente felice di tutto questo e in questo modo incominciò a non sentire più i richiami di altri network. Come potete immaginare, però, a BW interessava una sola cosa, a cui non riusciva a trovare una risposta: da dove arrivavano quei files che ogni giorno “girava” tra i vari distributori? Nelle prossime puntate avrete le risposte…


…CONTINUA…


Resta inteso che tutto questo non è e non sarà un incitamento alla pirateria informatica in nessuna delle sue forme. Riteniamo però corretto, a scopo meramente informativo, rendere partecipi i nostri lettori a un mondo tanto particolare quanto illegale come quello del p2p nelle sue varie espressioni.


3 commenti su “P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Parte sesta”

  1. la metto giù così…
    perchè non fate un libro illustrato di questo e poi lo mettete anche a disposizione ovviamente gratuitamente sul vostro sito sotto forma di ebook?
    leggibile su carta, sul pc e addirittura sull’iphone.
    noi ci guadagnamo una storia avvincente e voi ci guadagnate pubblicità?
    che ne dite? :D

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  2. >un mondo tanto particolare quanto illegale come quello del p2p nelle sue varie >espressioni.

    Il p2p _non_ e’ illegale.

    E’ illegale scambiare sul p2p materiale protetto da copyright.

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