Archiviare tutto come semplice report non confermato sarebbe però un po’ affrettato perché a quanto pare qualche movimento alla ricerca di un nuovo executive ci sarebbe stato, secondo i giornalisti di Bloomberg.
In particolare i recruiters di Apple avrebbero avvicinato Laurence Tosi, il CFO di Blackstone Group. Tosi, tuttavia, avrebbe confermato la propria volontà di rimanere al suo posto ai dirigenti della sua firm finanziaria.
Ma se la posizione di Oppenheimer non è a rischio e allo stesso tempo Apple sta conducendo una ricerca per una figura analoga alla sua, che cosa bolle precisamente in pentola?
John Gruber dà un’interessante lettura della situazione. Blackstone Group, sotto la guida anche di Tosi, ha condotto ben 30 acquisizioni nel corso dell’ultimo anno. Apple solo 4. I motivi principali di questa scarsa attitudine all’acquisizione sarebbero due: da una parte Apple punta solo sull’acquisto di aziende davvero funzionali allo sviluppo dei prodotti Apple, dall’altra (e questa è la tesi di Gruber) ogni acquisizione passa attraverso il veto di Steve Jobs, e il CEO è parecchio indaffarato.
Il secondo motivo comporta anche inevitabili ritardi nella finalizzazione delle decisioni di acquisizione, e il rischio che per questo alcuni affari importanti da concludere rapidamente finiscano per sfumare.
Quello che starebbero cercando a Cupertino, dunque, non è tanto un nuovo CFO per sostituire Peter Oppenheimer, quanto un nuovo dirigente che si occupi direttamente del ramo fusioni, bravo nel trovare aziende interessanti da inglobare e nel gestire il processo di acquisizione.
vogliono mettere le mani sul forziere. con queste voci spingono a destabilizzare il CFO, ma tanto il dividendo finanziario che gli investitori chiedono, non arriverà ;)